Il 5 giugno con Aaron Ciechanover (Technion) Leggendo Metropolitano “apre il cuore” all’Apartheid!
Aaron Ciechanover, premio Nobel per la chimica nel 2004 e professore emerito del Technion - Israel Institute of Technology di Haifa, sarà ospite dell’edizione 2015 di Leggendo Metropolitano.
Nel luglio 2014, con l’operazione “Margine Protettivo” Israele ha compiuto il suo ennesimo massacro sulla Striscia di Gaza, 50 giorni di bombardamenti che hanno causato a Gaza una devastazione senza precedenti e hanno ucciso oltre 2200 persone, di cui la stragrande maggioranza composta da civili. Come documentato da Defense for Children International – Palestine, oltre un quarto dei morti sono bambini, e di questi, il 68% al di sotto dei 12 anni. Oltre ai sanguinosi attacchi nella Striscia di Gaza, ricordiamo anche l'occupazione militare della Cisgiordania e di Gerusalemme est, dove i palestinesi sono stati privati delle loro terre e di ogni mezzo di sussistenza, dove vivono oppressi da oltre 600 checkpoint, dalle colonie illegali israeliane e dal Muro dell'Apartheid, e dove uomini, donne e bambini vengono arrestati e imprigionati senza capi d’accusa né processo. I palestinesi che vivono all'interno di Israele, e che rappresentano il 20% della popolazione, subiscono un regime razzista di apartheid, con un sistema di oltre 50 leggi che discrimina i palestinesi cittadini di Israele, negando loro di avere gli stessi diritti di cui godono gli ebrei israeliani. Inoltre, dal 1948, ovvero dalla Nakba, quando oltre 750.000 palestinesi furono espulsi dalle loro case dalle milizie sioniste e subirono la spietata pulizia etnica del nascente Stato di Israele, ai profughi palestinesi viene negato il diritto al ritorno, sancito anche dalla risoluzione ONU n. 194.
Eppure, nonostante le continue discriminazioni, le innumerevoli violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, Aaron Ciechanover sostiene che Israele sia un paese democratico:
“Israele è un grande successo. Sono orgoglioso di essere israeliano, sono nato in Israele, vivo in Israele, e non ho mai pensato di lasciare Israele, morirò e sarò sepolto in Israele. Questo è un grande Paese”.
Ma chi è Aaron Ciechanover? È un esponente di primo piano del Technion - Israel Institute of Technology, università e istituto di ricerca israeliano che svolge “un ruolo guida nel rafforzamento della sicurezza di Israele” e che fornisce all’esercito israeliano gli strumenti tecnologici indispensabili per il quotidiano funzionamento dell’occupazione, ad esempio per i checkpoint e per il Muro. Inoltre, il Technion ha sempre espresso appoggio incondizionato ai militari israeliani, per esempio dichiarando solidarietà e sostegno ai suoi “studenti combattenti” che nell’estate del 2014 hanno partecipato all’aggressione su Gaza. È inoltre da sottolineare che, proprio mentre era in corso “Margine Protettivo”, la prestigiosa rivista Lancet ha pubblicato un appello in cui medici di tutto il mondo hanno denunciato i massacri indiscriminati commessi da Israele a Gaza. In risposta a questo appello umanitario, che ha raccolto oltre 20mila adesioni in breve tempo, alcuni scienziati israeliani, tra cui Aaron Ciechanover, hanno attaccato Lancet e il suo direttore Richard Horton, chiedendone la rimozione dall’incarico. Aaron Ciechanover e alcuni suoi colleghi israeliani hanno definito la “Lettera aperta al popolo di Gaza” “an outrageous diatribe lacking context and a deliberate vilification of the sovereign state of Israel”, hanno avanzato la richiesta di “immediata ritrattazione e pubbliche scuse”, e minacciato di boicottare tutte le pubblicazioni di Reed Elsevier, maggiore editore mondiale in ambito medico e proprietario di Lancet.
Nonostante Leggendo Metropolitano sia stato per anni un festival che ha animato il dibattito letterario e culturale della città di Cagliari, l’anno scorso è stato ufficialmente finanziato dall'Ambasciata israeliana, ed è essenziale sottolineare come lo Stato di Israele utilizzi questi eventi per presentare al mondo l’immagine di una “democrazia illuminata”. Constatiamo con rammarico che anche quest'anno, invitando Aaron Ciechanover del Technion, il festival darà sostegno al progetto sionista.
Ci appelliamo agli organizzatori del festival e a tutte le persone di coscienza e vi chiediamo:
- di rispettare e condividere l’appello palestinese al Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS);
- di assumere una posizione pubblica contro la pulizia etnica, le politiche di apartheid, di colonialismo e di espropriazione perpetuate in Palestina dal sionismo;
- di non permettere che questo e altri eventi in Sardegna siano utilizzati per fini propagandistici, ovvero per normalizzare l’occupazione militare della Palestina, sminuendo e giustificando i crimini di cui Israele è responsabile.
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
BDS Sardegna