Grazie per aver agito e per continuare a essere solidali con la nostra lotta nonviolenta contro il genocidio di Israele e il regime di apartheid, colonialismo di insediamento e occupazione militare e per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza del popolo palestinese!
Dall'inizio della guerra genocida di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza occupata e assediata, l'impatto del movimento BDS è cresciuto notevolmente in tutto il mondo e ha iniziato a influenzare le politiche di alcuni stati.
Nella seconda metà del 2024, le campagne e le analisi del BDS hanno registrato una crescita senza precedenti in termini di popolarità e impatto misurabile. Il movimento con i suoi numerosi partner globali ha intensificato la pressione sui decisori politici per porre fine alla complicità di stati e aziende nei crimini di guerra, nei crimini contro l'umanità e nel genocidio di Israele, diffondendo tra il grande pubblico la sua analisi di Israele come stato di apartheid, ormai ampiamente accettata. Il movimento BDS ha anche svolto un ruolo indispensabile nel rendere popolari sanzioni mirate e legittime contro Israele, in particolare un embargo bidirezionale completo sulle armi, come adempimento degli obblighi giuridici previsti dal diritto internazionale.
Questo impatto è stato accentuato nella seconda metà del 2024 dalla storica decisione della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) che ha dichiarato Israele colpevole di apartheid contro i palestinesi e la sua occupazione militare e l'annessione del territorio palestinese come illegali. Le ramificazioni giuridiche di questa sentenza sono state riassunte succintamente dall'ex alto funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Craig Mokhiber: "L'autorevole decisone della CIG sull'occupazione israeliana chiarisce che boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni contro l'occupazione, la colonizzazione e l'apartheid israeliane non sono solo un imperativo morale, ma anche un obbligo giuridico".
A settembre, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a larga maggioranza a favore di sanzioni contro Israele per la prima volta in 42 anni. Ora tocca alle persone in tutto il mondo fare pressione sui loro governi affinché diano seguito alle loro parole e taglino i legami militari, impongano un embargo energetico e impongano sanzioni mirate significative a Israele per porre fine al suo genocidio contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e al suo regime sottostante di colonialismo di insediamento, occupazione militare illegale e apartheid.
A dicembre, un studio approfondito condotto da Amnesty International, la più grande organizzazione internazionale per i diritti umani, ha rilevato che Israele sta effettivamente commettendo un genocidio a Gaza.
Sebbene nella maggior parte degli sviluppi di seguito siano ovviamente intervenuti anche altri fattori, il BDS abbia svolto un ruolo inequivocabile nel realizzarli. Per gli impatti del BDS relativi alla prima metà del 2024, clicca qui .
INDICATORI DI IMPATTO (un campione rappresentativo di molti sviluppi simili):
(1) ONU, Organizzazioni Internazionali e Regionali:
Nel contesto del genocidio di Israele in corso, l'analisi del regime israeliano di colonialismo di insediamento, apartheid e occupazione militare e l'obbligo di imporre sanzioni legittime nei suoi confronti, entrambi sostenuti dal movimento BDS per quasi due decenni, si sono diffusi come mai prima:
- Nel luglio 2024, oltre 30 esperti delle Nazioni Unite per i diritti umanihanno invitato gli Stati a rispettare la sentenza della CIG secondo cui l'occupazione israeliana è illegale, imponendo sanzioni e un embargo militare a Israele.
- A settembre, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a larga maggioranza per imporre sanzioni a Israele per la prima volta in 42 anni.
- Sempre a settembre, l'adesione di Israele alla International Federation of Medical Students è stata sospesa per due anni. La sospensione, in risposta a una richiesta della Brazilian Medical Students Association, è stata dovuta alla "guerra di Israele contro Gaza, alle accuse di genocidio e alla mancanza di principi morali e valori umani".
- A novembre, il vertice congiunto dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) e della Lega degli Stati arabi ha adottato un'iniziativa che chiedeva un embargo militare nei confronti di Israele. L'OIC (oltre a Sudafrica, Belize, tra gli altri) ha chiesto la ricostituzione del Comitato speciale delle Nazioni Unite contro l'apartheid, che è stata una richiesta del movimento BDS e della società civile palestinese in generale fin dal 2020.
