Cara Katerina Papadopoulou e band,
noi di Don’t Play Apartheid Israel (DPAI) sosteniamo l’appello palestinese al boicottaggio culturale di Israele, e vi chiediamo di non esibirvi all’ Oud Festival in calendario questo mese. La società civile palestinese ha chiesto il boicottaggio dell’apartheid israeliana, e così come avvenuto con l’apartheid sudafricana, molti artisti hanno deciso di stare dalla parte della solidarietà, rifiutandosi di attraversare la linea di picchetto posta in essere. E noi speriamo sinceramente che voi facciate lo stesso. Perchè non unirsi alla crescente lista di artisti che hanno deciso di non prestare il loro nome ai tentativi di ritocco dell’immagine di un brutale regime di occupazione? Artisti di coscienza come Faithless, Leftfield, Gorillaz, Klaxons, Roger Waters, Massive Attack, Gil Scott Heron, Santana, Pete Seeger, Pixies, Tindersticks, Elvis Costello, Ken Loach, Cat Power, Cassandra Wilson e molti altri che hanno rifiutato di legittimare occupazione, apartheid e crimini di guerra. Nel 2012, Ross Daly, Giorgos Xylouris, Giorgos Manolakis, e Kelly Thoma cancellarono la loro esibizione all’Oud Festival, evento sponsorizzato dalle autorità governative israeliane, dichiarando: “Dopotutto, noi siamo musicisti con dei sentimenti e una certa sensibilità, non macchine musicali disposte a suonare in ogni circostanza” [1]
Guardate questo piccolo documentario girato con la collaborazione di due artisti che sostengono appieno il boicottaggio culturale di Israele: Roger Waters (Pink Floyd) e Alice Walker (vincitrice del premio Pultizer e autrice di Colour Purple). Nel filmato, i membri della comunità beduina di Jahalin spiegano come il governo israeliano progetta di dislocarli forzosamente ancora una volta: la comunità beduina era infatti originariamente stata dislocata alla periferia di Gerusalemme dalla loro storica terra, il deserto del Negev (Naqab), durante l’ondata di pulizia etnica in Palestine nel 1948.
Il Comitato ONU per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale ha dichiarato:
Il Comitato è profondamente sconcertato dal carattere ermetico della separazione dei due gruppi che vivono nella stessa terra ma che non godono di eguali servizi di accesso alle strade, infrastrutture e risorse fondamentali come quelle idriche. Tale separazione è concretizzata tramite l’implementazione di una complessa combinazione di restrizioni di movimento consistenti in blocchi stradali, Muro, obbligatorietà ad usare strade separate e in regime che ha impatto solo sulla popolazione palestinese (art. 3 della Convenzione). [2]
Tristemente, organizzazioni come l’ONU non hanno fatto niente per fermare le crescenti aggressioni di Israele contro la popolazione palestinese, spingendo la celebre star Roger Waters dei Pink Floyd a dire:
Le persone devono intervenire laddove i governi si rifiutano, con qualsiasi mezzo pacifico a loro disposizione. Per me questo significa dichiarare l’intenzione di esprimere solidarietà e prendere una ferma posizione, non solo con la popolazione palestinese, ma anche con le migliaia di israeliani che rigettano le politiche del proprio governo, unendomi alla campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.
Katerina Papadopoulou, e membri della band Sokratis Sinopoulos, Stefanos Dormbarakis, Nikos Mermigas, Kostas Meretakis e Ioannis Plagianakos, nessun musicista internazionale con il suo talento è mai riuscito a costruire ponti contro i muri dell’apartheid, indipendentemente da quanto bella la sua musica possa essere, non aiuterà mai a fermare le ingiustizie. Noi possiamo sperare che voi non sosteniate le politiche del governo israeliano, ma comunque sia, se suonerete all’evento sponsorizzato dal governo israeliano, manderete il messaggio che o non siete coscienti dell’appello al boicottaggio, o che avete di proposito scelto di ignorare la lotta della società civile palestinese contro l’apartheid.
Alla popolazione palestinese vengono negate le più elementari libertà: quella di movimento, quella di accedere alle loro terre espropriate, quello di protesta senza affrontare poi una brutale repressione. [3] Coloro che risiedono nella Striscia di Gaza (56% dei quali bambini), vivono sotto un debilitante assedio che limita il loro accesso all’acqua, alle medicine e ai materiali da costruzione [4]. Questa incredibile situazione ha luogo non tanto distante da dove voi avete in programma la vostra esibizione, a Gerusalemme. Nel sobborgo di Silwan a Gerusalemme Est, giusto a pochi minuti di distanza dall’evento musicale, I bambini vengono rapiti dalle proprie case, in violazione della legge internazionale, e messi molto violentemente sotto interrogatorio senza che gli siano fatti vedere I loro genitori o un avvocato. [5]
Decine di migliaia di beduini sono stati forzosamente allontanati dalle proprie terre nel deserto del Negev, non lontano da dove suonerete. Potete davvero partecipare all’ Oud Festival come se niente fosse, mentre lì vicino questi beduini sono vittime di azioni di pulizia etnica? Più sotto aggiungiamo anche qualche informazione riguardante la lotta per la sopravvivenza portata avanti da questa gente del deserto, speriamo che avrete tempo per buttarci un occhio durante il vostro impegno musicale.
Rappresentanti della società civile palestinese, incluse più di 170 organizzazioni di donne, accademici e lavoratori, hanno chiesto il lancio di una campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro le politiche di Israele. Ai musicisti internazionali viene chiesto di non esibirsi in Israele finchè questo non si atterrà alle leggi internazionale e cambierà le sue politiche [7].
Finchè l’assedio imposto ad 1,7 mln di persone non sarà abolito, finchè le terre palestinesi non saranno restituite ai loro legittimi proprietari e a milioni di rifugiati non sarà ridata la speranza di un future dignitoso, il boicottaggio globale di Israele andrà aventi. Siete pregati di non andare a suonare in Israele, non infrangete il boicottaggio.
In fede,
DPAI (Don’t Play Apartheid Israel)
Siamo gruppi di oltre 1000 membri provenienti da molti paesi del mondo che credono sia essenziale che artisti e musicisti ascoltino l’appello del PACBI e che si uniscano nel boicottaggio di Israele. Tutto questo è fondamentale per arrivare un giorno alla giustizia per i palestinesi sotto occupazione, e anche per i palestinesi rifugiati e delle diaspora intorno al mondo.
[1] http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=2093
[2] UN Committee 2012 Session Concludes Israeli System Tantamount to Apartheid
[3] http://mondoweiss.net/2011/07/lets-stand-with-shireen-al-araj-and-the-courageous-people-of-al-walaja.html
[4] http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/24/gaza-fishermen-gunboats-israel-navy
[5] http://www.btselem.org/video/2011/05/child-arrest-silwan
Israel plans to forcibly transfer 40,000 Bedouin citizens Jillian Kestler-D'Amours 16 June 2011
Israel finds new "home" for Bedouins: a garbage dump Jillian Kestler-D'Amours 28 October 2011
[7] http://www.bdsmovement.net/call
Fonte: refrainplayingisrael.blogspot.co.il
Traduzione: BDS Italia