Lettera inviata ai relatori del Festival dei Beni Comuni a Chieri
Gilberto Gil e Caetano Veloso hanno in programma un concerto in Israele, per questo il movimento internazionale BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni contro Israele) ha lanciato l’appello che segue, già sottoscritto da migliaia di persone per chiedere di cancellare la data.
“Caro Caetano, caro Gil, con ammirazione per il vostro lavoro e il vostro storico impegno per le lotte per la giustizia, la libertà e l'uguaglianza, vi chiediamo di cancellare il vostro concerto a Tel Aviv, previsto per il 28 luglio. Il mese di luglio segnerà il primo anniversario degli attacchi israeliani contro Gaza durante i quali Israele ha ucciso più di 2.000 palestinesi, compresi oltre 500 bambini. Più di 100.000 persone rimangono senza casa a causa di questi attacchi.
Esibirsi in Israele significa mettere il timbro d’approvazione sulle illegali politiche coloniali, razziste e di apartheid di Israele. Il governo israeliano strumentalizza i concerti in Israele come se fossero un’indicazione di sostegno alle sue politiche. Israele viola sistematicamente il diritto internazionale: impedisce ai profughi palestinesi di tornare nelle loro case, colonizza e occupa la Cisgiordania e Gaza, e discrimina sistematicamente contro i palestinesi cittadini di Israele. E non sono solo i palestinesi che devono affrontare l'oppressione israeliana: migliaia di migranti etiopi sono stati recentemente brutalmente repressi per aver protestato contro il razzismo in Israele.
La nostra richiesta fa eco a quella di artisti e della società civile palestinesi, che chiedono agli artisti di non esibirsi in Israele. Artisti che hanno rispettato questo appello comprendono Lauryn Hill, Roger Waters (dei Pink Floyd), Snoop Dog, Carlos Santana, i Cold Play, Lenny Kravitz e Elvis Costello.
Il Premio Nobel sudafricano, l'arcivescovo Desmond Tutu, il quale è un sostenitore importante del l'appello palestinese per il boicottaggio, ha spiegato che esibirsi a Tel Aviv è sbagliato, "esattamente come abbiamo detto, durante l'apartheid, che era inappropriato per artisti internazionali esibirsi in Sud Africa, in una società fondata sulle leggi discriminatorie e sull'esclusività razziale". Esibirsi oggi in Israele è l'equivalente di esibirsi a Sun City in Sud Africa durante il periodo dell'apartheid.
Non ignorate questo appello. Sostenere l'apartheid non è in sintonia con la Tropicalia!”
Roger Waters e Desmond Tutu hanno scritto loro personalmente ma la risposta dei due artisti è stata finora negativa e anzi in un’intervista al “Fatto quotidiano” del 17 giugno Gil ha detto a proposito del BDS: “Mi dispiace…che la rete stimoli l’aggressività e renda le prese di posizione ancora più nette. Ogni volta che torno in Israele, poi, si scatena qualche tipo di protesta: non è considerato un concerto, ma un fatto politico. Per noi, invece, è solo una questione di mercato. …Israele mi piace, ha un pubblico caloroso.” E Veloso : “Gil ed io non siamo pedine politiche, questo è il nostro lavoro e la nostra vita.”
Quando Desmond Tutu ha scritto: “In situazioni di oppressione, essere neutrali significa stare dalla parte dell’oppressore” si rivolgeva alla loro coscienza, non a pedine politiche. Per questo vi chiediamo di prendere posizione contro queste incredibili affermazioni, sottoscrivendo l’appello, o con ogni iniziativa riterrete opportuna.
BDS Torino