- A novembre, la Commissione africana per i diritti umani e dei popoli, in risposta agli appelli del BDS, ha adottato la prima risoluzione sulla Palestina in 24 anni, invitando gli stati africani a porre fine alla complicità e a garantire l'assunzione di responsabilità.
- A seguito di campagne di pressione, Israele non è stato invitato alla cerimonia del Nobel a Stoccolma, tenutasi il 10 dicembre.
(2) Stati e governi locali:
Dall'inizio del genocidio israeliano a Gaza, l'impatto del movimento BDS sulle politiche dei governi (compresi quelli locali) è cresciuto a un ritmo senza precedenti:
- A novembre, su iniziativa della Turchia, 52 stati hanno chiesto un embargo militare contro Israele. Inoltre, a seguito dell'instancabile campagna di BDS Turchia, a settembre sei municipalità in Turchia avevano posto fine a protocolli di gemellaggio tra città con l'Israele genocida: Adana, Antalya, Kadıköy, Edirne e İzmir, e Marmaris.
- Negli Stati Uniti, la contea di Alameda (California) a dicembre ha disinvestito da Caterpillar e ha votato per adottare una politica di investimento etico. A novembre, Belfast (Maine) ha deciso di disinvestire dalle aziende che rendono possibile l'occupazione illegale di Israele. Le contee di Lucas County e Summit County (Ohio) si sono impegnate rispettivamente a settembre e giugno a non rinnovare le obbligazioni di Israele, come parte di una campagna di boicottaggio a livello statale contro Israel Bonds (NdT: sottoscrittore statunitense di titoli di debito emessi dallo Stato di Israele). A luglio, la città di Alameda, California, ha vietato tutti gli investimenti in aziende di armi e in combustibili fossili. Anche la città di Portland (Maine) ha votato a settembre per disinvestire dalle aziende complici del regime di oppressione di Israele.
- A novembre, come ulteriore passo avanti verso l'attuazione dell'impegno preso di interrompere tutti i legami militari con Israele, la Colombia ha deciso di sostituire gli aerei militari di fabbricazione israeliana.
- A ottobre, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto agli stati membri dell'UE di attuare un embargo militare contro Israele. A novembre, gli attivisti del BDS sono riusciti ancora una volta a fare pressione sul governo spagnolo affinché negasse l'attracco alle navi che trasportavano rifornimenti militari verso Israele. In seguito a una ricerca pubblicata dal Palestinian Youth Movement e da Progressive International sulla complicità della compagnia di navigazione danese Maersk, e in seguito alle pressioni della società civile spagnola, il governo spagnolo ha negato l'ingresso a una nave Maersk che si riteneva trasportasse rifornimenti militari verso Israele.
- Ad agosto, il movimento BDS ha scoperto che la MV Kathrin stava viaggiando dal Vietnam con 8 container di esplosivi destinati a Israele per il suo genocidio contro i palestinesi. La campagna #BlockTheBoat, parte della nostra campagna globale di embargo militare, ha mobilitato gruppi di solidarietà internazionale dalla Malesia alla Slovenia e ha causato ritardi significativi per la spedizione poiché per oltre due mesi la Kathrin non è riuscita ad attraccare da nessuna parte. Dalla Namibia e dall'Angola al Montenegro e a Malta, gli stati si sono rifiutati di essere complici. Alla fine la Kathrin ha dovuto abbandonare la bandiera portoghese. L’impegno stimolante della relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese ha svolto un ruolo importante. Questo è stato solo l'inizio di una campagna che continua a colpire i trasferimenti marittimi di materiali militari e energetici verso l'Israele genocida.
