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La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) invita gli artisti e i fan del jazz a boicottare il Red Sea Jazz Festival - Inverno 2015 a Eilat, 19-21 febbraio. PACBI ritiene che questo festival, così come analoghe iniziative culturali sostenute da istituzioni statali israeliane, è stato ideato per mascherare i crimini dell'apartheid israeliana. Il festival vanta sul suo sito web la sponsorizzazione di una ventina di organizzazioni ufficiali israeliane, tra cui il Ministero della Cultura e dello Sport, il Ministero del Turismo e il Comune di Eilat.[1]
Mentre il Red Sea Jazz Festival “torna per il quinto anno nella città meridionale di Eilat [per] un weekend ricco di cultura e musica”,[2] a pochi chilometri di distanza, la Striscia di Gaza non si è ancora ripresa dall'ennesima guerra feroce israeliana. Nella sua ultima aggressione a Gaza, Israele ha ucciso più di 2.168 palestinesi e ferito oltre 10.895, soprattutto civili.[3] Ospedali, ambulanze, soccorritori, moschee, chiese e centri di accoglienza per persone con esigenze particolari non sono stati risparmiati dai missili "intelligenti" di Israele - forniti dagli USA - e dai proiettili di artiglieria.
Le parole non possono descrivere questa campagna omicida; Israele ha annientato intere famiglie nelle loro case, mentre i suoi aerei da guerra hanno preso di mira e bombardato casa dopo casa.[4] Oltre 16.000 case sono state distrutte o gravemente danneggiate in questi attacchi criminali.[5] Le famiglie sono state prese di mira e uccise nelle scuole delle Nazioni Unite dove hanno cercato rifugio, spesso dopo che a Israele sono state ripetutamente fornite le coordinate esatte delle scuole - rivelando un intento deliberato di uccidere e terrorizzare i civili.[6] Quasi mezzo milione di palestinesi sono stati sfollati con la forza [7] quando il regime israeliano ha ampliato la sua cosiddetta zona cuscinetto per comprendere il 45% del già ristretto territorio di Gaza, letteralmente "spingendo i palestinesi nel mare".[8] “Save the Children” ha descritto l'attacco israeliano su Gaza come una "guerra contro i bambini".[9]
Questo è solo l'ultimo episodio di crimini e violazioni dei diritti fondamentali dei palestinesi da parte di Israele. Nel corso degli ultimi 20 anni, Israele ha intensificato la sua costruzione di colonie illegali nei Territori palestinesi occupati sotto il pretesto del "processo di pace". Il suo muro, condannato come illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia nel 2004, è ancora in piedi e in espansione, e separa i palestinesi dai loro mezzi di sussistenza, dalle scuole e dai campi agricoli. La pulizia etnica di Israele delle comunità palestinesi nel Naqab (Negev), a Gerusalemme Est occupata e nella Valle del Giordano è stata condannata da un funzionario delle Nazioni Unite che l’ha classifica come costituente una strategia di esclusione e di discriminazione.[10]
La politica di usare la cultura per mascherare le violazioni israeliane del diritto internazionale è stata apertamente confermata dal governo israeliano con il lancio della campagna globale di 'Brand Israel'. Secondo un portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, l'obiettivo di questa campagna, che "potrebbe comprendere l'organizzazione di festival cinematografici", è quello di trasmettere il messaggio che "una migliore immagine per Israele e un migliore successo di tale immagine è parte integrante [della] sicurezza nazionale di Israele. Contrariamente a ciò che si pensa, la sicurezza nazionale non si base solo sulla potenza militare, ma anche su una forte economia e una forte immagine".[10] Questo linguaggio rivela – come simili operazioni a suo tempo del regime d'apartheid sudafricano - un tentativo cinico e sistematico di manipolare l'opinione pubblica mondiale. Ha lo scopo di offuscare la vera natura dell’occupazione militare e dell'apartheid israeliane e di distogliere l'attenzione dai suoi crimini di guerra in corso dipingendolo come un vivace centro culturale e artistico.
PACBI coglie l'occasione per ribadire l’appello a musicisti, artisti e operatori culturali del jazz, per un boicottaggio di tutte le iniziative culturali che hanno la sponsorizzazione da parte di organi statali o di istituzioni israeliane, sia quelle che si svolgono in Israele sia all'estero.[11] Il boicottaggio si estende anche a qualsiasi iniziativa o organizzazione di Brand Israel, il cui scopo è quello di contribuire agli sforzi di propaganda dello stato di Israele diluendo, giustificando, mascherando o comunque distogliendo l'attenzione dall'occupazione israeliana e dalle altre violazioni dei diritti dei palestinesi e del diritto internazionale.
Con il continuo disprezzo di Israele del diritto internazionale e dei diritti fondamentali del popolo palestinese, il tipo di solidarietà che ci aspettiamo da persone di coscienza in tutto il mondo è quello di rispettare l’appello della società civile palestinese per il boicottaggio di Israele e delle sue istituzioni complici, come è stato fatto nella lotta contro l'apartheid in Sud Africa.
Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele
Note:
[1] http://www.redseajazzeilat.com/en/sponsors/
[2] http://www.redseajazzeilat.com/en/
[3] http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=10491:statistics-victims-of-the-israeli-offensive-on-gaza-since-08-july-2014&catid=145:in-focus
[4] http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=10561:on-the-27th-day-of-the-israeli-offensiverafah-under-israeli-fire-war-crimes-committed-against-palestinian-civilians-complete-families-annihilated&catid=36:pchrpressreleases&Itemid=194
[5]http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_sitrep_11_08_2014.pdf
[6] https://www.youtube.com/watch?v=AdcYZw-KsSg&feature=share
[7]http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_sitrep_04_08_2014.pdf
[8] http://thefunambulist.net/2014/08/04/palestine-legal-fictions-and-forced-displacement-pushing-hundreds-of-thousands-to-the-sea/#more-15493
[9] http://opt.savethechildren.net/news/international-community-has-stop-war-children
[10] http://www.thestar.com/News/GTA/article/346848
[11] http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=333
Fonte: PACBI
Traduzione di BDS Italia