Se AXA non vuole più essere complice di gravi violazioni dei diritti umani e rispettare la sua strategia per il cambiamento climatico e la biodiversità, deve rinunciare all'apartheid israeliana!
Da diversi anni, un movimento internazionale chiede alla compagnia assicurativa AXA di non investire più nel regime israeliano di apartheid. Sono stati raggiunti importanti traguardi, tra cui la decisione di AXA IM nel dicembre 2018 di vendere le sue azioni di Elbit Systems, fabbricante di armi israeliano. Nel 2021, AXA ha venduto quasi tutte le sue azioni di Equitable Holdings che investiva in Elbit Systems e in cinque delle principali banche israeliane. Queste società sono tutte elencate nel database delle Nazioni Unite che riguarda le imprese complici nel permettere la costruzione di insediamenti israeliani illegali, insediamenti che costituiscono un crimine di guerra nell’ambito del diritto internazionale. Israele li usa per rubare la terra e le risorse idriche palestinesi come politica per indurre la pulizia etnica.
Firma la petizione e chiedi a AXA di non finanziare
più la guerra e i crimini ambientali!
Nel 2021, più di 250 organizzazioni e 10.000 persone si sono impegnati a boicottare l'assicuratore francese fino a quando non rispetterà i suoi principi e i diritti umani. Decine di persone hanno già cancellato la loro polizza assicurativa AXA.
Un nuovo rapporto sconvolgente conferma che AXA è uno dei maggiori investitori europei nell'impresa di insediamento illegale di Israele, dimostrando anche che l'assicuratore possiede ancora azioni per un valore di 6,2 milioni di dollari in due banche israeliane coinvolte in crimini di guerra.
La guerra è un pilastro dell'economia di Israele e una delle industrie più inquinanti del mondo.
AXA si impegna ad essere consapevole del ruolo che può svolgere attraverso l'impatto indiretto dei suoi prodotti e servizi assicurativi e di investimento. Nella sua politica ambientale, AXA si impegna a cercare di offrire soluzioni assicurative e di investimento che promuovano un comportamento rispettoso dell'ambiente.
Lottare per la giustizia climatica significa anche lottare per i diritti umani. AXA non può annacquare la sua complicità nei crimini di guerra solo con le sue dichiarazioni retoriche.
Firma la petizione per fare pressione su AXA affinché ponga fine
alla sua complicità con crimini di guerra e crimini ambientali!
Gli insediamenti israeliani non solo sono illegali, ma distruggono anche l'ambiente.
Gli insediamenti israeliani sono principalmente costruiti su terreni agricoli o pascoli palestinesi confiscati, terre ancestrali riservati agli ulivi, fonte primaria di cibo e reddito per i palestinesi. Dal 1967, data dell’inizio dell’occupazione militare di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est da parte di Israele, quasi un milione di olivi palestinesi sono stati sradicati e distrutti.
Israele scarica l'80% dei rifiuti dei suoi insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, contaminando tutte le risorse naturali palestinesi, compresa l'acqua. Il 97% dell'acqua potabile a Gaza è inadatta al consumo ed è una delle principali cause di mortalità infantile.
Queste sono le conseguenze di un regime di apartheid sulle persone e sul pianeta che AXA sostiene attraverso i suoi investimenti.
Le aziende coinvolte nei crimini di guerra israeliani stanno sentendo la pressione. La multinazionale francese Veolia si è completamente ritirata da Israele dopo che una campagna BDS per il suo ruolo nella colonizzazione israeliana della terra palestinese che le è costato miliardi di dollari in contratti e gare d'appalto perse.
Insieme, possiamo fare che anche AXA si ritiri!
Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)
Traduzione di BDS Italia