I cittadini stranieri che sostengono il boicottaggio dello stato ebraico o degli insediamenti in Cisgiordania sono messi al bando; i critici denunciano che la mossa isolerà lo stato
La Knesset ha convertito lunedì un disegno di legge che impedisce di entrare nel paese ai sostenitori del boicottaggio di Israele.
La legge, proposta da una coalizione di deputati di destra e di centro, impedisce ai cittadini stranieri che hanno pubblicamente chiesto un boicottaggio dello Stato ebraico, o lavorano per conto di una organizzazione che sostiene queste misure, di entrare in Israele.
La legge ha superato la sua terza e ultima lettura con il voto a favore di 46 deputati e 28 voti contrari.
Non è ancora chiaro da quando tale divieto entrerà in vigore.
La legge si estende anche ai sostenitori del boicottaggio dei prodotti degli insediamenti in Cisgiordania, che poggia su una definizione giuridica di boicottaggio di Israele in una legge del 2011 che include tutte le "aree sotto il suo controllo."
Essa non si applica ai cittadini stranieri che hanno un permesso di soggiorno e concede al ministro degli interni un margine di manovra per fare delle eccezioni. Secondo la legge vigente, il ministro degli Interni ha già il diritto di impedire alle persone l'ingresso in Israele.
Il disegno di legge è stato approvato in prima lettura nel mese di novembre e la seconda e la terza lettura del disegno di legge erano state originariamente previste per la fine di gennaio, ma sono state rimandate fino a lunedì.
Il membro della Knesset Roy Folkman (Kulanu), che ha sponsorizzato il progetto di legge, ha detto che la legislazione è necessaria al fine di proteggere "il nome e l'onore" di Israele.
"È possibile avvertire insieme l'orgoglio nazionale e credere nei diritti umani. È anche possibile difendere il nome e l'onore dello Stato di Israele, e questo non è una vergogna", ha detto, secondo un portavoce della Knesset.
Il membro della Knesset Bezalel Smotrich (Jewish Home), che ha contribuito a stilare il disegno di legge, ha detto che la nuova legge dimostra che Israele "non porgerà l'altra guancia", e che si trattava di un passo "normale" da fare per qualsiasi paese.
Un portavoce di Smotrich in precedenza ha rapportato la legge alle controverse normative sui divieti di viaggio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dicendo che "senza entrare nelle politiche del presidente [degli Stati Uniti], ogni nazione sovrana deve impostare le proprie politiche in accordo con ciò che è bene per sé".
I critici della legge hanno obiettato che essa mette a tacere il legittimo dissenso sulla politica israeliana.
Il leader della Joint List (araba) Ayman Odeh ha detto che, bandendo i sostenitori del boicottaggio degli insediamenti, il disegno di legge rischia di intrappolare centinaia di ebrei, negli Stati Uniti e altrove, che "non sono contro il paese, ma contro l'occupazione."
Il membro della Knesset Dov Khenin della Joint List ha obiettato che il disegno di legge potrebbe favorire il boicottaggio contro Israele contrapponendosi ai critici della politica del paese e così facendo [il paese, N.d.T.] "si isolerà da solo".
Israele nel mese di dicembre ha per la prima volta rifiutato l'ingresso ad una sostenitrice della campagna per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Isabel Piri, dal Malawi, è arrivata all'aeroporto internazionale di Ben Gurion come turista, ma gli è stato rifiutato l'ingresso nel momento in cui le informazioni disponibili al controllo sull'immigrazione hanno mostrato che Piri era attiva nel Consiglio Mondiale delle Chiese, che sostiene il boicottaggio dei prodotti degli insediamenti in Cisgiordania.
La settimana scorsa, Israele ha impedito a Omar Shakir, direttore di Human Rights Watch per Israele e Palestina, di entrare nel paese per la seconda volta in meno di un mese perché è stato attivista pro-BDS in passato, ma poi è stato ammesso nel paese.
Fonte: Times of Israel
Traduzione di BDS Italia