- Sempre ad agosto, il governo scozzese ha sospeso gli incontri con i diplomatici israeliani finché “non saranno stati fatti veri progressi verso la pace”. A settembre, di fronte a proteste e sit-in, i funzionari pubblici britannici hanno avvertito il loro governo che le procedure relative alle esportazioni di armi verso Israele potrebbero essere illegali. Ad aprile, oltre 600 esperti legali avevano sollecitato il governo a interrompere la fornitura di armi a Israele. Il governo britannico ha finalmente accettato di sospendere 30 permessi di esportazione di armi verso Israele, una piccola parte delle sue vendite complessive di armi a Israele. A luglio, il consiglio locale di Ilsington (Regno Unito) ha votato per disinvestire il suo fondo pensione da un elenco di aziende coinvolte nel commercio di armi con Israele. A luglio, il Waltham Forest Pension Committee (Regno Unito) ha annunciato che avrebbe aggiornato la sua politica di investimento etico “in modo da poter disinvestire i nostri fondi pensione dalle aziende coinvolte nel commercio di armi”. Questa decisione è arrivata dopo una forte campagna guidata dalla coalizione locale Waltham Forest for Palestine. A settembre, il Comitato per gli investimenti pensionistici del Consiglio di Lewisham (Regno Unito) ha approvato una mozione per disinvestire dalle aziende coinvolte nel commercio di armi, nella violazione dei diritti umani e in quelle che "operano in un'area considerata territorio occupato dal diritto internazionale".
- Ad aprile, il Brasile era pronto ad acquistare artiglieria dalla Elbit Systems israeliana, ma dopo una forte pressione popolare, a ottobre è diventato evidente che il contratto era stato congelato a causa del genocidio in corso a Gaza da parte di Israele.
- A dicembre, il Cile ha annunciato la fine di un accordo multimilionario sui satelliti con la ImageSat International di Israele dopo che la società non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali. La società israeliana ha lamentato che le relazioni si sono inasprite a causa delle "posizioni anti-Israele" in Cile.
- Il Northern Ireland Local Government Officers' Superannuation Committee, uno dei più grandi sistemi pensionistici del settore pubblico dell'Irlanda del Nord, ha annunciato a ottobre il disinvestimento da Israel Bonds.
- A novembre, il Canada ha annullato 30 permessi di esportazione di armi verso Israele. Le autorità canadesi hanno anche privato il Jewish National Fund, un'organizzazione razzista coloniale e anti-palestinese, del suo status di ente di beneficenza a causa del suo finanziamento all'esercito israeliano. Ciò è seguito a una campagna guidata dal gruppo partner del BDS, Independent Jewish Voices (IJV).
- L'Australia ha annunciato a novembre che stava "rivedendo" le sue esportazioni di armi verso Israele, modificando o ponendo fine a 16 licenze di esportazione di armi già esistenti. A dicembre, ha anche limitato i visti agli israeliani sospettati di crimini di guerra. Il consiglio della città australiana di Canterbury-Bankstown ha approvato a luglio una risoluzione BDS e l'Inner West Council di Sydney ha approvato ad agosto una mozione sugli appalti per conformarsi al BDS.
- A settembre, il comune belga di Ixelles ha deciso di sospendere l'accordo di gemellaggio con il consiglio regionale israeliano di Megiddo.
- A dicembre, Nelson City, in Aotearoa (Nuova Zelanda), è diventata la quarta città del Paese a porre fine ai legami con le colonie illegali israeliane.
- A ottobre la Francia ha vietato alle aziende israeliane di partecipare a una fiera sulle armi navali, decisione che è stata poi annullata da un tribunale francese.
(3) Aziende e istituzioni finanziarie:
Le aziende e le istituzioni finanziarie complici stanno sentendo più che mai la pressione del BDS, annullando o sospendendo progetti che favoriscono e traggono vantaggio dal regime israeliano di occupazione, apartheid e genocidio:
- Affermando il ruolo che il movimento BDS ha svolto nella "spirale di collasso" dell'economia israeliana , come la descrivono 130 importanti economisti israeliani, a settembre, il presidente dell'Israeli Export Institute ha affermato: "BDS e boicottaggi hanno cambiato il panorama commerciale globale di Israele". Ha aggiunto: "I boicottaggi economici e le organizzazioni BDS presentano sfide importanti e, in alcuni paesi, siamo costretti a operare sottotraccia". Il tasso di crescita annuale del PIL previsto per Israele per il 2024 è dello 0% , secondo la principale agenzia di rating S&P, e si prevede che circa 60.000 aziende israeliane avranno chiuso durante questo anno di genocidio in corso.
