La G4S, società per la sicurezza che ha sbandato da una crisi all'altra nel corso degli ultimi due anni, si trova ad affrontare un'inchiesta da parte di autorità internazionali sulle sue presunte attività in Israele e nei Territori palestinesi occupati.
La G4S è accusata di fornire ad Israele apparecchiature di sorveglianza per i suoi posti di blocco nei territori occupati, anche se l'esatta natura dei dispositivi non è nota.
L'OCSE, che opera sotto l'ombrello del Dipartimento degli Affari Commerciali in Gran Bretagna, indagherà per capire se la fornitura di tali apparecchiature viola le sue linee guida per le imprese multinazionali - una serie di raccomandazioni sostenute dai governi sulla "condotta responsabile delle imprese" all'estero.
Data l'illegalità degli insediamenti ai sensi del diritto internazionale, si prevede che l'OCSE chiederà alla G4S come si può giustificare, essendo una società di un paese membro dell’OCSE, la fornitura e manutenzione di apparecchiature che facilitano l'occupazione.
Se l'OCSE dovesse trovare che la G4S ha agito in modo improprio, si creerà un'altra ondata di cattiva pubblicità per l'azienda che è già stata messa alla gogna per aver fatto pagare i contribuenti britannici più del dovuto per i suoi servizi di identificazione elettronica dei prigionieri e, forse i casi più noti, i pasticci del contratto di sicurezza per le Olimpiadi e la gestione delle carceri come Oakwood, dove ci fu un periodo di cinque ore di disordini durante il fine settimana.
Solo il mese scorso, il governo britannico ha avvertito i cittadini britannici sui rischi associati al fare affari con gli insediamenti ebraici nei Territori occupati. Il sito web del Commercio e gli Investimenti della Gran Bretagna è stato aggiornato con avvisi sulla illegalità degli insediamenti e avvertendo che operarvi è un rischio.
Il sito ha messo in guardia contro operazioni finanziarie, investimenti, acquisti o appalti da parte delle imprese ubicate lì, e il turismo. Ha detto che i cittadini e le imprese dell'UE dovrebbero "essere consapevoli delle potenziali implicazioni sulla reputazione dovute all’essere coinvolti in attività economiche e finanziarie negli insediamenti, nonché possibili abusi dei diritti degli individui", e ha aggiunto: "Coloro che contemplano qualsiasi coinvolgimento economico o finanziario negli insediamenti dovrebbero richiedere un'adeguata consulenza legale".
Tale aggiornamento ha segnato un duro aumento nelle critiche della Gran Bretagna contro le attività israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est. In una mossa che fece infuriare Israele, nel luglio scorso l'Unione europea ha vietato sovvenzioni alle compagnie o progetti israeliani con legami alle colonie.
Il Punto di Contatto Nazionale dell'OCSE in Gran Bretagna ha rifiutato di commentare l'inchiesta, che rischia di durare circa tre mesi per quanto riguarda la prima fase. La decisione di andare avanti con l’inchiesta è vista come una vittoria per gli attivisti delle organizzazioni come Avvocati per i diritti umani palestinesi e War on Want.
In base alle norme sottoscritte dal governo britannico lo scorso anno, la G4S e altre società dovranno fornire una sezione sulla loro tutela dei diritti umani.
Fonte: The Independent
Traduzione di BDS Italia