L'Università Tecnica di Danimarca (DTU) e l'Università Roskilde partecipano alla collaborazione scientifica che coinvolge gli insediamenti Israeliani nella Riva Occidentale occupata. La DTU ha ora abbandonato il progetto con uno degli insediamenti. Il Ministro degli Esteri Danese accoglie favorevolmente la decisione.
La DTU ha posto fine alla collaborazione con l'Università di Ariel, situata nell'insediamento di Ariel, nella Riva Occidentale (Foto: Alectia)
Non si tratta solo di compagnie danesi, ma anche di università danesi, che hanno rapporti con gli illegali insediamenti israeliani in Palestina.
L'Università Tecnica di Danimarca (DTU) sta lavorando assieme all'Università di Ariel, situata nell'insediamento che porta lo stesso nome. Secondo la DTU, tale collaborazione risale agli anni '90.
Dopo che DanWatch ha presentato l'informativa alla dirigenza della DTU, il presidente della DTU Anders Bjarklev ha scelto di sospendere la collaborazione immediatamente: "Abbiamo posto termine alla collaborazione immediatamente dopo esserne messi a conoscenza". Afferma: "Il denaro destinato alle analisi nel laboratorio dell'Università di Ariel è stato bloccato e sarà restituito al fondo che forniva il finanziamento."
Secondo il presidente della DTU, rappresenta un problema associare il nome della DTU a insediamenti illegali.
"Il finanziamento di analisi nei laboratori presso l'Università di Ariel potrebbe essere visto come un sostegno a un insediamento, cosa che non vogliamo," afferma Anders Bjarklev.
Il Ministro degli Affari Esteri felice della decisione della DTU
Il Ministro degli Esteri Villy Søvndal approva questa decisione: "Non vogliamo che istituzioni scientifiche danesi partecipino ad attività che possano contribuire a mantenere gli insediamenti illegali. Se non c'era alcun dubbio sulla nostra posizione in questa faccenda, il caso della DTU è una buona opportunità per ripeterlo. E sono contento della decisione della DTU," ha detto Søvndal.
L'Università Roskilde: l'UE ha appoggiato la cooperazione con gli insediamenti
L'Università Roskilde partecipa ad un progetto di ricerca assieme ai Laboratori del Mar Morto (Dead Sea Laboratories), dietro cui stanno i prodotti della Ahava cosmetici. I Laboratori del Mar Morto sono situati nell'insediamento di Mitzpe Shalem e usano le risorse naturali del territorio palestinese.
Secondo il Presidente dell'Università Roskilde, Ib Poulsen, non è necessario valutare l'etica se il progetto di ricerca è approvato dall'UE. "Secondo il regolamento europeo dei progetti di ricerca dell'UE, l'inclusione dell'approvazione dell'UE nei progetti è una garanzia sufficiente della legalità del progetto, per la partecipazione danese, e quindi un fondamento sufficientemente non controverso per il coinvolgimento di una università danese o di altra istituzione pubblica danese," afferma.
La responsabilità sociale delle università
Secondo Mads Øvlisen, Direttore del nuovo Danish Mediation and Complaint Institution for Responsible Business Conduct (Istituto Danese di Mediazione e Denuncia per la Gestione Responsabile degli Affari), le università hanno proprio responsabilità sociali come le compagnie."Credo fortemente che le università abbiano il dovere di guardare a chi siano I loro partner e di richiedere certe garanzie ai partner," afferma, ma sottolinea che può essere difficile fare una lista di controllo etica capace di coprire tutto. "E' un'azione difficile di equilibrio, giacché deve essere messa in grado, in contesti scientifici, di esplorare tabù o aree controverse."
Sono in corso linee-guida etiche per le università?
Alla DTU sono in corso di stesura linee-guida etiche per la ricerca, che diano all'università migliori possibilità di evitare di lavorare con partner dubbi nel futuro: "Non si può fare una lista di controllo etica definitiva per le collaborazioni di ricerca, ma si può almeno creare una lista di consapevolezza, cosicché quando i diversi dipartimenti iniziano le collaborazioni, sanno che bisogna avere un'attenzione speciale su certe condizioni che un ricercatore scientifico potrebbe non vedere immediatamente," afferma il presidente della DTU Anders Bjerklev.
All'Università Roskilde è stato avviato lo sviluppo di linee-guida etiche, ma le linee-guida per i partner e i cooperatori della ricerca sono state recentemente abbandonate dalla commissione scientifica. "Per ciò che concerne le linee-guida per i soggetti con cui l'università vorrà e potrà lavorare, questa è una tale area grigia, che è opinione del FOU (la Commissione Scientifica) che non sarà mai possible mantenere principi che mettano d'accordo tutte le considerazioni politiche, morali ed etiche in relazione al comportamento di regimi o di imprese commerciali," ha scritto recentemente la commissione al Consiglio Accademico dell'Università Roskilde. Ma questa non è l'ultima parola sulla faccenda. Mihail Larsen, membro del Consiglio Accademico, promette: "Non è esaltante rinunciare in questo modo. E' possibile determinare i principi di ciò che un ricercatore non dovrebbe fare, e in questo caso non si dovrebbe lavorare con una potenza occupante," afferma e continua: "Alla riunione del Consiglio Accademico siamo stati d'accordo che la conclusione della commissione non era soddisfacente e che le linee-guida devono essere fatte."
Fonte: DanWatch
Traduzione di Vincenzo Pezzino