Immagine dell'artista del Bahrein Sarah Qaid

Decine di artisti arabi, tra cui molti palestinesi, si sono impegnati a boicottare le attività culturali sponsorizzate dal regime degli Emirati Arabi Uniti, dopo che quest'ultimo ha annunciato che avrebbe normalizzato le relazioni con Israele.

Tra coloro che affermano di "sostenere la lotta palestinese per la liberazione, l'autodeterminazione e il ritorno dei rifugiati" ci sono nomi di spicco del cinema, della musica, della fotografia, delle arti dello spettacolo e altri. Tra loro i registi Mai Masri, Hany Abu Assad e Mohammad Bakri, gli artisti visivi Rachid Koraichi, Nabeel Anani e Suleiman Mansour e la musicista Rima Tarazi.

L'iniziativa è stata lanciata dalla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI), insieme a partner del mondo arabo e internazionale.

Tutti gli artisti arabi che sostengono la causa palestinese e rifiutano la normalizzazione con Israele sono invitati a firmare. Il testo completo e l'elenco dei firmatari sono riportati di seguito.

Come artisti della regione araba [1] o che ne sono originari, compresi i palestinesi, impegnati nei nostri contesti di vita attraverso la creazione artistica, esercitiamo il nostro impegno a favore della giustizia e di un cambiamento sociale progressista in linea con i nostri valori. Sosteniamo quindi la lotta palestinese per la liberazione, l'autodeterminazione e il ritorno dei rifugiati.

In armonia con la dichiarazione rilasciata dai principali partiti, sindacati, associazioni di donne, nonché altre organizzazioni a favore dei diritti umani in tutta la regione araba, contro l'accordo di normalizzazione da parte del regime degli Emirati Arabi Uniti con il regime di occupazione e apartheid di Israele, e preso atto che il popolo degli Emirati Arabi Uniti non ha avuto voce in capitolo sull'accordo e difficilmente potrebbe esprimere una opposizione pubblica ad esso:

Ci impegniamo a non partecipare a eventi sponsorizzati dal regime degli Emirati Arabi Uniti o da qualsiasi azienda o istituzione che sia complice nell'attuazione dell'accordo di normalizzazione, fino a quando gli Emirati Arabi Uniti non cesseranno la loro normalizzazione con Israele e non porranno fine alle sue gravi violazioni dei diritti umani.

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[1] Nel sostenere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, condanniamo il razzismo e la discriminazione (secondo i criteri delle Nazioni Unite) in tutte le sue forme. Respingiamo l'esclusione delle minoranze nazionali/etniche nella regione araba, nonché ogni discriminazione o persecuzione nei loro confronti. Intendiamo l’”arabismo" non nel suo stretto senso etnico o nazionale, ma piuttosto nel suo senso progressista e inclusivo di cittadinanza democratica che considera le minoranze nazionali/etniche come parte integrante della composizione della regione araba e dei suoi popoli.

Primi firmatari: 

Mai Masri (cinema)

Hany Abu Assad (cinema)

Muhammad Bakri (cinema)

Rachid Koraichi (arte visiva)

Sulaiman Mansour (arte visiva)

Rima Tarazi (musica)

Nabeel Anani (arte visiva)

Hani Zurob (arte visiva)

Amal Ramsis (cinema)

Saleh Bakri (cinema)

Amer Zahr (commmedia)

Samia Halaby (arte visiva)

Sana Mousa (musica)

Mai Odeh (cinema)

Ramzi Aburedwan (musica)

Vera Tamari (art visiva)

Nasser Soumi (arte)

Nai Barghouti (musica)

Altri firmatari:

Ahmad Al-Jamal (musica)

Akram Abdulfattah (musica)

Alaa’ Azzam (musica)

Ayham Nadir (musica)

Badiaa bouhrizi (musica)

Dina Nasser (cinema)

Dunia Daher (ricamo)

Eleni Mustaklem (musica)

Emile Andre Saba (teatro)

Eyad Stati (musica)

Farah Saleh (danza)

Fathi Abdelrahman (teatro)

Fatima Al-Wakili (cinema)

Ghanem Al-Dann (arte visiva)

Habib Shehadeh Hanna (musica)

Hani Al-Dahshan (musica)

Hanin Al-Rjoub (musica)

Hanna Tamas (danza)

Ibtisam Ahmad (musica)

Issa Debi (arte visiva)

Jalal Nadir Jalal (musica)

Jamal Souissi (cinema)

Kazem Khalil (arte visiva)

Khaled Elayyan (danza)

Khaled Jarrar (cinema)

Khalid Zairi (cinema)

Latifa Yousef (arte visiva)

Mashhour Wahwah (fotografia)

Midhat Husseini (musica)

Mira Abu Hilal (musica)

Mohammad Al-Ghoul (musica)

Mohammad Al-Rjoub (musica)

Mohammad Badarneh (fotografia)

Mustafa Al-Kurd (musica)

Nicola Zreineh (cinema)

Nidal Khairy (cartoni animati)

Rashid Masharawi (cinema)

Riham Isaac (teatro)

Samer Jaradat (musica)

Tamer Nassar (musica)

Tareq Abboushi (musica)

Tareq Abu Kwaik (musica)

Terez Sulaiman (musica)

Ula Tabari (cinema)

Waleed Abdulsalam (musica)

Yasar Saadat (musica)

Zakaria Ibrahim (teatro)

Walid Ben Selim (musica)

Samaher Al-Qadi (cinema)

Najwa Mubaraki (cinema)

Fatima Al-Sharef (cinema)

Reem Jubran (cinema)

Elian Al-Raheb (cinema)

Firas Al-Taybeh (cinema)

Rakan Mayyasi (cinema)

Randa Ali (cinema)

Firas Khouri (cinema)

Ayat Omar Al-Mukhtar (cinema)

Raed Shuokhi (teatro)

Zain Duraie (cinema)

Oraib Zuater (cinema)

Suhad Khatib (arte visiva)

Mais Drawazeh (cinema)

Saleem Abu Jabal (cinema)

Lina Chaabane (cinema)

Dima Hamdan (cinema)

Azzah Al-Hasan (cinema)

Khalid Qatamesh (arti dello spettacolo)

Wassem Kiwan (arte visiva)

Moayad Hamzah (arti drammatiche)

Fatima Zohra Essendadi (teatro)

Rasha Yousef (fotografia)

Gruppi e organizzazioni culturali:

Al Harah Theatre

Al- Kamandjati Association

Ashtar for Theatre Productions and Training

Douban Group for Contemporary Dance

Edward Said National Conservatory of Music

El Funoun Popular Palestinian Dance Troupe

Naqsh Popular Art Troupe

Nawa-The Palestinian Institute for Cultural Devalopment

Palestinian Circus School

Popular Art Centre

Sareyyet Ramallah Dance Company

The Freedom Theatre

The Popular Theatre

Theatre Day Productions

Wishah Popular Dance Troupe

Yes Theatre

Baladi Center for Culture and Arts

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia

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