- A dicembre, il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo, ha venduto tutte le sue azioni in Bezeq, la più grande compagnia di telecomunicazioni israeliana, a causa dei suoi "servizi agli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata". A ottobre, Storebrand, tra i maggiori investitori della regione nordica, ha venduto le sue partecipazioni in Palantir Technologies a causa delle preoccupazioni che il suo "lavoro per Israele potesse mettere il gestore patrimoniale a rischio di violare il diritto umanitario internazionale e i diritti umani". Palantir è accusata di aver consapevolmente consentito il genocidio di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza.
- Le vendite globali di McDonald's, un obiettivo primario del BDS, "sono calate dell'1,5% tra luglio e settembre, il calo più grande in quattro anni, più del doppio delle dimensioni previste dagli analisti. Ha fatto seguito a un calo dell'1% nel periodo da aprile a giugno". "McDonald's ha dovuto affrontare boicottaggi e proteste per la sua posizione percepita filo-israeliana e i presunti legami finanziari con il paese".
- A ottobre, il gigante dei combustibili fossili Chevron, obiettivo prioritario del movimento BDS, ha bloccato un'espansione da 429 milioni di dollari di un giacimento di gas fossile rivendicato da Israele, nel mezzo del genocidio in corso a Gaza e dei suoi brutali bombardamenti in Libano, Siria e oltre. A settembre, attiviste/i e alleati del BDS a livello globale, in particolare del movimento per la giustizia climatica e per la giustizia indigena, hanno organizzato una settimana di azione contro l'azienda, ottenendo il sostegno di Greta Thunberg e Naomi Klein.
- Ad agosto, l'USS, il più grande fondo pensione privato del Regno Unito, ha disinvestito oltre 100 milioni di dollari in asset israeliani, tra cui obbligazioni di Israele, a seguito delle continue pressioni dei suoi membri e del sindacato accademico UCU.
- Ad agosto, in seguito a un'importante vittoria del BDS, la compagnia assicurativa francese AXA è stata costretta a vendere i suoi investimenti in tutte le principali banche israeliane.
- A novembre, Carrefour ha chiuso tutte le filiali in Giordania a causa delle pressioni del BDS. Il partner di Carrefour nella maggior parte del mondo arabo, il Majid Al Futtaim Group, ha reagito alle pressioni del boicottaggio del BDS Jordan interrompendo tutti gli affari con il rivenditore francese in Giordania.
- Secondo quanto riferito, la 7-Eleven ha chiuso tutti i suoi otto punti vendita in Israele a novembre, un altro indicatore della fuga di capitali e aziende dall'economia in graduale "collasso".
- Dopo le proteste guidate dai partner del BDS in Giappone, anche nel padiglione espositivo, Elbit Systems, il più grande produttore privato di armi israeliano, ha chiuso il suo padiglione al Japan International Aerospace Show del 2024 a ottobre.
- A novembre, la campagna Boicotta PUMA ha confermato che, in seguito alle incessanti campagne BDS in tutto il mondo, l'azienda tedesca aveva posto fine alla sua complicità con il regime di apartheid israeliano e con il suo genicidio a Gaza, #GazaGenocide.
- A dicembre, Ben & Jerry's ha fatto causa alla sua società madre Unilever per aver messo a tacere il suo sostegno ai diritti dei palestinesi. Questo ha segnato uno dei primi casi in cui una grande azienda di beni di consumo ha chiesto un'azione politica contro il vergognoso finanziamento del genocidio di Israele da parte degli Stati Uniti.
- A dicembre, la Strauss Group, una multinazionale israeliana del settore alimentare e delle bevande complice, è stata costretta, a causa di un'efficace campagna BDS, a vendere le sue azioni nella società statunitense Sabra, che produce in grande quantità hummus, la popolare salsa araba.
