Martedì 30 ottobre circa 150 manifestanti hanno protestato davanti al teatro del Festival di Edimburgo, in una serata fredda e piovosa, per chiedere il boicottaggio della Batsheva Dance Company, finanziata dal governo israeliano. Quattro sostenitori di Israele hanno partecipato ad una contro-manifestazione. Dentro il teatro, manifestanti hanno interrotto lo spettacolo di Batsheva almeno otto volte, mentre diverse persone hanno consegnato i loro biglietti ai manifestanti, rifiutando di entrare dopo aver appreso dei rapporti tra Batsheva e il governo israeliano.

Nel mese di agosto, per tre sere centinaia di persone hanno manifestato al Festival Internazionale di Edimburgo durante gli spettacoli di Batsheva e decine hanno interrotto le performance all'interno del teatro.

Batsheva è promossa e riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti dallo Stato di Israele nell’ambito del progetto Brand Israel, il quale è descritto dalla campagna “Non ballare con l'Apartheid israeliana” come un tentativo di nascondere i crimini israeliani. Gli attivisti stanno ora sollevando nuove domande su altre fonti di finanziamenti della Batsheva, comprese le società israeliane di armamenti Eastronics e IDB internazionale. Il Fondo Nazionale Ebraico (JNF), accusato dagli attivisti di complicità con le politiche razziste del territorio di Israele e la cui sezione britannica ha perso il patrocinio di David Cameron l'anno scorso, è un altro finanziatore.

Kate Logan di “Non ballare con l’Apartheid israeliana” ha detto: "Batsheva è esplicitamente legata al governo israeliano e le ultime informazioni che abbiamo sui legami con le imprese degli armamenti e con il JNF confermano la nostra posizione. La nostra campagna ha comunicato direttamente con il direttore artistico di Batsheva, Ohad Naharin, nel mese di agosto e siamo delusi dal fatto che si è rifiutato di proseguire la discussione. Ora sappiamo che l’affermazione di Naharin di essere preoccupato per la situazione dei palestinesi e l’invito ad un dialogo non sono sinceri".

Durante un dibattito dopo lo spettacolo ieri sera a Edimburgo, un membro del pubblico ha chiesto se, secondo Batsheva, era accettabile fare un tour con il finanziamento dello Stato di Israele nella stessa settimana in cui Israele stava portando avanti attacchi aerei a Gaza. Kate Logan riferisce che "mentre il pubblico urlava alla donna che ha fatto la domanda, Naharin non ha fatto niente per contestare questo comportamento e ha rifiutato di rispondere alla domanda. Ciò solleva seri dubbi sul cosiddetto impegno al 'dialogo' di Naharin".

Le proteste continueranno mercoledì 31 ottobre al teatro del Festival di Edimburgo e sono attese in tutto la Gran Bretagna a tutte le performance del tour britannico della Batsheva.

Fonte: No2BrandIsrael 

Traduzione a cura di BDS Italia

NOTE

1. 'Non ballare con l’Apartheid israeliana'
Sito web: www.no2brandisrael.org
E-mail:
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2. Batsheva è finanziata dallo stato di Israele: http://www.batsheva.co.il/en/About.aspx
"La compagnia è finanziata congiuntamente dal Ministero della Cultura e dello Sport e dal Comune di Tel Aviv. Sostegno alle tournée è fornito dal Dipartimento di relazioni culturali e scientifiche presso il Ministero degli Affari Esteri."

Il Ministero israeliano degli Affari Esteri considera Batsheva "forse il più noto ambasciatore globale della cultura israeliana": 

Naomi Wimborne-Idrissi: Il Boicottaggio è rivolto a Israele, non all'arte

3. Brand Israel:
Il Ministero degli Esteri e società di pubbliche relazioni rifanno l’immagine di Israele come una “terra di risultati”