LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Comunicati

Comunicati di BDS Italia, del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC) e della Campagna palestinese per il boicottaggio accademic e culturale di Israele (PACBI)

Caro Mashrou3 Leila,

Noi, della Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) desideriamo congratularci con voi per la vostra decisione di principio di non esibirvi con i Red Hot Chili Peppers, una band che insiste ad intrattenere l'apartheid e non rispettare l’appello per il boicottaggio culturale di Israele.

Avete creato un precedente e impostato uno standard alto per gli altri da seguire, e un messaggio è stato mandato che non dovrebbe essere consentito approfittare dei nostri pubblici alle band che suonano in Israele. Avete messo i vostri principi e il vostro impegno per i diritti umani davanti ai guadagni personali immediati per la vostra band. È davvero raro vedere questo tipo di impegno altruistico, e vi ringraziamo per questo.

Dal 28 novembre al 1° dicembre 2012 si terrà a Porto Alegre (Brasile) il World Social Forum Free Palestine. Si tratta di un evento storico che unisce i movimenti di solidarietà, per i diritti umani e per la giustizia sociale e le organizzazioni di tutto il mondo al fine di sviluppare idee e dibattiti, condividere esperienze, creare reti e organizzare strategie e campagne per promuovere la solidarietà con la lotta per la liberazione della Palestina.

La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) invita accademici, studenti e artisti di tutto il mondo a mobilitarsi a sostegno del WSF Free Palestine. Con l'espansione e il rafforzamento delle campagne di boicottaggio accademico e culturale e l'avvicinarsi di un pubblico sempre più vasto in tutto il mondo, vogliamo costruire una nuova generazione di solidarietà con la Palestina. 

Palestina occupata, 16 agosto - Il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BNC), la più ampia coalizione di sindacati, ONG e organizzazioni di massa palestinesi, accoglie con favore e si congratula calorosamente con il governo sudafricano per l'adozione di una politica di principio di dissuadere i cittadini sudafricani, in particolare le organizzazioni ufficiali, di fare viaggi in Israele a causa della sua "continua occupazione della terra palestinese". [1]

Questa benvenuta dimostrazione di sostegno per i diritti dei palestinesi e per una pace giusta basata sul diritto internazionale è proprio il tipo di azione concreta che la stragrande maggioranza della società civile palestinese ha esortato alla comunità internazionale ad intraprendere con l’appello per boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele del 2005. [2]. È solo attraverso una tale pressione, determinata da questa politica, che Israele sarà costretto a rispettare il diritto internazionale.

«Là dove i governi si rifiutano di agire, le persone devono attivarsi con qualsiasi mezzo pacifico che sia a loro disposizione. Per me questo significa dichiarare l'intenzione di essere solidali non solo con il popolo palestinese, ma anche con le molte migliaia di israeliani che sono in disaccordo con le politiche del loro governo, aderendo alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele » - Roger Waters

Con questa logica semplice ma avvincente e un eccezionale senso di responsabilità morale per porre fine alla complicità nel commettere ingiustizie, Roger Waters ha annunciato sulle pagine di The Guardian il suo sostegno al movimento palestinese globale BDS. La sua mossa ha di fatto inaugurato una nuova fase nella diffusione del movimento BDS verso milioni di persone in tutto il mondo che ancora non avevano sentito parlare del nascente movimento basato sul riconoscimento di alcuni diritti.

Nella stessa dichiarazione Waters si è appellato ai suoi "colleghi del settore della musica, e anche ad artisti di altre discipline" affinché aderiscano al boicottaggio culturale contro Israele e, in particolare, confrontando il sistema israeliano di oppressione del popolo palestinese con l'apartheid del Sud Africa, ricordando come gli artisti hanno boicottato il regime Sudafricano e il suo famigerato resort di Sun City per una questione di dovere morale.

Palestina Occupata, Sette anni dopo l'appello della società civile palestinese al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele, la campagna globale BDS è diventata più forte, più diffusa, più efficace e certamente più varia che mai - un giusto motivo per la celebrazione da parte di tutti quei gruppi e cittadini di coscienza del mondo che hanno contribuito a questo successo. Tuttavia, l'intensificazione da parte di Istraele delle violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi, la minaccia diretta che Israele rappresenta per la libertà dei popoli in tutta la regione, e l'impunità di cui Israele gode tuttora sono motivo di riflessione e di un continuo raffinamento delle nostre strategie per diffondere ulteriormente il BDS e relegare Israele a paria del mondo, proprio com'era il Sud Africa sotto l'apartheid.

Grazie al movimento BDS, la lotta per i diritti fondamentali di tutto il popolo palestinese ha fatto un grande balzo in questi ultimi sette anni, raggiungendo un vasto pubblico e ottenendo risultati concreti nei principali paesi europei, Sud Africa, America Latina, India, mondo Arabo, Australia, Nuova Zelanda e anche Nord America. Sulla scia di un simile resoconto pubblicato per celebrare i cinque anni del BDS, il Comitato Nazionale Palestinese BDS (BNC), l'ampia coalizione della società civile palestinese, ha messo insieme la seguente selezione di punti salienti che danno un assaggio della spettacolare crescita del BDS nel corso degli ultimi due anni.

