Studenti attivisti hanno realizzato adesivi che imitano il logo G4S, per sensibilizzare gli altri studenti del campus. (Foto del Comitato per la Palestina  presso l'Università di Oslo)

A seguito del crescente successo della campagna per boicottare G4S, società fornitrice dei servizi di sicurezza alle prigioni israeliane,  l'Università di Oslo ha annunciato che rescinderà il suo contratto con la società nel mese di luglio 2013.

G4S è una società privata che si occupa di sicurezza ; in particolare, fornisce attrezzature e servizi alle  prigioni israeliane in cui sono detenuti e maltrattati i  prigionieri politici palestinesi, inclusi i bambini. G4S fornisce a Israele anche le attrezzature e i servizi per i posti di blocco, gli  insediamenti illegali e le imprese operanti negli insediamenti. Il Governo israeliano ha recentemente confermato che G4S fornisce anche attrezzature per il muro dell'apartheid illegale.

Studenti attivisti del  Comitato per la  Palestina presso l'Università di Oslo hanno intrapreso una campagna nel mese di agosto perché l'università non rinnovasse il contratto stipulato nel 2010 per i servizi di sicurezza nel campus con G4S. Gli attivisti hanno letteralmente ricoperto il campus con adesivi  che riportavano la frase "Boicottiamo G4S" , adesivi che imitavano il logo ufficiale di G4S; inoltre il Consiglio degli studenti dell’Università ha aderito ufficialmente alla campagna di boicottaggio. Gli studenti all’interno del campus hanno anche organizzato manifestazioni e altre azioni di sensibilizzazione in merito.

L'università  poteva  prorogare il contratto per un altro anno oltre la data di scadenza originaria di marzo 2013, ma ha ora stabilito che il contratto termini il 1 ° luglio 2013. L'Università di Oslo non vuole "sostenere le imprese che operano dal punto di vista etico in zona grigia" ; inoltre il Rettore dell’Università ha dichiarato che verranno stabilite nuove linee guida in merito agli appalti per prevenire eventuali futuri contratti con società coinvolte in violazioni dei diritti umani.

Nel mese di novembre, una petizione firmata da 21 organizzazioni tra cui sindacati,  partiti politici e organizzazioni non governative come Amnesty International è stato inviata alla sede norvegese di G4S . I firmatari hanno dichiarato: "G4S deve ritirarsi immediatamente da tutte le attività nei territori palestinesi occupati e sospendere tutte le consegne alle carceri israeliane in cui sono imprigionati cittadini  palestinesi in violazione della convenzione di Ginevra".

Campagne contro G4S sono in corso in diversi altri paesi europei, tra cui Danimarca, Svezia, Regno Unito e Belgio e diversi enti pubblici, organizzazioni non governative e aziende private sono già state convinte a tagliare i loro legami con la società.

L’inganno ripetuto

Nel tentativo di salvaguardare il proprio sostegno alle violazioni israeliane del diritto internazionale di fronte ai media norvegesi, G4S ha continuato a ripetere che intende tirarsi fuori daii vari contratti di fornitura di attrezzature e servizi agli insediamenti israeliani e ai posti di blocco entro il 2015, creando la falsa impressione che essa stia terminando di fornire  supporto alle violazioni israeliane del diritto internazionale.

Eppure, se G4S è sul serio determinata a non essere più complice d’Israele in questa situtazione, perché non  pone fine ad ogni suo coinvolgimento negli insediamenti immediatamente?  La Compagnia finora non ha annunciato alcun progetto che ponga fine alla prestazione di servizi per la sicurezza per le imprese private presenti negli insediamenti israeliani illegali.

La cosa più importante è che G4S continua a omettere ogni accenno in merito al proprio ruolo nelle prigioni israeliane; nelle sue pubbliche dichiarazioni, in risposta alle campagne di boicottaggio, precisa la sua intenzione di continuare a fornire servizi al sistema carcerario israeliano.

Si sottolinea anche per questo la necessità di una campagna informativa continua.

Fonte: Electronic Intifada 

Traduzione di Teresa Pelliccia