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Catherine Ashton invita gli Stati membri a contribuire a stabilire le linee guida per l’etichettatura dei prodotti provenienti dai territori occupati

La vicepresidente dell’Unione Europea Catherine Ashton è al lavoro per stabilire linee guida per l'etichettatura dei prodotti provenienti dagli insediamenti.

In una lettera datata all'inizio di luglio e pubblicata da Haaretz martedì scorso, Ashton, che è l’Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, ha sottolineato la complessità di garantire che i prodotti siano etichettati correttamente, ma ha osservato che "la stragrande maggioranza degli stati membri ha recentemente o sostenuto o apertamente chiesto la preparazione di linee guida a livello europeo su questo tema, al fine di attuare le leggi dell'Unione europea in modo coerente."

Di seguito il testo integrale della lettera dell’8 luglio inviata al presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e altri sette commissari:

Cari Colleghi,

L'UE e i suoi Stati membri hanno una posizione chiara sulla colonizzazione israeliana nei territori occupati. Strettamente legato a questo è il problema di garantire la corretta etichettatura dei prodotti importati originari al di là dei confini pre-1967 di Israele che vengono commercializzati come prodotti israeliani.

Diversi Stati membri hanno già introdotto linee guida nazionali su base volontaria in materia di etichettatura di tali prodotti; altri hanno in programma di farlo. Inoltre, la stragrande maggioranza degli stati membri ha recentemente o sostenuto o apertamente chiesto la preparazione di linee guida a livello europeo su questo tema, al fine di attuare le leggi dell'Unione europea in modo coerente.

Le conclusioni del Consiglio sugli Affari Esteri UE (FAC) sul processo di pace in Medio Oriente (MEPP) del 14 Maggio 2012 hanno affermato:

"L'UE e i suoi Stati membri ribadiscono il loro impegno ad attuare pienamente ed effettivamente la legislazione comunitaria esistente e gli accordi bilaterali applicabili ai prodotti degli insediamenti. Il Consiglio sottolinea l'importanza del lavoro svolto insieme alla Commissione in questo senso."

Tale posizione è stata ribadita nelle conclusioni del FAC sul MEPP del 10 dicembre 2012.

Facendo seguito a queste conclusioni, il EEAS (Servizio europeo per l'azione esterna) e i servizi competenti della Commissione hanno effettuato una mappatura della legislazione comunitaria esistente in materia di etichettatura dei prodotti degli insediamenti. Comprende legislazioni che stabilisce i requisiti di etichettatura di origine su base volontaria - ad esempio sull'informazione per i consumatori (DG JUST) o sui prodotti alimentari (DG SANCO). La legislazione specifica per prodotti particolari richiede un’etichettatura di origine obbligatoria - ad esempio sui cosmetici ( DG SANCO) o per i prodotti agricoli (frutta e verdura fresca , vino , agricoltura biologica, ecc), che sono esportazioni chiave per gli insediamenti (DG AGRI). Nel febbraio 2013, la Commissione ha proposto una nuova legislazione orizzontale sul mercato, che prevede l’etichettatura di origine obbligatoria per i prodotti non alimentari (DG ENTR). Tutti le leggi rilevanti hanno importanti aspetti commerciali, legali e per il mercato interno (DG TRADE, TAXUD, MARKT, LS).

I risultati di questa mappatura rivelano ( i) la base giuridica complessa in materia di etichettatura in tutti i settori, ( ii ) la difficoltà di individuare chiaramente l'origine dei prodotti degli insediamenti, ( iii ) le competenze miste, con la responsabilità di applicazione che si trova principalmente nelle mani delle autorità competenti degli Stati membri, ma con un ruolo importante per la Commissione, in particolare nei casi di legislazione obbligatoria.

Dalle conclusioni del FAC di maggio e soprattutto del dicembre 2012, il sostegno degli Stati membri per azione a livello UE è in costante aumento. I risultati della mappatura rafforzano la richiesta per la preparazione di linee guida a livello UE in materia di etichettatura. In risposta alla mia lettera del 22 febbraio 2013 ai Ministri degli Esteri degli Stati membri, che ha fatto riferimento alla possibilità di linee guida dell'UE, Ministri degli Esteri mi hanno scritto il 12 aprile al fine di accogliere e sostenere la loro preparazione.

Al fine di soddisfare questa richiesta, la Commissione deve garantire l'effettiva attuazione della legislazione esistente rilevante per la corretta etichettatura dei prodotti degli insediamenti con l'adozione di linee guida dell'Unione europea e di altri atti esecutivi (ad esempio, le decisioni o i regolamenti della Commissione), se necessario. Ulteriori lavori richiedono la mobilitazione dei servizi della Commissione, garantendo un impegno politico esplicito, a livello del Collegio. A questo scopo, vi proporrò di mettere questa questione all'ordine del giorno del collegio in un futuro molto prossimo.

Il successivo lavoro congiunto dei nostri servizi per la preparazione di linee guida può essere organizzato all'interno di incontri mirati del gruppo interservizi sulle relazioni con Israele e Palestina. Le linee guida potrebbero essere adottate come un Avviso non vincolante della Commissione e pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea entro la fine del 2013.

Con la presente chiedo il vostro impegno per garantire l'effettiva attuazione della legislazione UE esistente rilevante per la corretta etichettatura dei prodotti degli insediamenti con l'adozione di linee guida dell'Unione europea e di altri atti esecutivi eventualmente necessari. Gradirei molto il vostro sostegno per un impegno politico del collegio nel suo insieme e per tutti i successivi sforzi necessari dai propri servizi e dell’EEAS.

Catherine Ashton

La lettera non ha indicato una tempistica specifica per le linee guida, anche se Ashton ha fatto notare che ha intenzione di muoversi rapidamente sulla questione 

Fonte: Times of Israel

Traduzione di BDS Italia