Spett. Sindaco,

Le scrivo a proposito del convegno di Trieste organizzato da Salaam ragazzi dell'Olivo, nella quale è intervenuto pesantemente un diplomatico straniero per bloccare l'iniziativa. 

Innanzitutto vorrei sottolineare come le interferenze negli affari interni di un paese sia una grave violazione dei protocolli internazionali che regolano gli accordi diplomatici, e che come tale dovrebbe essere segnalato al Ministro competente.

Avendo "una certa età", ho partecipato con convinzione al boicottaggio mondiale contro il regime sudafricano dell'Apartheid alla fine degli anni 60, Nel mio paese, Irlanda, questo consisteva nel boicottare i prodotti sudafricani, ma anche nel boicottare la squadra sudafricana di rugby, che vietava l'ingresso ai giocatori non bianchi. 

Lei è senz'altro al corrente della svolta democratica del Sud Africa dopo la fine del orribile pratica chiamata Apartheid. Difficilmente questo risultato si sarebbe ottenuto senza l'isolamento del Sud Africa come conseguenza del boicottaggio economico, culturale e sportivo del paese.

Io non vedo differenza alcuna fra la legittimità del boicottaggio del regime dell'Apartheid in Sud Africa e quello contro le politiche espansionistiche e di pulizia etnica di Israele nei confronti del popolo indigeno della Palestina. Anzi, a detta di molti osservatori sudafricani, la situazione in Palestina è addirittura peggio, in quanto Israele dispone di armi e tecnologie che non esita ad usare contro un popolo inerme, nonché dell'appoggio incondizionato degli Stati Uniti. Inoltre, il Sud Africa non disponeva di un budget enorme per le pubbliche relazioni, come Israele oggi.

Spero che in futuro il suo Comune abbia la forza ed il coraggio di rispingere qualsiasi tentativo, interno o esterno, di bloccare simile iniziative democratiche.

Sheila Donohoe
ex funzionaria ONU
Roma