di Ali Abunimah*
Giovedì al parlamento dell’Ontario è stato agevolmente respinto un disegno di legge per mettere sulla lista nera i sostenitori del movimento palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).
I deputati della provincia più popolosa del Canada lo hanno respinto con 39 voti contro 18, dopo un dibattito in cui i promotori del disegno di legge hanno falsamente accusato il movimento BDS di incoraggiare boicottaggi in stile anni ’30 delle attività di proprietà di ebrei, ed hanno tentato di equiparare l’attivismo in solidarietà con la Palestina agli attacchi da parte di sospetti militanti islamisti in Francia.
I difensori delle libertà civili hanno salutato questo risultato come una vittoria per la libertà di espressione.
Il centrista Partito Liberale, al governo dell’Ontario, e il Nuovo Partito Democratico (NDP) di centrosinistra hanno unito le forze contro questa legge.
Il disegno di legge era promosso dal conservatore progressista Tim Hudak e dal liberale Michael Colle.
Hudak ha detto al parlamento di sperare che il disegno di legge – il primo di questo tipo in Canada – sarebbe stato ripreso da altre province e dal governo federale.
Ha citato come precedenti che l’Ontario avrebbe dovuto seguire provvedimenti simili, intesi a tacitare le critiche contro Israele, in parecchi stati degli USA, in Francia e nel Regno Unito.
Hudak ha evidenziato come modello per la sua legge una proposta particolarmente draconiana dello Stato di New York, tesa a stilare una lista nera ufficiale di sostenitori del BDS.
Hudak ed un gruppo di suoi sostenitori hanno spesso fatto uso di una retorica emotiva e di riferimenti all’Olocausto nel tentativo di persuadere i deputati.
Peggy Sattler, portavoce dell’NDP per l’istruzione superiore, ha detto che “il razzismo e l’antisemitismo devono essere attivamente contrastati e condannati nei termini più decisi possibile,” ma ha definito il disegno di legge un attacco alla libertà di espressione e alla libertà accademica.
Ha aggiunto: “I Nuovi Democratici dell’Ontario non credono che sia compito dello stato decidere quali argomenti sia accettabile esprimere pubblicamente e quali no; non è compito del governo impedire ai cittadini di esprimere la propria opinione e discutere.”
Ha affermato che se il disegno di legge fosse stato approvato sarebbe immediatamente incorso in una eccezione di costituzionalità e sarebbe stato considerato una violazione della Carta dei Diritti e delle Libertà del Canada.
Lista nera
La proposta di legge di Hudak avrebbe effettivamente portato alla stesura di una lista nera di persone ed organizzazioni che sarebbero state escluse dai contratti con il governo provinciale.
La proposta stabiliva: “Se un ente pubblico scopre che una persona o un ente con cui ha stipulato un contratto sostiene o partecipa al movimento BDS, il contratto verrà immediatamente rescisso.”
Avrebbe anche vietato agli enti pubblici, comprese le università e i fondi pensione, di investire “in un ente che sostenga o partecipi al movimento BDS.”
Stabiliva inoltre che “nessun college o università dovrà sostenere o partecipare al movimento BDS.”
La deputata Sattler dell’NDP ha definito il tentativo di farla passare in parlamento in pochi giorni – è stata presentata solo martedì – “sconcertante e irrispettoso”, date le questioni controverse di cui trattava e l’ampia portata delle restrizioni che mirava ad imporre.
Michael Coteau, ministro del turismo e sport dell’Ontario, ha affermato in parlamento che anche il governo liberale della provincia si opponeva alla proposta di legge.
Coteau comunque ha ribadito il fermo appoggio del governo ad Israele, sottolineando che mentre si svolgeva il dibattito la premier Kathleen Wynne si trovava in Israele a capo di una delegazione d’affari per impostare rapporti con l’Ontario. .
Giovedì Wynne ha incontrato il leader dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas nella città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata da Israele.
Il tentativo di accelerare il disegno di legge ha lasciato agli attivisti della solidarietà con la Palestina poco tempo per reagire ed organizzarsi. Giovedì i "Canadesi per la Giustizia e la Pace nel Medio Oriente" hanno denunciato il disegno di legge come un “affronto alla libertà di espressione.”
L’"Associazione per le Libertà Civili" dell’Ontario giovedì mattina ha scritto ai deputati chiedendo loro di respingere la proposta di legge.
L’organizzazione per le libertà civili ha definito la sua bocciatura una “vittoria per la libertà di espressione.”
Un test
La proposta di Hudak era un disegno di legge di un singolo deputato; iniziative legislative individuali di questo tipo, soprattutto da parte di un membro di un partito d’opposizione, generalmente hanno scarse possibilità di passare.
Tuttavia i sostenitori del disegno di legge probabilmente speravano che si ripetesse ciò che era accaduto nel parlamento federale del Canada a febbraio, quando il governo liberale del Primo Ministro Justin Trudeau ha sostenuto una mozione dell’opposizione di condanna del BDS.
Benché si trattasse di una mozione non vincolante, il disegno di legge Hudak avrebbe permesso al governo dell’Ontario di avere un ruolo diretto e di ingerenza nella gestione politica e nella repressione del discorso politico.
L’"Associazione per le Libertà Civili" della Columbia Britannica aveva avvertito: “Non vi è assolutamente alcun dubbio che questo disegno di legge avrebbe un impatto disastroso sui diritti democratici della popolazione dell’Ontario.”
Il governo israeliano ha appoggiato questo tipo di leggi in diverse giurisdizioni.
L’esperienza degli Stati Uniti e di altri stati suggerisce che i gruppi della lobby israeliana potrebbero provarci ancora.
I canadesi che sostengono la libertà di espressione e appoggiano la liberazione della Palestina dovranno stare attenti al prossimo attacco ai loro diritti.
*Co-fondatore di "Electronic Intifada" ed autore del libro La lotta per la giustizia in Palestina, in uscita da Haymarket Books; ha scritto anche Una sola nazione: un’audace proposta per risolvere l’impasse israelo-palestinese.
Fonte: Electronic Intifada
Traduzione di BDS Italia