Il Consiglio di Amministrazione della University of Illinois (UIUC) si è riunito oggi per votare sul reintegro o meno del professor Steven Salaita nella sua posizione nel dipartimento di Studi Americani Indiani alla UIUC. Nonostante una notevole affluenza di studenti, docenti e membri della comunità a sostegno della reintegrazione di Salaita, il Consiglio di Amministrazione ha votato per non riassumere il professor Salaita.
Solo un membro, James Montgomery, ha rotto i ranghi. Montgomery ha commentato prima del voto che sentiva di aver commesso un errore, supportando inizialmente la decisione del Cancelliere di rescindere la nomina di Salaita. Ha ripensato ai suoi tempi da studente alla UIUC, osservando che, come afro-americano, il campus spesso si percepiva ostile alle persone di colore, e che lui stesso era probabilmente tanto esplicito sui problemi di ingiustizia quanto il professor Salaita. Montgomery ha anche chiesto ad alta voce come la decisione attesa del consiglio avrebbe scosso le fondamenta della governance condivisa nel campus di UIUC. Purtroppo, sembra che il signor Montgomery era solo tra i suoi colleghi consiglieri ad avere queste opinioni.
La riunione del consiglio è stata sospesa per un po’ tra gli slogan della folla che recitavano "Vergognatevi!" Poco dopo, si è formata una grande manifestazione al di fuori del sindacato studentesco. Studenti, docenti, membri della comunità e sostenitori sindacali si sono riuniti prima intorno alla statua Alma Mater e poi nel cortile interno, per insistere sul fatto che la lotta per la libertà accademica e per la reintegrazione di Salaita non finisse oggi.
(Protesta a sostegno di Steven Salaita)
Subito dopo la decisione del consiglio, il Centro per i Diritti Costituzionali (CCR) ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime profonda delusione. Maria LaHood, rappresentante di Salaita presso il CCR, ha detto: “il fallimento [del consiglio] di oggi per riparare alle azioni dell'Università e per reintegrare il Prof. Salaita è più di un suo disagio personale; si tratta di un duro colpo ai principi della libertà accademica e della libertà di parola, che avrà conseguenze di vasta portata per il futuro dell’educazione e del Primo Emendamento. Peggio di tutto, significa che questi principi - inestimabili per docenti e studenti in tutto il mondo, per non parlare per il funzionamento della nostra democrazia - possono essere calpestati dai capricci dei ricchi donatori.”
Anche il Professor Salaita ha rilasciato una dichiarazione dopo il voto del Consiglio:
Sono deluso dalla maggioranza degli amministratori e dalla decisione che hanno preso oggi. L’essere qui, Martedì scorso, circondato da tanti studenti e docenti di facoltà è stato un alto traguardo professionale per me, e ha rafforzato l’idea di quanto gratificante sia lavorare in questa comunità. Ho offerto di incontrare sia il Consiglio che l'Amministrazione, ma nessuno di loro mi ha risposto, né ha mai sentito la mia versione della storia. Non hanno motivo di dubitare l'elevato standard che ho sempre portato in aula. Come ho detto in un tweet meno noto, “mi rifiuto di concettualizzare #Israele/#Palestina come #acrimonia arabo-ebraica. Sono solidale con molti ebrei e in disaccordo con molti arabi.” Se fossero stati interessati alla faccenda, avrebbero visto questo e altri tweet che riflettono un sentimento simile. Visto il voto del Consiglio, parlerò con i miei avvocati sulle strade da perseguire.
Fonte: mondoweiss.net
Traduzione: BDS Italia