Cara Sabahat Akkiraz e membri della band Tayyar Erdem, Savaş Gövtepe, Mustafa Dogan, Mehmet Sarialtun, e Alsan Ozan Aslan,
Noi di DPAI (Don’t Play Apartheid Israel) sosteniamo l’appello palestinese per il boicottaggio culturale di Israele, e vi invitiamo a rivalutare la vostra intenzione di esibirvi per un pubblico che applica la segregazione razziale all’Oud Festival di Israele in Gerusalemme, Sabato 9 Novembre 2013 alle 21.00, alla Henry Crown Hall del Jerusalem Theater. La società civile palestinese ha invitato al boicottaggio, al disinvestimento e alle sanzioni (BDS) contro le politiche israeliane di colonialismo, occupazione e apartheid nei confronti del popolo palestinese.
I tentativi di Israele di nascondere sistematicamente la sua decennale oppressione e i suoi abusi dei diritti umani dei palestinesi dipende dalla sua abilità di riuscire a mantenere la facciata di un paese progressista e democratico agli occhi della comunità internazionale. Israele osa spesso definirsi “la sola democrazia del Medioriente”. Le politiche d’apartheid israeliane, tuttavia, riescono a produrre eventi festosi come concerti, ma ai fan palestinesi della vostra musica che vivono sotto la brutale occupazione militare israeliana in Cisgiordania o sotto il medievale assedio della Striscia di Gaza non sarà concesso di venire a Gerusalemme per poter godere della vostra performance. In queste 4 milioni di persone a cui sono negati i più fondamentali diritti sono incluse molte donne palestinesi, che non avranno la possibilità di essere autorizzate a venire a sentirvi.
Al popolo palestinese sono negate le più elementari libertà: la libertà di movimento, di accedere alle proprio terre rubate, di protestare contro le ingiustizie senza affrontare una brutale repressione. Coloro che vivono nella Striscia di Gaza (il 56% dei quali sono bambini) sono vittime di un debilitante assedio che limita il loro accesso alle risorse idriche, ai rifornimenti medici e ai materiali da costruzione. Questa incredibile situazione ha luogo solo ad un’ora di distanza da dove è programmata la vostra performance. Nel quartiere di Silwan di Gerusalemme Est, solo a pochi minuti di distanza dal luogo programmata del Vostro incontro, I bambini vengono rapiti dalle proprie case, in violazione della legge internazionale, e sottoposti a violenti interrogatori da parte della polizia, senza che possano vedere la propria famiglia o un avvocato.
I rappresentanti della società civile palestinese, incluse più di 170 differenti organizzazioni come quelle femministe, accademiche e di lavoratori, hanno invitato ad una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro le politiche israeliane. Gli artisti internazionali sono invitati a non esibirsi in Israele finchè questo non si atterrà al rispetto della legge internazionale e non cambierà le sua politiche.
Alcuni artisti vanno ad esibirsi in Israele in buona fede e con l’intenzione di usare la propria arte come mezzo per cambiare l’opinione pubblica israeliana e diffondere un messaggio di pace. Un esempio degno di nota sarebbe Roger Waters. Questi stessi artisti hanno in seguito realizzato che la loro performance, sebbene fosse ben intenzionata, è stata dirottata ed usata come semaforo verde per le continue politiche d’oppressione israeliane. La vostra performance è gia stata sfoggiata dall’establishment israeliano qui:
“Sabahat Akkiraz, membro del parlamento turco, è una straordinaria cantante turca folk, largamente acclamata per essere una delle principali creatrici e musiciste di musica etnica. Questa è la sua prima volta in Israele…Sabahat Akkiraz ha registrato più di 20 album, ha suonato in tutto il mondo e ha vinto numerosi premi, tra cui la Farfalla d’Oro nel 2010 come Migliore Performance di Musica Folk in Turchia. Ha partecipato a numerosi progetti musicali in Turchia e all’estero. La sua unica performance in Israele chiuderà l’Oud Festival di quest’anno.”
Non esibirsi in Israele è importante per la promozione della giustizia nella regione, in modo che coloro che definiscono le politiche in Israele arrivino a capire che la società civile mondiale non approva la loro brutali pratiche contro il popolo palestinese. Alcuni famosi artisti hanno dichiarato:
Roger Water: “Dal mio punto di vista, l’aberrante e draconiano controllo che Israele esercita sui palestinesi assediati a Gaza e sui palestinesi nella Cisgiordania occupata (Gerusalemme Est inclusa), associate al rifiuto di riconoscere il diritto al ritorno alle proprie case in Israele dei rifugiati palestinesi, richiede che le persone di coscienza di tutto il mondo supportino i palestinesi nella loro resistenza civile e non violenta. Per me, questo vuol dire dichiarare la mia intenzione di stare dalla parte della solidarietà, non solo coi palestinesi, ma anche con le migliaia di israeliani che non condividono le politiche coloniale e razziste del proprio governo, e unendomi alla campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele finchè questo non rispetterà i tre diritti umani fondamentali sanciti dalla legge internazionale”
Nel 2012, Ross Daly, Giorgos Xylouris, Giorgos Manolakis, e Kelly Thoma hanno cancellato la performance all’Oud Festival di Israele, dichiarando: “Dopo tutto, noi siamo musicisti con sentimenti e sensibilità, non macchine che possono suonare sotto ogni circostanza.”
Macy Gray: “Ho messo i piedi per terra, e ho dichiarato che non avrei decisamente suonato in Israele se avessi saputo anche solo una piccola parte di quello che so ora.”
Cassandra Wilson: “Come attivista dei diritti umani, mi identifico con il boicottaggio culturale di Israele.”
Sabahat Akkiraz, essendo a conoscenza che il picchetto è stato chiaramente posto e che non potete evitare di prendere una posizione politica su questa questione, noi vi chiediamo di prendere una posizione morale. Siete pregati di riconsiderare la vostra partecipazione al mascheramento dell’apartheid israeliana. State dalla parte della giustizia e dell’uguaglianza contro il radicato razzismo, e dalla parte della liberazione contro l’oppressione.
Sinceramente,
Siamo un gruppo di oltre 1000 persone da molti paesi intorno al mondo, che credono che sia essenziale per i musicisti e gli altri artisti ascoltare l’appello del PACBI e unirsi al boicottaggio di Israele. E’ essenziale per raggiungere la giustizia per il popolo palestinese sotto occupazione, e anche per i palestinesi dei campi profughi e della diaspora intorno al mondo.
Fonte: pacbi.org
Traduzione: BDS Italia