(4) Sindacati, confessioni religiose, istituzioni accademiche, culturali, sportive e partiti politici:
Istituzioni accademiche:
Il boicottaggio accademico ha continuato a crescere a un ritmo incoraggiante, con decine di università, associazioni accademiche e sindacati di facoltà che hanno adottato misure per porre fine alla complicità con il genocidio israeliano a Gaza e con il regime di apartheid coloniale di insediamento:
- A novembre, il College of Mexico ha interrotto i suoi legami con l'Università Ebraica in segno di solidarietà con il popolo palestinese.
- A dicembre, l'Associazione canadese dei docenti universitari, che rappresenta 72.000 membri del corpo docente e del personale accademico, ha sostenuto il diritto di criticare i crimini di Israele contro i palestinesi e di chiedere il "boicottaggio e/o il disinvestimento e/o sanzioni contro lo Stato di Israele". 18 associazioni di facoltà canadesi hanno approvato mozioni di boicottaggio/disinvestimento.
- A luglio, le università israeliane hanno ammesso un calo fino al 60% delle iscrizioni di studenti internazionali di dottorato e post-dottorato presso le università israeliane complici del genocidio a Gaza, #GazaGenocide, e delle pressioni del BDS.
- A settembre, la University of International Business and Economics di Pechino ha chiuso UIBE-Israel, l'unico campus cinese in Israele. All'inizio di quest'anno, una campagna dei laureati UIBE ha chiesto di cessare l'attività di UIBE-Israel e di rivalutare gli attuali e futuri programmi di scambio o altri programmi accademici con istituzioni israeliane complici.
- A settembre, l'Olimpiade Internazionale di Informatica ha votato con oltre il 67% dei voti per non riconoscere le future delegazioni israeliane.
- A Luglio, a seguito di un accampamento studentesco, l’Università di Windsor (Canada) ha deciso di non avere più legami istituzionali con le università israeliane “finché non sarà raggiunto il diritto all’autodeterminazione palestinese”.
- Ad agosto, le sezioni della National Tertiary Education Union presso l'Università del Nuovo Galles del Sud e l'Università di Melbourne in Australia hanno approvato a larga maggioranza delle mozioni che chiedevano di porre fine ai legami con le università israeliane complici e di disinvestire dalle aziende produttrici di armi, come richiesto dai palestinesi.
- Nei Paesi Bassi, FNV, il sindacato che rappresenta molti membri dello staff dell'Università di Amsterdam (UvA), ha indetto uno storico sciopero di 4 giorni a dicembre dopo che il Consiglio esecutivo dell'università non ha risposto alle sue richieste di sospendere i legami con le istituzioni israeliane complici. Lo sciopero, sostenuto dall'84% dei membri del sindacato del personale, segna il primo sciopero sindacale formale di boicottaggio accademico contro Israele.
- A luglio, la Amsterdam School for Cultural Analysis dell'UvA si è impegnata a non avere alcun legame con istituzioni accademiche, o di altro tipo, israeliane complici del genocidio, di crimini di guerra o di crimini contro l'umanità commessi da Israele contro i palestinesi, e a non concludere appalti con aziende complici.
- A dicembre, il comitato consultivo di un'altra università olandese, Tilburg, ha raccomandato di sospendere i legami con le università israeliane a causa della loro complicità nelle "gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali" dei palestinesi da parte di Israele.
- In seguito alle mobilitazioni di studenti e personale, il Consiglio accademico dell'University College di Londra ha votato a larga maggioranza a luglio per rivedere i legami con "aziende di armi ... coinvolte nella fornitura di armi a stati sotto inchiesta per genocidio o crimini contro l'umanità". Ha anche votato per tagliare i legami o gli investimenti in aziende che "supportano o facilitano attivamente violazioni dei diritti umani all'estero, in particolare quelle impegnate nella distruzione di istituzioni accademiche".
- A settembre, l'American Sociological Association, la più grande organizzazione professionale di sociologi degli Stati Uniti, ha deciso di disinvestire dalle aziende produttrici di armi, di pubblicare le sue politiche di investimento e di sviluppare un processo di revisione di altri investimenti.
- A ottobre, il National Tertiary Education Union, che rappresenta 27.000 dipendenti universitari in Australia, ha votato a favore del boicottaggio delle università israeliane complici.
