Il velivolo italiano sarà impiegato per l'addestramento dei piloti da caccia israeliani

L'aeronautica militare israeliana (IAF) ha ricevuto questa settimana il suo quinto jet M-346. L'aviazione userà questi aerei - chiamati dall'IAF "Lavi" - per l'addestramento dei piloti; questi aerei sono prodotti dall'azienda italiana Alenia Aermacchi.

Il primo era arrivato nella base militare di Hatzerim a luglio, ma fino ad oggi questi jet erano stati pilotati solo dagli istruttori della scuola militare d'aviazione. Nel giro di due mesi anche i piloti dell'ultimo livello della scuola cominceranno ad addestrarsi in questi nuovi jet.

"È il jet da addestramento più comodo che abbia mai visto", ha detto ad Haaretz un ufficiale impegnato nella consegna del jet all'IAF. Finora i piloti hanno collezionato 200 ore di volo sul jet. Secondo l'IAF il vantaggio principale derivante da questi nuovi jet è la loro somiglianza con gli F-16.

Nell'acquisto sono compresi anche dei simulatori di volo, sui quali si effettuerà il 40% dell'addestramento dei piloti. Gestione dei simulatori e manutenzione dei nuovi jet saranno curate da un contractor privato. "C'eravamo posti il problema di poter o non poter effettuare la manutenzione di attrezzature così costose e abbiamo scoperto che i costi complessivi sarebbero stati minori se la manutenzione fosse stata fatta da civili piuttosto che da personale militare o da personale di leva", ha spiegato l'ufficiale.

Secondo il piano d'acquisto del Ministero della difesa, nel giro dei prossimi due anni l'IAF riceverà 30 M-346, conformemente al contratto firmato l'anno scorso in Italia. La fornitura ha un valore stimato di 2 miliardi di dollari. Il Ministero della difesa italiano dovrebbe a sua volta acquistare prodotti militari israeliani: un satellite e un aereo spia.

Fonte: Haaretz

Traduzione Renato Tretola