Foto: Twitter, Consiglio Comunale di Barcellona

Barcellona diventa la più grande città ad aderire alla richiesta della società civile palestinese di porre fine al commercio di armi e alla cooperazione militare e sulla sicurezza con il regime israeliano di apartheid, colonialismo e occupazione.

Il 25 maggio, con il sostegno della stragrande maggioranza dei suoi membri, il Consiglio comunale di Barcellona ha richiesto un embargo militare generale nei confronti di Israele e ha invitato il governo spagnolo a garantirne l'attuazione.

Ciò costituisce un precedente importante e un rilevante passo in avanti su una strada che porti ad un'interruzione dei legami internazionali con Israele nel campo militare e della sicurezza, fino a quando non si conformerà al diritto internazionale e non rispetterà i diritti umani dei palestinesi.

Barcellona è finora la più grande città ad accogliere l'appello della società civile palestinese per la fine del commercio di armi e della cooperazione militare e sulla sicurezza con il regime israeliano di apartheid, colonialismo e occupazione, simile a quello applicato contro l'apartheid in Sud Africa.

Cinque partiti politici su sette nel Consiglio comunale di Barcellona, Barcellona en Comú, Candidatura d'Unitat Popolare, Esquerra Republicana de Catalunya, Partit Socialista de Catalunya e Partit Demòcrata de Catalunya, così come il consigliere non affiliato Gerard Ardanuy, hanno sostenuto la dichiarazione.

La dichiarazione condanna l'uccisione, dal 30 marzo, di 110 pacifici manifestanti palestinesi nella Striscia di Gaza occupata, da parte dell'esercito israeliano e invita Israele e l'Egitto a consentire la libera circolazione dei palestinesi da Gaza. Nella risoluzione, il Consiglio comunale è intenzionato inoltre a:

"Sostenere la risoluzione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite del 23 marzo [che chiede un'indagine internazionale sulle ultime uccisioni] e la richiesta di Amnesty International e del Consiglio di Cooperazione tra gli Stati di Barcellona di imporre a Israele un embargo globale sulla vendita di armi - in conformità con il codice di condotta dell'Unione Europea sulle esportazioni di armi - garantendo così la difesa dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, ed esortare il governo spagnolo a garantire questo embargo."

Il Consiglio Comunale di Barcellona invita l'UE e l'ONU a garantire che Israele rispetti la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e rilasci i 400 bambini palestinesi attualmente detenuti. Condanna inoltre la decisione del presidente Trump di spostare l'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, sottolineando che questa mossa contraddice il diritto internazionale e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

La dichiarazione, promossa dal sindaco di Barcellona Ada Colau, è stata inoltrata al governo dello Stato spagnolo, all'UE e all'UNRWA.

La posizione del Consiglio comunale di Barcellona è stata ampiamente sostenuta in seno alla società civile, compresa la Federazione delle Organizzazioni per la Giustizia Globale, Amnesty International e "Stop Complicity with Israel", una coalizione di oltre 20 organizzazioni per i diritti umani e movimenti sociali che fa parte del movimento BDS per i diritti dei palestinesi.

Fonte BNC. Il Comitato nazionale palestinese del BDS (BNC) è la più grande coalizione in seno alla società civile palestinese. Conduce e sostiene il movimento globale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti dei palestinesi.

Traduzione di BDS Italia