- La Società Italiana per gli Studi sul Medio Oriente (SeSaMO) si è impegnata quasi all'unanimità ad astenersi da ogni legame con istituzioni accademiche israeliane complici dei crimini di Israele contro i palestinesi.
- L'organizzazione accademica Coalition of Women in German ha annunciato il suo sostegno all'appello palestinese a boicottare le istituzioni israeliane complici, affermando di essere solidale "con la Palestina e gli accademici palestinesi adottando una risoluzione a sostegno del Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzione (BDS) e impegnandosi come organizzazione al boicottaggio accademico delle istituzioni israeliane".
- Otto ex presidenti della Modern Language Association (MLA), tra cui Judith Butler, hanno esortato la MLA, una delle più grandi organizzazioni accademiche statunitensi nel campo delle discipline umanistiche, a consentire ai membri di discutere e votare una mozione BDS.
- A dicembre, la Portsmouth University and College Union (UCU) ha votato a favore del BDS e ha invitato l'università a disinvestire dalle aziende implicate in crimini di guerra e genocidio, come BAE Systems e Caterpillar.
- A seguito dell'accampamento studentesco, l'Università di Liegi si è impegnata a non avere alcun legame con le università israeliane o con qualsiasi partner complice del genocidio a Gaza da parte di Israele e delle sue violazioni del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi.
- A dicembre, gli studenti di Yale hanno votato al 76% a favore del disinvestimento dei 41 miliardi di dollari di dotazione dell'università dai produttori di armi, "compresi quelli che armano Israele". Il referendum è stato sostenuto da 56 organizzazioni studentesche.
- Il Consiglio degli studenti laureati del MIT ha votato a dicembre a favore di una risoluzione che invita il MIT “ad adottare misure immediate per porre fine a tutte le sponsorizzazioni di finanziamenti alla ricerca da parte dell’esercito israeliano”.
- La Daystar University in Kenya ha annullato un accordo firmato con l'ambasciata israeliana per la creazione di uno spazio verde nel campus, a seguito dell'enorme protesta pubblica suscitata dall'accordo nel contesto del genocidio israeliano a Gaza.
Confessioni religiose:
Nella seconda metà del 2024, le istituzioni religiose hanno continuato a svolgere un ruolo importante nel porre fine alla complicità con il regime di oppressione di Israele:
- A luglio, la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti ha disinvestito da Israel Bonds.
- A novembre, la Chiesa Unita del Canada, la seconda più grande confessione cristiana in tutto il Canada, ha raccomandato al suo ufficio nazionale e alle congregazioni locali di adottare strategie BDS e di "unirsi al consenso delle comunità internazionali per i diritti umani nel riconoscere e rifiutare il sistema di apartheid di Israele".
Istituzioni culturali:
Dall'inizio del genocidio israeliano a Gaza, l'impatto del boicottaggio culturale del nostro movimento è cresciuto in modo esponenziale:
- Oltre 1.000 personalità del settore editoriale, tra cui Sally Rooney, Rachel Kushner e Arundhati Roy, si sono impegnate a non collaborare con editori, festival o pubblicazioni “complici nella violazione dei diritti dei palestinesi”, a cui si sono poi uniti più di 7.000 scrittori.
- Oltre 150 organizzazioni artistiche scozzesi, collettivi, gruppi comunitari, riviste, festival, sedi e altre iniziative culturali hanno sostenuto il boicottaggio del settore culturale israeliano, complice del genocidio e dell'apartheid. Ad agosto, con il 91% dei voti, i membri della Scottish Artist Union hanno sostenuto l'appello della Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI).
- Ad agosto, la principale istituzione indiana per lo sviluppo dell'industria cinematografica ha annullato un festival cinematografico israeliano, che si sarebbe dovuto tenere al National Museum of Indian Film.
