Il Ministro della Pubblica Sicurezza Gilad Erdan (S) con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu in una riunione settimanale di gabinetto il 13 febbraio, 2017.

 21 marzo 2017 - Oggi, Il ministro israeliano della Pubblica Sicurezza, Gilad Erdan, ha annunciato che il suo ministero si propone di creare un nuovo database dei cittadini israeliani che sostengono il movimento civile di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni che ha lo scopo di garantire i diritti umani dei Palestinesi.

Mahmoud Nawajaa, Coordinatore Generale del Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC), ha dichiarato:

Questo nuovo database è coerente con i tentativi in corso da parte del governo israeliano di reprimere il movimento BDS a favore dei diritti dei palestinesi, proprio perché il supporto nei confronti del movimento sta crescendo sia all'interno di Israele sia in tutto il mondo. Questo nuovo database che colpisce i cittadini israeliani che sostengono il BDS si aggiunge a un altro database che il governo israeliano sta già preparando, che si rivolge ai sostenitori del BDS di altri paesi, e che una legge israeliana recentemente approvata cerca di utilizzare per impedire ai sostenitori internazionali dei diritti dei palestinesi di entrare in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Si aggiunge anche ad una legge approvata nel 2011, che permette che vengano depositate cause civili contro i cittadini israeliani che invitano al boicottaggio in relazione alla violazione dei diritti umani da parte di Israele. Ora, il governo israeliano cerca di reprimere ulteriormente i cittadini israeliani per il loro pensiero politico e per il loro impegno sui diritti umani.

Non è affatto sorprendente che il Signor Erdan e il suo governo spiino i cittadini israeliani, sia ebrei che palestinesi, o che creino una banca dati di coloro che sostengono il BDS, al fine di colpire tutti coloro che lavorano per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza dei palestinesi. Il supporto per il movimento BDS è, negli ultimi anni, in crescita in tutto il mondo, mentre sempre più persone riconoscono la realtà brutale del regime di apartheid di Israele e di quasi 50 anni di occupazione militare delle terre palestinesi. Gli sforzi repressivi di Israele per sopprimere il movimento BDS illustrano ulteriormente la legittimità della nostra causa e saranno quindi solo destinati a rafforzare il sostegno in tutto il mondo per la nostra lotta non violenta a favore della nostra libertà e dei nostri diritti.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS

Traduzione di Aldo Lotta per BDS Italia