LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

La società civile palestinese chiede sanzioni contro Israele per fermare l'alleanza di estrema destra tra Israele e Trump che minaccia i diritti dei palestinesi e il diritto internazionale

"Tutte le decisioni e le azioni che hanno preteso di alterare il carattere, lo stato o la composizione demografica della città santa di Gerusalemme non hanno alcun effetto legale, sono nulle e non valide e devono essere revocate in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. UNGA (Assemblea Generale delle Nazioni Unite), 21 dicembre 2017."

Oggi, in una sessione di emergenza, la stragrande maggioranza delle nazioni del mondo all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato, con 128 voti contro 9, a favore di una risoluzione che invita gli Stati Uniti a ribaltare la propria decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

Questo "atto collettivo di sfida" ha avuto luogo nonostante le minacce dell'ambasciatore di Trump all'ONU, Nikki Haley, di "prendere i nomi" dei paesi che votavano contro gli Stati Uniti e Israele e le minacce di Trump di tagliare gli aiuti degli Stati Uniti a quei paesi.

L'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite ha accusato i membri dell'agenzia mondiale di essere "fantocci" dei "maestri burattinai palestinesi", facendo seguito alla descrizione dell'ONU da parte del primo ministro israeliano Netanyahu come una "casa di bugie".

Il clamoroso fallimento di Israele e dell'amministrazione USA di contrastare il voto filo-palestinese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite fa seguito ad un altrettanto imbarazzante voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che lunedì ha ugualmente respinto la posizione USA-Israele 14 [voti] contro 1.

Omar Barghouti, parlando a nome del Comitato Nazionale Palestinese del BDS (BNC), la più grande coalizione nella società civile palestinese, ha risposto dicendo:

Questo voto è un'ulteriore prova che l'alleanza di estrema destra tra Israele e Trump è più isolata che mai, dato che la stragrande maggioranza delle nazioni sta finalmente riconoscendo il loro fatale tentativo di minare sia i diritti palestinesi che le stesse regole del diritto internazionale. Per sostenere entrambi risulta decisivo considerare Israele responsabile delle sue eclatanti, decennali violazioni dei diritti umani.

Per difendere l'ONU contro questo teppismo da parte di Israele e dell'amministrazione Trump, il movimento BDS richiede sanzioni significative, in particolare un embargo militare e una intensificazione del boicottaggio e delle misure di disinvestimento contro il regime di oppressione israeliano. Il BDS oggi non è cruciale solo per realizzare la libertà, la giustizia e l'uguaglianza palestinese. È anche fondamentale per fermare Trump, Netanyahu e altri leader dell'estrema destra internazionale che stanno minacciando la pace mondiale e la giustizia globale come mai prima d'ora.

Tutti gli stati europei, con alcune eccezioni sotto forma di astensione, hanno votato a favore della posizione palestinese su Gerusalemme occupata, e così anche, tra i molti altri, Giappone, Cina, India, Nigeria, Brasile, Corea, Russia e Sudafrica.

Preferendo le sanzioni concrete a gesti puramente simbolici di solidarietà con la lotta di liberazione palestinese, il Congresso Nazionale Africano (ANC), al governo in Sud Africa, ha approvato ieri all'unanimità, alla sua conferenza generale, il declassamento dei rapporti diplomatici con Israele. "[Ciò] invia un chiaro messaggio a Israele che c'è un prezzo da pagare per le sue violazioni dei diritti umani e le violazioni del diritto internazionale", ha detto l'ANC in una dichiarazione.

Fonte: Comitato nazionale Palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC)

Traduzione di BDS Italia