- A settembre, i lavoratori della cultura nei settori del cinema, della vita notturna, della musica, dell'arte, del design, della poesia e della letteratura in Canada hanno espresso solidarietà alla Palestina. 22 organizzazioni hanno approvato o riaffermato il loro impegno per l'appello della campagna PACBI (Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele). A dicembre, 20 autori canadesi hanno boicottato il Giller Prize, a causa delll’investimento di 250 milioni di dollari da parte dello sponsor Scotiabank nell’azienda produttrice di armi israeliana Elbit.
- Marvel e la casa madre Disney hanno omesso dettagli chiave della storia passata del personaggio del "supereroe israeliano" dal prossimo film di Captain America, sotto la pressione del BDS. Tuttavia, finché il personaggio non verrà completamente abbandonato, il movimento BDS chiede ilboicottaggio di Disney+, del merchandising Marvel e delle proiezioni di Captain America: Brave New World.
- 17 organizzazioni teatrali e di spettacolo degli Stati Uniti hanno sottoscritto l’appello della campagna PACBI entro settembre. A ottobre, altre 6 hanno sottoscritto l’appello, per un totale di 23 nel mese precedente.
- A ottobre, la banca Barclays ha annunciato che, dopo che centinaia di artisti e professionisti dell'industria musicale hanno intrapreso un'azione collettiva in solidarietà con la Palestina, non è più in alcun modo affiliata al The Great Escape Festival e non sarà più partner del The Great Escape 2025.
- In occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, il 29 novembre, Artistes pour la Palestine (Francia) e Art Workers for Palestine Belgio hanno pubblicato petizioni, sostenute da centinaia di artisti di spicco, impegnandosi a boicottare le istituzioni culturali israeliane complici.
- Ad agosto, la band irlandese Fontaines DC ha annullato un concerto al Zorlu PSM di Istanbul in solidarietà con i palestinesi. La band ha citato l'appello del movimento BDS agli artisti di rifiutarsi di esibirsi nel locale, poiché Zorlu Energy è comproprietaria di un impianto che fornisce il 5-8% dell'energia di Israele.
- A settembre, il festival tedesco Pop-Kultur Berlin si è piegato alle pressioni del BDS. Il festival tedesco ha definitivamente abbandonato la sua pluriennale partnership con Israele, paese genocida, dopo che almeno 20 artisti lo hanno boicottato, a partire dal 2017. Le pressioni del BDS hanno anche causato danni ai nightclub tedeschi razzisti e anti-palestinesi. About Blank a Berlino, ad esempio, "non è sicuro" di sopravvivere fino al 2030. Il BDS sta anche danneggiando seriamente Conne Island a Lipsia, "causando difficoltà finanziarie".
- A ottobre, la mostra Wanderlust/all passports in Grecia ha risposto all'appello al boicottaggio ed escluso l'ambasciata israeliana dall'elenco degli sponsor.
Sindacati:
Per tutta la seconda metà del 2024, i sindacati hanno continuato a rispondere all'appello del BDS e hanno svolto un ruolo cruciale nel sostenere il nostro movimento (alcuni indicatori dell'impatto del BDS tra i sindacati sono menzionati nelle sezioni precedenti):
- A luglio, sette importanti sindacati statunitensi che rappresentano 6 milioni di lavoratori hanno chiesto all'amministrazione Biden di sospendere tutti i finanziamenti militari a Israele. Sempre a luglio, l'American Federation of Teachers (AFT) ha annunciato il suo completo disinvestimento da Israel Bonds.
- A luglio, l'OPSEU SEFPO, che rappresenta 180.000 lavoratori dell'Ontario, Canada, ha adottato una risoluzione a sostegno del BDS.
- A ottobre, come parte della campagna #BlockTheBoat, i lavoratori portuali greci e i sindacalisti del porto del Pireo ad Atene hanno fermato un container sospettato di trasportare proiettili da usare da parte di Israele nel genocidio a Gaza, prima che venisse caricato sulla MV Marla Bull. La nave è stata costretta a salpare senza il carico. A novembre, i lavoratori portuali marocchini si sono rifiutati di caricare una nave Maersk con un carico militare destinato a Israele.
- A dicembre, il Sindacato nazionale dei lavoratori metalmeccanici del Sud Africa (NUMSA) ha invitato il governo sudafricano ad andare oltre le dichiarazioni di solidarietà con i palestinesi e ad adottare misure concrete, interrompendo i legami diplomatici con Israele e imponendo sanzioni nei suoi confronti.
