SodaStream Giappone ha annunciato la cancellazione del suo evento promozionale “SodaStream in BC426” il 28 Luglio, pochi giorni prima del suo ampiamente pubblicizzato inizio.

In una conferenza stampa da parte SodaStream Giappone il 19 Giugno, è stato annunciato un progetto per l’utilizzo dello spazio esistente "Bakery Cafe 426 Omotesando" dall’1 al 17 Agosto per promuovere il dispositivo casalingo di preparazione di bevande gasate a Omotesando, un quartiere famoso per la cultura giovanile e lo shopping marchi internazionali come Louis Vitton e Gucci.

Secondo un articolo del Tokyo Shinbun del 29 Luglio, la cancellazione della manifestazione non ha alcuna relazione con il movimento di boicottaggio. Tuttavia, il 17 Luglio, "Stop! SodaStream" Giappone aveva inviato una lettera alla Sumida Trading Company, la società che gestisce il “Bakery Cafe 426 Omotesando,” informandoli che affittare lo spazio per questo evento avrebbe significato sostenere il massacro del popolo palestinese e ed essere collaborazionisti con le continue violazioni dei diritti umani per mezzo degli insediamenti israeliani illegali, come quello in cui vengono prodotti gli apparecchi Sodastream. Quando abbiamo chiamato per avere conferma della ricezione di tale lettera il 21 Luglio, una persona dello staff ci ha informato che il contratto con SodaStream Giappone non era stato ancora finalizzato, e che c'era la possibilità che l'accordo poteva essere annullato. In un'altra telefonata il 23 Luglio, siamo stati informati che l’alta direzione della Sumida Trading Company aveva deciso di non affittare lo spazio per questo evento.

Sebbene Sumida Trading non abbia ammesso la cancellazione dell’evento fosse collegata ai recenti episodi di violenza a Gaza, è evidente che la situazione attuale li ha spinti a prendere una decisione molto insolita per annullare l'evento, nonostante fosse già ampiamente pubblicizzato. Dall'inizio della aggressione israeliana a Gaza, la campagna "Stop! SodaStream" in Giappone ha tenuto diverse manifestazioni di protesta e pubblicato numerosi dossier sulla violenza causata dalle illegali azioni di Israele in Palestina. Queste informazioni sono state diffuse per le strade e attraverso l'uso di internet e dei social media, per aiutare il pubblico a capire le connessioni tra il marchio SodaStream e l'oppressione in corso del popolo palestinese.

Il giorno appena prima dell'annuncio della cancellazione del "Soda Shop", c'è stata una protesta davanti al Yodobashi-Umeda, uno dei più grandi negozi di elettrodomestici in cui SodaStream viene venduta in Giappone. I manifestanti hanno fatto dichiarazioni pubbliche e hanno chiesto la fine immediata dell’aggressione israeliana a Gaza, attraverso l’intensificazione della pressione internazionale, boicottaggio di aziende come SodaStream incluso.

http://www.ustream.tv/recorded/50574424 (circa 20min)

"Stop! SodaStream" Giappone ritiene che il fallimento di SodaStream Giappone di aprire il suo negozio di propaganda pianificata sia un'altra vittoria del movimento BDS globale. E' anche un segno dell’inevitabile fallimento delle imprese complici dell'occupazione e della pulizia etnica dei palestinesi.




Campagna “Stop SodaStream” Giappone

 

 

 

 

 

Fonted.hatena.ne.jp

Traduzione: BDS Italia