Laureni interviene sul caso Sodastream e AcegasAps cambia uno dei premi per la differenziata.  

Non ci saranno bollicine israeliane a Trieste. Lo garantisce l’assessore comunale all’ambiente, Umberto Laureni, che l’ha preteso da AcegasAps, gruppo Hera. Tutto era nato dalla segnalazione al Piccolo [1] di un lettore che chiedeva di fare chiarezza sui distributori pubblici di acqua addizionata di anidride carbonica che il Comune aveva annunciato per la prossima primavera in collaborazione con AcegasAps. La lettera chiedeva di accertare che non vi fosse coinvolta la ditta israeliana Sodastream, leader mondiale nel settore dei gasatori, che ha sede proprio nei Territori palestinesi occupati. Un insediamento considerato illegale dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e dalla Corte internazionale di Giustizia. Nei confronti di Sodastream è in atto un boicottaggio a livello internazionale. «L’acqua è limpida, gli affari di Sodastream in Palestina, no: boicotta le bollicine dell’Apartheid istraeliana!».

Sulla vicenda a Trieste c’è stata anche un’interrogazione comunale da parte della Federazione della Sinistra. «L’assessore Laureni - spiegano Marino Andolina e Iztok Furlanic - ha garantito che la ditta in questione non risulta tra quelle contattate e ha garantito che della segnalazione verrà tenuta considerazione per ogni atto successivo, compresa la stesura del bando di gara». La stessa AcegasAps, informata della cosa, ha assicurato che la ditta israeliana non è coinvolta nella fornitura dei distributori pubblici di acqua gasata che saranno, invece, forniti da una ditta collegata ad Hera.

Tutto risolto allora? Non proprio. Il caso Sodastream sarebbe potuto esplodere oggi sotto forma di premio se l’assessore non fosse intervenuto preventivamente. Alle 11 di stamane, infatti, nella sala matrimoni del Comune, è prevista la premiazione ufficiale dei primi dieci vincitori del mese di ottobre del concorso “Trieste Premia per vincere la sfida della raccolta differenziata”. Il terzo cittadino più “riciclone” avrebbe potuto ricevere un kit gasatore per l’acqua del rubinetto Sodastream, una ditta che controlla il 90%del mercato. «Ci siamo attivati per trovare un gasatore di marchio alternativo. Anche se non è facile. In ogni caso non ci sarà alcun premio Sodastream» fanno sapere da AcegasAps. «Era una mia preoccupazione», spiega l’assessore Laureni che si era premurato di chiedere preventivamente ad AcegasAps di svolgere «gli adeguati e competenti accertamenti in merito». Il pericolo, quindi, di premiare la differenziata triestina con Sodastream è stato scongiurato in extremis.

I rapporti tra AcegasAps e Sodastream Italia esistono da anni. Fino al 2010 c’era una partnership per «promuovere il consumo sostenibile e responsabile dell’acqua potabile». A tutti gli utenti della provincia di Padova (oltre 161mila) veniva offerto fino al 30 ottobre 2010 un buono sconto del valore di 10 euro per l’acquisto di un kit gasatore per l’acqua di rubinetto Sodastream Italia. Non si sa in quanti abbiano aderito, A Trieste l’offerta non è mai arrivata e attualmente non esiste neppure per Padova. Del resto Sodastream si presenta come un’azienda eco-chic che produce i gasatori “amici dell’ambiente”. Persino il Wwf e Legaambiente ci sono cascati con contratti di sponsorizzazione e iniziative promozionali. Il Comune di Trieste no. All’ultimo momento ha evitato il premio Sodastream per la differenziata. (fa.do.)

 

[1] http://www.bdsitalia.org/index.php/ultime-notizie-stop-sodastream1/975-bds-triste-scrive-comune-case-dell-acqua

 

 

Fonte: ilpiccolo.geolocal.it