- Sempre a dicembre, il sindacato dei portuali svedesi, Svenska hamnarbetarförbundet, ha votato a favore di un "blocco contro la movimentazione di materiale bellico da e verso il regime israeliano di apartheid e genocida". Questa decisione avrà un impatto sull'importazione da parte della Svezia di armi da aziende israeliane come il più grande produttore di armi israeliano, Elbit Systems.
Sport:
La campagna per bandire Israele dallo sport ha raggiunto nuove vette:
- A luglio, vivaci proteste, anche in televisione, hanno seguito la squadra ciclistica sponsorizzata dal governo israeliano lungo i percorsi del Tour de France, della Klasikoa nei Paesi Baschi, della Vuelta de España e del Tour of Britain in Inghilterra e Scozia, (NdT, e del Giro d’Italia).
- A luglio, un judoka algerino si è rifiutato di competere contro un rappresentante del regime genocida di Israele durante le Olimpiadi di Parigi. Un judoka tagiko si è rifiutato di stringere la mano a un altro rappresentante israeliano.
- Le Olimpiadi di Parigi divennero note come i Giochi del Genocidio, con striscioni negli stadi, bandiere calate dagli edifici, proteste alle gare, striscioni, manifesti e adesivi affissi in tutta la città e graffiti lungo la Senna, dove ebbe luogo la cerimonia di apertura a luglio, nonostante la pesante repressione della polizia.
- A settembre, il giocatore di punta norvegese Ole Sæter ha respinto un'offerta "incredibilmente redditizia" del Maccabi Haifa per il #GazaGenocide di Israele, affermando: "È inaccettabile che i palestinesi non siano al sicuro nelle loro case. È semplicemente fuori questione giocare in un paese che fa quello che sta facendo Israele".
- L'Al Amerat SC (Oman) si è ritirato e il Qadsia SC (Kuwait) si è rifiutato di giocare contro una squadra che rappresenta l’Israele genocida alla Coppa del Mondo di Beach Soccer del 2024 che si terrà in Italia a settembre.
- A ottobre, 3.000 persone hanno marciato a Udine (Italia) durante la partita Italia-Israele della Nations League, chiedendo alla FIFA di bandire Israele. Solo circa il 40% dei biglietti per la partita è stato venduto.
- A novembre, i tifosi del Paris Saint-Germain hanno srotolato un enorme striscione di 50x20 metri con la scritta Free Palestine durante una partita della UEFA Champions League. Percependo la crescente solidarietà con la Palestina tra i tifosi europei, la UEFA ha respinto le richieste di misure disciplinari, affermando che lo striscione non era "provocatorio o offensivo".
Anti-pinkwashing:
Gli attivisti e i gruppi anti-pinkwashing hanno continuato a mettere i diritti dei palestinesi al centro degli eventi dei Pride in tutto il mondo:
- A ottobre, l'Associazione internazionale di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali (IGLA), una federazione di 1.900 organizzazioni LGBTQIA+ in 160 paesi e territori, ha ritirato la candidatura per ospitare la sua prossima conferenza mondiale nella Tel Aviv dell'apartheid e ha sospeso l'adesione dell'organizzazione israeliana complice Aguda.
- Ad agosto, il Capital Pride di Ottawa, in Canada, ha riconosciuto che Israele sta perpetrando un genocidio a Gaza e si è impegnato a rivedere gli sponsor aziendali sulla base delle priorità di boicottaggio del movimento BDS.
- Sempre ad agosto, l'Austin Pride in Texas si è impegnato a valutare i propri sponsor commerciali in futuro "sulla base dei criteri BDS".
Partiti politici:
- Il Movimento per la Democrazia in Europa 2025, DiEM 25, ha sostenuto il movimento BDS.
Grazie per aver agito e per continuare a essere solidali con la nostra lotta non violenta contro il genocidio di Israele e il regime israeliano di apartheid, colonialismo di insediamento e occupazione militare e per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza del popolo palestinese!