Definendo l'impegno per il BDS un "attacco contro Israele e contro il popolo ebraico," ADL afferma che lavorerà con l'istituto Reut per studiare il movimento.
L' "Anti-Defamation League" ["Lega contro la Diffamazione", gruppo di pressione filo-israeliano che si propone di lottare contro l'antisemitismo. Ndtr.] ha annunciato il proprio rinnovato impegno contro il boicottaggio dei prodotti israeliani, aggiungendosi alla pletora di gruppi ebraici che negli ultimi mesi hanno avviato iniziative simili.
Definendo le attività per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele un "attacco contro Israele e contro il popolo ebraico," il 29 febbraio l'ADL ha affermato che lavorerà con l'istituto Reut, un gruppo di studio israeliano, per elaborare uno studio sul movimento BDS, com'è comunemente noto.
In passato il Reut ha invocato l'uso di tattiche aggressive contro gli attivisti filo-palestinesi. In un rapporto del 2010 il gruppo ha auspicato di "far pagare un prezzo" [nel testo inglese "price tag". Ndtr.] a chi critica Israele ed ha chiesto alle agenzie di spionaggio israeliane di raccogliere informazioni sui gruppi che lavorano per delegittimare Israele.
L'iniziativa dell'ADL è l'ultima di una serie di nuovi interventi multimilionari contro il movimento BDS. Una lunga lista di gruppi ebraici, compresi le Federazioni Ebraiche del Nord America, il "Fondo Nazionale Ebraico", la "Sheldon Adelson-backed Maccabee Task Force " e " StandWithUs" ["State con noi". Ndtr.], insieme allo stesso governo israeliano, nei mesi scorsi ha annunciato i propri progetti contro il BDS.
"Ci sono parecchie eccellenti iniziative là fuori che intendono combattere il BDS ed altre forme di delegittimazione," ha detto Jonathan Greenblatt, il direttore nazionale dell'ADL, in una dichiarazione mail in merito alla nuova attività. "Speriamo che il nostro lavoro sarà complementare e rafforzerà le iniziative che già esistono."
L'ADL non ha voluto dire quanto verranno a costare queste azioni. Il gruppo non ha neanche potuto specificare se i suoi sforzi prenderanno di mira gruppi ed individui che sostengono un boicottaggio limitato alle imprese israeliane che si trovano nei territori della Cisgiordania occupati da Israele, i cui insediamenti solo per ebrei sono considerati illegali dalla comunità internazionale. "Lo stiamo studiando," ha detto via mail un portavoce.
Greenblatt, che è succeduto nel 2015 ad Abraham Foxman, a lungo direttore nazionale dell'ADL, ha lavorato alla Casa Bianca come assistente speciale del presidente e come direttore dell'Ufficio della Casa Bianca per l'Innovazione sociale e la Partecipazione civica dal 2011 al 2014.
Il nuovo programma congiunto tra l'ADL e l'Istituto Reut produrrà un'analisi, da pubblicare alla fine di quest'anno, che definirà una nuova strategia per opporsi al BDS.
Reut, un'organizzazione no-profit, ha già fatto un lavoro simile. Il suo rapporto del 2010 sulla "delegittimazione," l'ultima parola d'ordine della difesa degli ebrei prima dell'attuale impegno contro il BDS, ha influenzato la definizione delle politiche dei gruppi israeliani ed ebraici negli ultimi anni per opporsi ai militanti filo-palestinesi.
In quel rapporto Reut ha chiesto di “rinnovare l'immagine” di Israele e di “indebolire” i "catalizzatori" della delegittimazione. Ha anche chiesto di utilizzare le agenzie di spionaggio israeliane per fare della delegittimazione una priorità.
Il gruppo ha anche suggerito quello che è chiamato un "prezzo da pagare" per la gente che è duramente critica con Israele per fare in modo che "attaccare Israele" sia "un'impresa più rischiosa." Il rapporto cita gli attacchi di stampa contro due membri di "Human Rights Watch" [organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani con sede a New York. Ndtr.] che avevano criticato Israele durante il proprio lavoro. (Negli ultimi anni il termine "price tag" ["costo da pagare". Ndtr.] è passato ad indicare la violenza dei coloni contro i palestinesi; Reut non stava chiedendo atti violenti.)
In un comunicato fornito dall'ADL. il presidente di Reut, Gidi Greenstein, ha chiamato il BDS " una nuova forma di antisemitismo."
"Lavoreremo per offrire un approccio lungimirante e strategico - e per attuarlo," ha detto Greenstein.
Greenblatt ha difeso la decisione della sua organizzazione di lanciare la propria iniziativa contro il BDS, nonostante l'ampio numero di gruppi che già stanno mettendo in pratica i propri programmi. "Penso che l'ADL abbia capacità uniche," ha affermato Greenblatt. "Abbiamo lavorato con autorità, forze dell'ordine, funzionari pubblici ed altri, letteralmente per generazioni da quando siamo stati fondati nel 1913, il che ci rende molto diversi."
Alla domanda se stesse suggerendo che il BDS è una questione di ordine pubblico, Greenblatt ha detto di no. Ha affermato che l'ADL "letteralmente per generazioni" ha realizzato ricerche ed analisi per aiutare funzionari pubblici.
"Abbiamo un centro studi sull'estremismo che si è occupato di tenere sotto osservazione questo tipo di problemi per un periodo molto lungo di tempo, " ha detto Greenblatt.
Fonte: Haaretz
Traduzione di BDS Italia