Máire Geoghegan - Quinn, commissario scientifico dell'UE, dà una mano a Israele dell’Apartheid

di David Cronin

Quando è stata l'ultima volta che l'Unione europea ha deciso di favoreggiare un crimine di guerra?

Ho appena saputo che il 5 luglio di quest'anno l'UE ha approvato una sovvenzione ad Ahava, società di cosmetici con sede in un insediamento israeliano nella Cisgiordania occupata.

Secondo l’accordo tra l'UE e la ditta, Ahava coordinerà il progetto SuperFlex sulla ricerca di trattamenti per la pelle. Più di € 6.000.000 del bilancio del progetto proviene da fondi comunitari.

L'obiettivo di SuperFlex è quello di sviluppare nuovi prodotti cosmetici per anziani. Ciò indica che i funzionari di Bruxelles sono più interessati a trovare una cura per le rughe che nel far rispettare il diritto internazionale.

Insediamenti israeliani in Cisgiordania sono considerati crimini di guerra da parte delle Nazioni Unite. Una sentenza del 2004 della Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le autorità pubbliche di tutto il mondo hanno l'obbligo di non assistere le attività illegali di Israele. L’accordo dell'UE con Ahava infrange lo spirito e, probabilmente, la lettera di tale sentenza.

L'ignoranza non è una difesa

È ancora più disgustoso che è stato firmato l'accordo con Ahava esattamente due settimane prima che l'UE abbia pubblicato nuove linee guida che prevedono che società o enti attivi negli insediamenti israeliani non siano ammissibili per le sovvenzioni dell'UE. Queste linee guida entreranno in vigore all'inizio del 2014. Perché si ritiene che vada bene favoreggiare i crimini di guerra prima di allora?

Rispondendo ad una recente interrogazione da diversi europarlamentari, Máire Geoghegan-Quinn, commissario europeo per la ricerca scientifica, ha detto che le sovvenzioni dell'UE all’Ahava sono state autorizzate nell'ambito "del quadro giuridico applicabile", ma "la situazione sta cambiando", a causa delle nuove linee guida.

Il "quadro giuridico" della Geoghegan-Quinn presumibilmente si riferisce alle regole che riguardano la cooperazione tra l'UE e Israele. Anche all'interno di tale "quadro giuridico", è assai dubbioso che dare fondi all’Ahava può essere considerato accettabile. Tutta la cooperazione dell'Unione con Israele si suppone essere basata sul rispetto dei diritti umani.

Ancora più importante, qualunque sia il "quadro" in cui opera, la Geoghegan- Quinn non ha carta bianca per calpestare il diritto internazionale.

E l'ignoranza non è una difesa. Geoghegan-Quinn e i suoi consiglieri hanno ricevuto una gran quantità di lettere nel corso degli ultimi anni, avvertendoli su come Ahava produce i suoi prodotti nell'insediamento di Mitzpe Shalem. L'anno scorso, ha ammesso di essere "a conoscenza del problema", quando è stato sollevato da un membro britannico del Parlamento europeo e ha segnalato che misure erano state prese per risolvere il problema.

Inghiottendo la Palestina

L’Ahava è uno dei quattro "partner" israeliani a SuperFlex. Un altro è la Hebrew University di Gerusalemme. Il suo campus si trova a Gerusalemme est. Mentre l'UE ha rifiutato di riconoscere l'occupazione israeliana e la successiva annessione di Gerusalemme Est, l'Unione ha mostrato notevole flessibilità nei confronti della Hebrew University.

Un memorandum preparato dall’ambasciata dell'UE a Tel Aviv ha sottolineato che l'UE sarà in grado di continuare a concedere sovvenzioni alla Hebrew University, anche dopo che le sue nuove linee guida entreranno in vigore.

Monte Scopus, dove l'università ha il suo campus, è stato posto sotto il controllo di Israele nel 1948, mentre il resto di Gerusalemme Est è stato sequestrato da Israele nel 1967. E così l'Unione europea non considera la Hebrew University ubicata su terra occupata, anche se ha invaso Issawiyeh, un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata.

Già questa sera, diplomatici europei a Tel Aviv sono stati ancora una volta a strombazzare la loro ammirazione per la Hebrew University. L'UE è stata sponsor di una "notte aperta" sull'esplorazione spaziale che si è svolta in diverse città universitarie israeliane.

Come contributo, la Hebrew University ha ospitato mostre sulla tecnologia che sarà utilizzata per i viaggi spaziali nel 2050.

Fornire un assaggio del futuro non compensa per i torti subiti in passato o nel presente. Non nega come l'UE sta aiutando Israele a mangiarsi ogni centimetro della Palestina.

Fonte: Electronic Intifada

Traduzione di BDS Italia