Lettera all’editore
Per quanto riguarda il suo editoriale in contrasto con la recente legge israeliana anti-boicottaggio, l'obiettivo del movimento globale a guida palestinese B.D.S. (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) non è soltanto il porre fine alla “occupazione della Cisgiordania” (“Israele afferma che i dissidenti sono sgraditi,” March 9).
Fin dalla sua istituzione nel 2005 da parte di una grandissima coalizione della società civile palestinese, il B.D.S. ha costantemente chiesto la fine dell'occupazione israeliana di Gaza e della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est; la concessione di piena uguaglianza ai cittadini palestinesi di Israele, che sono discriminati attraverso decine di leggi; il riconoscimento del diritto, sancito dalle Nazioni Unite, dei rifugiati palestinesi di ritornare nelle terre da cui sono stati allontanati con la forza durante la creazione di Israele nel 1948.
Ispirato in parte dal movimento americano per i diritti civili, il movimento B.D.S., aperto a tutti, gode di un crescente sostegno tra gli americani, tra cui ebrei americani. Secondo un sondaggio del dicembre 2016, quasi la metà di tutti gli americani (46 per cento), e il 60 per cento dei democratici, approverebbero sanzioni contro Israele per fermare i suoi insediamenti illegali in territorio palestinese.
I palestinesi e i nostri sostenitori non saranno dissuasi da questa legge draconiana di Israele. Continueremo la nostra lotta non violenta per i nostri diritti, motivati dal nostro amore per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza.
OMAR BARGHOUTI, Acre, Israele
Fonte: The New York Times
Traduzione di BDS Italia