Stanley Jordan, il chitarrista e pianista statunitense di jazz/fusion, ha deciso di rispettare il
boicottaggio culturale di Israele e di cancellare la sua performance come artista principale per
il Jazz Festival del Mar Rosso in Israele (la sua immagine è stata usata per i manifesti
pubblicitari in ebraico per l´evento finanziato dallo stato).

Jordan ha preso parte ad una lunga discussione sulla sua pagina Facebook con molte
persone tra cui dei palestinesi. Inizialmente ha scelto di non rispettare l´appello per il boicottaggio
culturale, ma piuttosto di esibirsi in Israele, e quindi di tenere un evento speciale più avanti nel
corso dell'anno per promuovere la giustizia per i palestinesi.

Vi è un fiume di pareri a sostegno della sua decisione di cancellare il concerto (vedi immagine sotto).

 

 

La disdetta di Jordan arriva sulla scia delle cancellazioni da parte di altri musicisti jazz che
hanno preso una posizione anti-apartheid, rifiutando di esibirsi allo stesso festival. Sia il Portico
Quartet che Andreas Öberg hanno rifiutato di suonare in Israele.

Sempre per il Jazz Festival del Mar Rosso, attiviste e attivisti in Francia e Svizzera chiedono
a Erik Truffaz di rifiutare di suonare in Israele. E un gruppo olandese sta chiedendo a Yuri Honing di
annullare il suo concerto.

I links per le due campagne sono
https://www.facebook.com/ErikTruffazSilVousPlaitNeVousProduisezPasEnIsrael?ref=ts&fref=ts
e
https://www.facebook.com/events/219252358211084/?ref=ts&fref=ts

 

jordan boycotts apartheid

 

Fonte: Refrain Playing Israel

Traduzione di BDS Italia