di Fadi Abu-Sadi 

La campagna internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) ha annunciato che una società brasiliana con sede a Rio Grande do Sul ha annullato un massiccio accordo militare con una società israeliana dopo l'ondata di proteste scoppiata nel paese per la repressione da parte di Israele del popolo palestinese. La decisione è stata anche in gran parte influenzata dal lavoro di attivisti di primo piano all'interno del movimento BDS.

Numerosi movimenti sociali brasiliani, sindacati e la comunità palestinese hanno chiesto al governo brasiliano di annullare l'accordo con la società israeliana a causa del coinvolgimento di quest'ultima nella costruzione del muro di separazione in Cisgiordania. I gruppi hanno anche chiesto al governo brasiliano di chiudere la sua stretta relazione con l'esercito israeliano per le sue violazioni dei diritti umani contro il popolo palestinese.

Il movimento internazionale BDS ha accolto con favore la decisione del Brasile di annullare l'accordo con Elbit, una società di sicurezza israeliana, dicendo che si trattava di una grande vittoria per il movimento pro-palestinese, che cerca di isolare Israele in un modo che simile a quanto fatto attraverso le sanzioni contro Sud Africa durante l'apartheid.

Mahmoud Noajah, il coordinatore generale per il comitato nazionale del movimento BDS, ha dichiarato: "Questa decisione è un grande esempio di come si possa organizzare un movimento popolare come BDS e influenzare le politiche dei decisori attraverso l'uso di una ampia alleanza popolare. Questo è un enorme passo avanti nella direzione di un embargo militare globale contro Israele, che è qualcosa che noi chiediamo non solo al governo brasiliano, ma a tutti i governi del mondo".

Molte organizzazioni brasiliane, tra cui la Federazione dei sindacati, che ha più di 20 milioni di membri, la Marcia mondiale delle donne, così come i partiti politici locali e gruppi di studenti hanno messo sotto notevole pressione il governo di Rio Grande do Sul perchè annullasse il suo contratto con Elbit.  La pressione è montata quando i manifestanti hanno cominciato a occupare e circondare tutti gli immobili di proprietà della società israeliana, dopo che l'ambasciata palestinese e la comunità palestinese in Brasile avevano ripetutamente invitato lo Stato a cancellare i sui accordi con Israele.

Questa non è la prima vittoria del movimento BDS contro Elbit; prima di questa nel 2009, subito dopo l'offensiva israeliana contro Gaza, il Norwegian Pension Fund, il più grande del suo genere al mondo, aveva ritirato i suoi investimenti della società Israeliana a causa della sua partecipazione all'apparato di sicurezza israeliano, come fornitore di strumenti di sicurezza per il muro di separazione in Cisgiordania. Numerose aziende hanno seguito l'esempio e cessato i loro legami con l'azienda.

Durante la recente guerra di Israele contro la striscia di Gaza, molti gruppi di solidarietà hanno deciso di protestare e circondare le fabbriche della società Elbit nel Regno Unito e in Australia.

Jamal Juma, il leader del gruppo Stop the wall, ha commentato la vittoria BDS:. "Elbit è diventato un simbolo che è sinonimo di apartheid e l'aggressione militare contro il nostro popolo; Israele è stato in grado di continuare i suoi crimini e violazioni dei diritti umani contro il nostro popolo anche per la collaborazione della comunità internazionale, come era il caso del Brasile prima di questa decisione di Rio Grande do Sul di annullare il contratto con la società."

Juma considera la decisione brasiliana "un barlume di speranza per tutte le persone che lavorano per mobilitare la resistenza popolare e sostenere movimenti di solidarietà per la Palestina. Ci auguriamo che altri governi adotteranno misure simili per porre fine alla loro collaborazione militare con Israele, soprattutto dopo le recenti violazioni contro il nostro popolo a Gaza. Ringraziamo tutti gli attivisti e movimenti popolari che hanno contribuito a raggiungere questa vittoria ".

Lo stato brasiliano di Rio Grande do Sul ha già espresso la sua attenzione alla causa palestinese, quando ha ospitato il Forum sociale mondiale per una Palestina libera nella città di Porto Alegre nel 2012.

Inoltre, la Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha recentemente smentito le accuse trasmesse su radio Army israeliana che fosse sul punto di firmare un accordo con l'esercito israeliano in Cisgiordania nel contesto di un coordinamento in campo medico. La Mezzaluna Rossa ha anche negato che i suoi funzionari abbiano incontrato membri dell'esercito israeliano e che ci fosse una possibilità di aprire un canale diretto di comunicazione tra loro e le forze di occupazione.

Inoltre, la Mezzaluna Rossa Palestinese ribadisce di essere una istituzione nazionale, umanitaria e indipendente che è stata fondata per fornire servizi medici e sociali per il popolo palestinese in Palestina e nei campi profughi palestinesi in Siria e Libano. Fa parte della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa internazionali ed opera secondo i principi e le Convenzioni di Ginevra. Qualsiasi contatto tra la Mezzaluna Rossa Palestinese e le forze di occupazione israeliane avviene attraverso il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR).

Tradotto dall'arabo dal quotidiano Al Quds Al Arabi, 9 dicembre 2014

Fonte: Middle East Monitor

Traduzione all'italiano di BDS Italia