Attivisti hanno denunciato che il governo del Regno Unito e la fabbrica di armi israeliana Elbit potrebbero temere un processo giudiziario che li porterebbe in tribunale per la loro complicità nei crimini di guerra israeliani.

Questa notizia segue l’annuncio che tutte le accuse contro nove manifestanti che avevano occupato il tetto della fabbrica della Elbit Systems nello Staffordshire durante l’attacco a Gaza del 2014 erano cadute. Ciò significa che al governo britannico non sarà più richiesto di rivelare i dettagli del commercio di armi con Israele, e Elbit non dovrà più testimoniare sull’uso dei suoi droni durante il massacro di Israele a Gaza la scorsa estate.

La protesta aveva portato alla chiusura della UAV Engines, di proprietà dell’israeliana Elbit System per due giorni, dal 5 al 6 agosto 2014, durante l’attacco di Israele alla striscia di Gaza.

La fabbrica, di proprietà israeliana, esporta in Israele motori per l’impiego di 450 droni nella Elbit Hermes che come è ampiamente documentato sono stati usati per colpire deliberatamente dei civili palestinesi a Gaza, oltre che durante il massacro da parte israeliana di più di 2300 palestinesi la scorsa estate.

Gli attivisti si sono dichiarati non colpevoli dall’accusa di “impedire un’attività legale” in base al fatto che le attività nella fabbrica dello Staffordshire stavano aiutando e favorendo crimini di guerra, e quindi illegali.

Gli avvocati difensori dicono che sembra che il caso sia stato chiuso perché al pubblico ministero era stato detto che o la Elbit Systems non voleva andare a testimoniare al processo circa le proprie attività o perché il governo britannico non voleva attenersi all’ordine dei giudici di dare informazioni in suo possesso circa la licenza di esportare armi in Israele, o per tutte e due le cause.

Jessica Nero, uno degli avvocati difensori ha detto:

“Questa notizia è dolce-amara per noi, dal momento che Elbit  e il governo inglese  si sono impauriti per la possibilità che il loro ruolo nei crimini di guerra israeliani che potrebbe emergere nel processo. Per provare la nostra colpevolezza per ‘aver interrotto un’attività legale’ il pubblico ministero avrebbe dovuto dimostrare che è legale esportare motori di droni in Israele, ma loro sanno che non c’è niente di legale nel favoreggiamento e complicità in crimini di guerra”

“I droni di Elbit hanno avuto un ruolo chiave nel massacro di più di 2300 palestinesi a Gaza l’estate scorsa. Enti dell’ONU e organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani hanno accusato Israele di crimini di guerra durante il recente massacro di Gaza. Di cosa ha bisogno ancora il governo del Regno Unito per imporre un reciproco embargo militare a Israele e dichiararlo responsabile dei suoi crimini contro l’umanità?"

Il Regno Unito ha autorizzato la vendita di armi a Israele del valore di 49 milioni sterline dal 2010. I dati raccolti dalla campagna contro il commercio delle armi dimostrano che la Gran Bretagna ha esportato armi per il valore di 7 milioni di sterline nei sei mesi precedenti alla guerra di Gaza, compresi i componenti per i droni.

Nero ha aggiunto:

“Quando ho visitato Gaza alla fine del 2013 ho parlato con persone che avevano perso i propri cari in seguito ad attacchi di droni. Tutti loro hanno detto molto chiaramente che non hanno nessuna fiducia che i vari governi chiedano a Israele di risponderne. Ma ciò  in cui loro avevano fiducia era il potere dei popoli di tutto il mondo di organizzarsi in movimenti di solidarietà e aumentare la pressione sui commercianti di armi e sui governi, ed è questo ciò che noi continueremo a fare”.

La fabbrica dello Staffordshire fa anche parte del programma Watchkeeper in base al quale la Elbit Systems sta portando avanti la produzione di una nuova generazione di droni per l’esercito britannico sul modello degli Hermes 14.

La Elbit Systems è la più grande compagnia produttrice di armi in Israele e promuove la sua tecnologia come “testata sul campo” , il che significa che è stata testata sui civili palestinesi di Gaza - dicono gli attivisti della campagna.

A novembre più di 12 filiali della Barclays in tutto il Regno Unito sono stati chiusi  per  occupazioni e sit-in  di protesta contro gli investimenti della banca nella Elbit Systems.

Fonte: London Palestine Action

Traduzione di BDS Italia