LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Palestina occupata - Il Comitato nazionale palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC), un'ampia coalizione delle maggiori organizzazioni della società civile palestinese, tra cui sindacati e reti di ONG, sostiene i risultati della Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sugli insediamenti israeliani [ 1] che consiglia il boicottaggio e sanzioni come misure necessarie per porre fine al sistema degli insediamenti illegali israeliani. Il BNC esige che gli Stati membri del Consiglio dei diritti umani approvino la relazione, e che tutti i governi e le imprese attuino le sue raccomandazioni. Il BNC invita inoltre le persone di coscienza e le organizzazioni della società civile in tutto il mondo di utilizzare questo relazione come strumento per intensificare la campagna globale per il BDS e fare pressione sui governi affinché attuino le sue raccomandazioni.

 

La Missione di inchiesta dell’ONU sugli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati compresa Gerusalemme Est (TPO) ha rilasciato la versione redatta ufficiale della relazione il 14 febbraio 2013, e gli Stati membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sono tenuti a discutere e deliberare la relazione nel mese di marzo. La missione è stata istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel marzo 2012, composta di esperti indipendenti, e ha il compito di analizzare le implicazioni degli insediamenti israeliani sui diritti civili, politici, economici, sociali e culturali dei palestinesi nei Territori Occupati, inclusa Gerusalemme Est (TPO). Negato l'accesso ai TPO da parte di Israele, la Missione ha operato da Ginevra e Amman e ha analizzato decine di relazioni, così come testimonianze presentate da vittime, testimoni e esperti palestinesi. Riconoscendo l'esperienza e la competenza della Campagna BDS della società civile palestinese, il BNC è stato invitato a spiegare il ruolo dei soggetti privati e commerciali degli insediamenti, e di proporre misure per tenerli responsabili che possono essere attuate dal Consiglio per i diritti umani. [2]

Il BNC apprezza l'analisi della Missione, che si basa sull’opinione del 2004 della Corte internazionale di giustizia e conclude che il diritto di autodeterminazione del popolo palestinese viene violato dalle politiche israeliane di "annessione strisciante" e dal trasferimento massiccio di cittadini israeliani nei TPO (trasferimento forzato della popolazione), e che si tratta di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Di conseguenza, la Missione invita Israele a porre fine a tutte le attività di insediamento senza precondizioni, a ritirare tutti i coloni dai Territori Palestinesi Occupati (TPO), e a garantire adeguati ed efficaci rimedi per tutte le vittime palestinesi.

Il BNC apprezza, in particolare, la conclusione della Missione che le gravi violazioni causate dal sistema di insediamenti di Israele coinvolgono la responsabilità di Stati terzi, [3], nonché gli obblighi giuridici per soggetti privati (commerciali). Il BNC accoglie con favore la raccomandazione della Missione a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite di applicare a Israele il trattamento riservato agli Stati responsabili di tali gravi violazioni – cioè un divieto di commercio con gli insediamenti, e boicottaggi e sanzioni contro lo Stato di Israele e delle sue istituzioni, nonché contro soggetti privati che sostengano o traggano profitti dagli insediamenti illegali e criminali. [4] Altrettanto importante è la raccomandazione della Missione a società private di valutare l'impatto sui diritti umani delle loro attività e cessare le loro attività economiche negli insediamenti. In questo contesto, la Missione invita gli Stati ad adottare misure atte a garantire che le imprese rispettino tale obbligo. Raccomanda inoltre che il Gruppo di lavoro sugli affari commerciali e sui diritti umani del Consiglio per i diritti umani dell’ONU discutano ulteriori misure in questo senso. [5]

Infine, il BNC accoglie anche la conclusione che alcune delle gravi violazioni del diritto internazionale umanitario causato dal sistema di insediamento israeliano costituiscono crimini di guerra, che comportano la responsabilità penale individuale e rientrano sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale.

Il BNC considera il fatto che la Missione non ha esaminato l'importante questione del rapporto tra il sistema illegale di insediamento israeliano e il colonialismo e l'apartheid una grave lacuna della relazione - soprattutto perché la Missione ritiene che gli insediamenti sono mantenuti e sviluppati per l’esclusivo beneficio degli ebrei israeliani attraverso un "sistema di segregazione totale" che, in combinazione con un regime severo militare, mina i diritti umani dei palestinesi e ne causano l’esproprio e il trasferimento forzato. [6]

Il BNC esige che gli Stati membri del Consiglio dei diritti umani approvino la relazione e che tutti i governi e le imprese attuino le sue raccomandazioni.

Il BNC invita inoltre i cittadini di coscienza e le organizzazioni della società civile in tutto il mondo di utilizzare questo report come strumento per intensificare la campagna globale della società civile per il BDS e per fare pressione sui governi perché attuino le sue raccomandazioni.

[1] Relazione: http://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/HRCouncil/RegularSession/Session22/A-HRC-22-63_en.pdf

[2] http://www.bdsmovement.net/2013/bnc-submission-to-the-international-ffm-on-israeli-settlements-in-the-opt-10623

[3] See: http://www.alhaq.org/advocacy/topics/settlements-and-settler-violence/603-legal-memorandum-on-state-responsibility-in-relation-to-israels-illegal-settlement-enterprise

[4] Cfr. paragrafo 116 della relazione della Missione.

[5] Cfr. paragrafo 117 della relazione della Missione.

[6] Paragrafo 103 della relazione della Missione.

Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS 

Traduzione di BDS Italia