Aggiornamento: al 22 febbraio sono oltre 900 gli artisti che hanno firmato l'appello
Insieme a più di altri 600 artisti comunichiamo oggi che non ci impegneremo più nelle consuete relazioni culturali con Israele. Non accetteremo né inviti professionali in Israele, né finanziamenti, da alcuna istituzione legata al suo governo. A partire dalla guerra dell’estate a Gaza, i palestinesi non hanno avuto respiro dagli incessanti attacchi alla loro terra, alla loro vita, al loro diritto di esistenza politica. “Il 2014, afferma l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, è stato uno degli anni più crudeli e mortali nella storia dell’occupazione.” La catastrofe palestinese continua.
Le guerre di Israele si combattono anche sul fronte culturale. Il suo esercito mette sotto attacco le istituzioni culturali palestinesi ed impedisce la libertà di movimento degli operatori culturali. Le sue compagnie teatrali si esibiscono per il pubblico dei coloni in Cisgiordania – quelle stesse compagnie che girano il mondo in veste di diplomatici della cultura, per promuovere il “Marchio Israele”. Nel periodo dell’apartheid in Sudafrica, i musicisti dichiararono che non sarebbero andati a “suonare nella Città del Sole”. Adesso noi diciamo che a Tel Aviv, Netanya, Ashkelon o Ariel, noi non faremo concerti, non accetteremo premi, non parteciperemo a spettacoli, festival o conferenze, non condurremo seminari o master, finché Israele non rispetterà il diritto internazionale e porrà fine all’oppressione coloniale sui palestinesi. Per vedere l’elenco completo delle adesioni, consultare il sito web artistsforpalestine.org.uk
Khalid Abdalla, Riz Ahmed, Peter Ahrends, Hanan Al-Shaykh, Will Alsop, Richard Ashcroft, John Berger, Bidisha, Nicholas Blincoe, Leah Borrromeo, Haim Bresheeth, Victoria Brittain, Niall Buggy, Tam Dean Burn, Jonathan Burrows, David Calder, Anna Carteret, Taghrid Choucair-Vizoso, Ian Christie, Caryl Churchill, Sacha Craddock, Liam Cunningham, Selma Dabbagh, Colin Darke, April De Angelis, Andy de la Tour, Ivor Dembina, Shane Dempsey, Elaine Di Campo, Patrick Driver, Earl Okin, Sally El Hosaini, Brian Eno, Gareth Evans, Annie Firbank, James Floyd, Aminatta Forna, Jane Frere, Kadija George, Bob Giles, Mel Gooding, Tony Graham, Omar Robert Hamilton, Jeremy Hardy, Mike Hodges, James Holcombe, Rachel Holmes, Adrian Hornsby, Rose Issa, Ann Jungman, John Keane, Brigid Keenan, Hannah Khalil, Shahid Khan, Peter Kosminsky, Hari Kunzru, Paul Laverty, Alisa Lebow, Mike Leigh, Tom Leonard, Sonja Linden, Phyllida Lloyd, Ken Loach, Liz Lochhead, David Mabb, Sabrina Mahfouz, Miriam Margolyes, Kika Markham, Simon McBurney, Sarah McDade, Jimmy McGovern, Pauline Melville, Roger Michell, China Miéville, Russell Mills, Laura Mulvey, Jonathan Munby, Courttia Newland, Lizzie Nunnery, Rebecca O’Brien, Treasa O’Brien, Andrew O’Hagan, Jeremy Page, Timothy Pottier, Michael Radford, Maha Rahwanji, Ravinder Randhawa, Siobhan Redmond, Lynne Reid Banks, Ian Rickson, Leon Rosselson, Kareem Samara, Leila Sansour, Alexei Sayle, Seni Seneviratne, Kamila Shamsie, Anna Sherbany, Eyal Sivan, Gillian Slovo, John Smith, Max Stafford-Clark, Maggie Steed, Sarah Streatfeild, Mitra Tabrizian, Mark Thomas, Cat Villiers, Roger Waters, Esther Wilson, Penny Woolcock, Susan Wooldridge, Emily Young, Andrea Luka Zimmerman
Fonte: The Guardian
Traduzione di BDS Italia