Il buonsenso, e forse un rinnovato apprezzamento per i principi fondamentali, sembra ostacolare una legge pericolosa che, col tentativo maldestro di mostrarsi a favore di Israele, minerebbe la libertà di parola.
Venerdì scorso BuzzFeed, citando uno stratega democratico sostenitore di Israele, ha riferito che due grandi gruppi ebraici – l’Aipac, [la potente e influente lobby statunitense nota per il forte supporto allo stato di Israele, ndt] e l'Anti-Defamation League, la Lega Antidiffamazione (degli ebrei) - non intendono sostenere al Congresso il disegno di legge sul ritiro del finanziamento federale alle istituzioni accademiche statunitensi che boicottano Israele.
"Dicono che non c’è modo che lo sosterranno", lo stratega avrebbe detto. Speriamo che abbia ragione.
Il disegno di legge è stato introdotto da due membri del Congresso provenienti dall'Illinois, il repubblicano Peter Roskam e il democratico Dan Lipinski, in rappresaglia alla decisione dell'American Studies Association e di altri gruppi di sostenere l’appello palestinese al boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane.
Aderendo al boicottaggio a dicembre, l'American Studies Association ha detto che rifiuterà collaborazioni formali con le istituzioni accademiche israeliane, con docenti che rappresentano quelle istituzioni o il governo israeliano fino a quando " Israele non cesserà di violare i diritti umani e il diritto internazionale”. Il boicottaggio non si applica ai singoli docenti israeliani impegnati in consueti scambi accademici.
Questa mossa ha provocato allarme in Israele e in parte degli Stati Uniti, perché rispecchia il crescente sostegno internazionale al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, proprio nel momento in cui palestinesi e israeliani si stanno avvicinando al momento cruciale, nell’ambito degli sforzi di pace portati avanti dall’amministrazione statunitense.
L'amministrazione Obama dovrebbe presto annunciare un quadro politico per un accordo di pace che è in fase di negoziato da mesi. Farà una pressione enorme sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sul presidente palestinese Mahmoud Abbas affinché compiano scelte difficili.
Un simile disegno di legge contro il boicottaggio, introdotto dal presidente dell'Assemblea legislativa dello Stato di New York Sheldon Silver, era stato inserito con procedura d’urgenza, ma poi è stato bruscamente ritirato questa settimana a seguito della protesta di docenti indignati e associazioni legali, che hanno denunciato tale proposta di legge come un attacco alla libertà accademica.
L'inversione di rotta è stata descritta da alcuni come un terremoto politico nello stato di New York, in quanto i disegni di legge del signor Silver vengono quasi sempre adottati e questo era già passato al Senato dello Stato con una votazione di 56-4.
Forse questo indica che i sostenitori di Israele stanno cominciando a capire che questo tipo di leggi non servono a migliorare la sicurezza di Israele, né a evitarle di dover scendere a compromessi su un accordo di pace. La legge, per contro, indebolirebbe gli Stati Uniti e i suoi principi fondamentali sulla libertà di parola e il pacifico dissenso politico.
Fonte: New York Times
Traduzione di Raffaella di BDS Milano