Il comunicato approvato dalla maggioranza del Consiglio studenti ieri, per esprimere solidarietà verso i ragazzi di Progetto Palestina. Il testo è stato inviato al Rettore e al direttore della Scuola di scienze giuridche, politiche ed economico-sociali Professor Ferrara.
Gentilissimi,
Con la presente ci rivolgiamo a voi per esprimere la nostra riprovazione per i fatti recentemente occorsi in relazione alla richiesta del collettivo Progetto Palestina di ospitare presso un’aula del Campus Luigi Einaudi un’assemblea sul tema del bds (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) nei confronti dello Stato di Israele. Come Consiglio Studenti non possiamo che dirci sorpresi e fortemente contrari alla decisione della Scuola di revocare la concessione dell’aula per l’assemblea, il cui svolgimento è previsto in data giovedì 3 marzo 2016.
Non vediamo infatti, nella richiesta di Progetto Palestina, nulla che non soddisfi le richieste della Scuola in merito al profilo dell’assemblea e degli invitati (uno dei quali è docente incardinato presso il Dipartimento di Culture, politica e società); allo stesso modo non comprendiamo la giustificazione data dalla Scuola per motivare la revoca dello spazio inizialmente concesso: la presenza di un contradditorio, ci pare, non rappresenta prerequisito necessario per un dibattito per altro non di carattere puramente informativo ma politico e programmatico; non comprendiamo inoltre come l’assemblea possa danneggiare il decoro dell’Università degli studi di Torino, dal momento che non aveva lo scopo di propagandare messaggi o contenuti in alcun modo violenti o, per citare il Professor Volli sulla cronaca torinese della Stampa di oggi “antisemiti” quanto piuttosto ricordare le inumane condizioni patite dal popolo palestinese e immaginare un percorso aperto, democratico e condiviso in materia di boicottaggio di prodotti e istituzioni israeliane (pratica per altro fatta propria da diversi enti universitari e pubblici nel mondo).
In merito poi alle accuse di antisemitismo e al paragone con una delle pagine più buie della storia del mondo, quella di cui il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi si rese responsabile tra il 1933 e il 1945, ci teniamo ad esprimere piena vicinanza a Progetto Palestina. Riteniamo inaccettabile una simile presa di posizione contro un gruppo di studenti pacifici attivi nell’opera di sensibilizzazione e nel praticare una solidarietà attiva verso il popolo palestinese.
Ci teniamo inoltre a chiedere che a Progetto Palestina venga concessa nuovamente l’aula richiesta: riteniamo sarebbe un gesto di vera liberalità e rispetto di tutte le opinioni al contrario di quanto accaduto oggi.
In attesa di una vostra cortese risposta, che auspichiamo essere pubblica, porgiamo
Cordiali saluti,
Studenti Indipendenti
Fonte: Studenti Indipendenti