Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha risposto alla lettera di Stop Sodastream, che chiedeva chiarimenti sulla confusione che persiste sui rapporti con Sodastream. Cogliati Dezza ha confermato che “appena venuti a conoscenza della situazione della fabbrica nei territori occupati”, Legambiente ha “rotto i rapporti con Sodastream”.

Cogliati Dezza si è detto a conoscenza del fatto che “alcuni rivenditori continuano ad usare il materiale di esposizione e promozione allora prodotto” grazie a segnalazioni che in precedenza erano arrivate. Per questo Legambiente si è visto costretto “ad inviare una diffida” a Eurometalnova, la società che gestisce il marchio Sodastream per l'Italia”.

Nella lettera di diffida, datata 6 febbraio 2012, Legambiente afferma che, nonostante “il contratto che consentiva l’uso del logo Legambiente è stato rescisso anticipatamente con decorrenza 1 ottobre 2010 come da accordo del 15/01/2011”, risulta “che in alcuni punti vendita a tutt’oggi viene fatto uso del predetto logo attraverso materiale Pop, sotto forma di totem, cartelli vetrina ed in varie altre forme”.

Legambiente rimarca “la particolare gravità del comportamento” posto in essere da Sodastream Italia, e “si preavverte che ove nell’immediatezza non si provvederà a rimuovere da tutti i punti vendita il materiale obsoleto contenente il logo Legambiente”, verrà “adita la competente autorità giudiziaria senza ulteriore indugio” e riserva fin da allora “la richiesta di risarcimento dei danni”.

Cogliati Dezza conferma inoltre che già da tempo Legambiente ha “eliminato i riferimenti all'iniziativa con Sodastream” dal proprio sito web e di aver allertato i Circoli Legambiente “a verificare se sul territorio si realizzassero irregolarità”. Chiede anche a Stop Sodastream di segnalare “episodi irregolari di cui venite a conoscenza”.

Stop Sodastream Italia