Lettera aperta al Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso

Palestina Occupata. 7 luglio 2012

Caro Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso,

il Comitato Nazionale del Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni Palestinese (BNC), la più ampia coalizione della società civile, che comprende le più grandi organizzazioni palestinesi di massa, sindacati, reti ed Ong, sta scrivendo in vista della Sua visita in Israele, per esortarLa a trattenersi dall'avviare nuovi accordi o qualsiasi tipo di miglioramento delle relazioni tra l'Unione Europea ed Israele. Fare ciò equivarrebbe a dare la licenza alle serie infrazioni israeliane del diritto internazionale con le quali esso vìola i diritti del popolo palestinese, primo fra tutti il nostro diritto all'autodeterminazione. La continuazione degli "affari come usuale" impegno con Israele da parte dell'Unione Europea vìola anche gli stessi obblighi internazionali dell'Unione Europea. Ciò avviene al prezzo dei diritti dei Palestinesi e della posizione europea nella regione.

1. Contesto:

La Sua visita giunge nel momento in cui è sempre più riconosciuto che il perpetuarsi dell'occupazione israeliana costituisce, di fatto, un regime di colonizzazione e di apartheid. La popolazione della regione ha incominciato a rafforzarsi e non accetterà più a lungo un simile regime. Il Comitato dell'ONU sull'Eliminazione delle Discriminazioni Razziali (CERD) ha dichiarato nel suo ultimo rapporto che era "particolarmente scioccato" dalle politiche e pratiche israeliane di apartheid e segregazione razziale, in particolare ma non esclusivamente nei Territori Palestinesi Occupati. (1)

Lettera del PACBI (Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele) a Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. 

Israele: un modello screditato e da non seguire. Non c’è creatività o innovazione nell’occupazione e nel colonialismo!

29 giugno 2012

Egregio Presidente Nicola Zingaretti,

La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel - PACBI) è allarmata per aver appreso che la Provincia di Roma ha organizzato le “Giornate della Creatività e dell’Innovazione”, che si svolgeranno a Roma il 4 e 5 luglio 2012 con Israele come ospite d’onore (i).

È tanto cinico quanto difficile credere che queste giornate dedicate all’innovazione - che si presume debbano promuovere la creatività e l’innovazione umana - stiano per ospitare Israele come modello da seguire. Israele sottopone infatti il popolo palestinese ad un crudele sistema di espropriazione e discriminazione razziale, e le sue azioni sono ampiamente riconosciute come violazioni della legalità internazionale. Ospitare Israele in questo evento romano equivale a nascondere queste pratiche, e dichiarare che  fare affari con Israele può procedere come sempre.

28 novembre - 1 dicembre 2012, Porto Alegre (Brasile)

BDS Italia aderisce all'appello europeo a sostegno del FSM-Free Palestine. Per aderire: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un'ondata di solidarietà con la Palestina si sta diffondendo in tutta Europa e nel mondo.

Come organizzazioni europee, facciamo appello per la partecipazione al Forum Sociale Mondiale Free Palestine, un incontro mondiale di ampie mobilitazioni popolari e della società civile provenienti da tutto il mondo. Chiediamo una partecipazione vasta, da diverse organizzazioni della società civile in Europa, a far parte di questa opportunità unica per fare rete con le altre realtà internazionali, e di partecipare alla preparazione del forum.

Il 21 ed il 22 gennaio si è svolta a Bologna la terza riunione nazionale del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele. Circa 80 attivisti provenienti da oltre 20 città italiane, in rappresentanza di svariati collettivi, partiti ed associazioni sparsi in tutta Italia hanno partecipato. La riunione aveva lo scopo di approfondire l’andamento e i contenuti delle campagne in corso, stabilire punti strategici ed un metodo di lavoro condiviso, migliorare la conoscenza reciproca delle diverse realtà italiane attive e del loro operato, e ripensare l’organizzazione logistica del movimento BDS italiano.

pacbiIl 2011 è stato un anno di speranza e di rivoluzione. Alla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale d'Israele (PACBI), cominciammo l'anno con un messaggio di solidarietà con il popolo che era dietro le rivoluzioni nella regione. A metà anno, il Comitato Nazionale Palestinese (BNC) per il Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni (BDS) espresse un sentimento simile di solidarietà con i movimenti intorno al mondo che afferravano questo momento rivoluzionario.(1)

All'inizio del 2012, desideriamo riaffermare il nostro forte sostegno ed ogni solidarietà con le voci progressiste rivoluzionarie del mondo che valorosamente pongono la propria vita a rischio per la nostra collettiva libertà, giustizia e dignità, specialmente di fronte alle forze controrivoluzionarie, spesso interne.

Guardando avanti verso il 2012, dobbiamo innanzitutto guardare indietro alle realizzazioni del boicottaggio accademico e culturale del movimento BDS raggiunte durante l'anno passato. Ci siamo fissati l'obiettivo di proseguire ed effettuare il boicottaggio accademico con maggiore rigore, e l'anno non ci ha delusi!

Gli attivisti BDS aprirono l'anno con forza con la storica decisione dell'Università di Johannesburg di recidere i propri legami istituzionali con la Ben Gurion University (2). Nella nostra risposta a questa decisione esprimemmo il nostro sostegno ed  affermammo che era un trionfo per la logica del boicottaggio accademico contro la complicità accademica israeliana, come è uniformemente rispecchiato nelle posizioni della Federazione Palestinese dell'Unione dei Professori ed Impiegati Universitari (PFUUPE), del PACBI e dei suoi partner in tutto il mondo, incluso il Sud Africa. Questo è, infatti, un passo significativo nella direzione di ritenere le istituzioni israeliane responsabili per la loro collusione nel mantenimento dell'occupazione, della colonizzazione e dell'apartheid da parte del loro Stato contro il popolo palestinese. (3)