Leggi anche la lettera di Desmond Tutu, la risposta di Caetano Veloso, il comunicato della società civile palestinese e la seconda lettera di Roger Waters.
Cari Caetano e Gilberto,
guardo le vostre foto, ascolto la vostra musica, ho letto la storia delle vostre lotte personali e professionali, e mi vengono in mente tutte le lotte di tutti i popoli che hanno resistito nei millenni ai domini imperiali, militari e coloniali, che hanno combattuto per 'gli imprigionati ei morti'. Non è mai stato facile, ma è sempre stato giusto.
In una delle tue canzoni, Gil, si menziona l'arcivescovo Desmond Tutu. Io non parlo portoghese, ma parto dal presupposto che entrambi avete appoggiato la resistenza dell'arcivescovo Tutuche alla fine è riuscita a rovesciareil razzismo e l'apartheid in Sud Africa. Quelli erano giorni esaltanti, in cui la comunità di artisti di tutto il mondo si è schieratafianco a fianco con i loro fratelli e sorelle oppressiin Africa. Noi musicisti abbiamo guidato la carica, per sostenere Nelson Mandela, l'ANC, il popolo africano oppresso e tutti 'gli imprigionati e i morti'.
Siamo di fronte a una simile opportunità ora. Ci troviamo davanti a un punto di svolta. Quelli di noi che sono convinti che il diritto ad una vita umana dignitosa e di autodeterminazione politica dovrebbe essere universale sono ora concentrati sulla Palestina, insieme alle 139 Nazioni che hanno votato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Sulla scia del brutale attacco israeliano della scorsa estate contro il popolo palestinese di Gaza, l'opinione pubblica si è giustamente spostata a favore delle vittime, a favore degli oppressi e diseredati, a favore ' deicarcerati e dei morti.'
Il Primo Ministro israeliano Netanyahu, con il suo traballante governo di estrema destra, mi ricorda la storia de “I nuovi vestiti dell'imperatore”; sicuramente sicuramente non c'è mai stato un governo più messo a nudo per le sue calunnie di questo. Si autocondannano con ogni loro respiro, con ogni discorso razzista che fanno. "Guarda mamma,l'imperatore è nudo!".
Ho avuto occasione recentemente di scrivere una lettera a un giovane artista inglese, Robbie Williams; ho condiviso con lui il destino di quattro giovani palestinesi che giocavano a calcio sulla spiaggia di Gaza, che sono stati uccisi da un proiettile di artiglieria israeliano. Perché dovrei nominare la spiaggia e il calcio? Perché? Perché amo il Brasile, ho sempre in mente la spiaggia di Ipanema; ricordo i miei concerti a San Paolo, Porto Alegre, Manaus e Rio. Come potrei mai dimenticarli? Ho una maglia di calcio firmata: "Per Roger dal fan Pelé".
Quando sono stato lì, un bambino innocente era appena stato ucciso, travolto da una macchina da criminali in fuga dalla scena di un crimine. La contrizione della Nazione era palese, era generale, voi tutti eravate angosciati per quel povero ragazzo. In molti modi, voi siete un faro di luce per il resto del mondo.
Come sapete, molti artisti internazionali che si interessavano dei diritti umani in Sudafrica durante l’apartheid si sono rifiutati di attraversare quella linea rossa per esibirsi a Sun City. In quei giorni, Little Steven, Bruce Springsteen e 50 altri musicisti hanno protestato contro l'oppressione razzista del popolo indigenoin Sud Africa. Questi artisti hanno contribuito a vincere quella battaglia, e noi, con il movimento nonviolento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per la libertà, la giustizia e l'uguaglianzaper i palestinesi, vinceremoquesta battaglia contro le analoghe politiche razziste e colonialiste del governo israeliano di occupazione. Noi continueremo a lottare a favore della parità di diritti per tutti i popoli della Terra Santa. Come i musicisti si sono rifiutati di esibirsi a Sun City, così un numero sempre maggioredi noi artisti si stanno rifiutando di andare a Tel Aviv. Oggi non c'è posto in questo mondo per un altro regime razzista e di apartheid.
Quando tutto questo sarà finito, andremo in Terra Santa, canteremo le nostre canzoni di amore e di solidarietà, guarderemo le stelle attraverso le foglie degli ulivi, odoreremo il fumo di legno proveniente dai fuochi dei nostri ospiti, faremo tesoro della loro leggendaria ospitalità. Ma, fino a quando tutto questo non sarà finito, fino a quando tutte le persone non saranno libere, noi metteremo un punto fermo, c'è una linea che non oltrepasseremo, non saremo gli intrattenitori nella corte del re tiranno.
Cari Gilberto e Caetano, 'gli imprigionati e i morti' sono con noi, per favore, unitevi a noi annullando il vostro concerto in Israele.
Roger Waters
New York, 22 maggio 2015
Fonte: Rivista Forum
Traduzione di BDS Torino