LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Avviso di azione: uniamoci alla Giornata mondiale di azione del 3 agosto per i prigionieri palestinesi e per porre fine al genocidio a Gaza.

Il Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), la più grande coalizione nella società palestinese che guida il movimento globale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS), si unisce all'appello alla mobilitazione in tutto il mondo del 3 agosto per Gaza e per i prigionieri palestinesi.

Il BNC condanna la complicità del silenzio che circonda la politica criminale di Israele, fatta di arresti di massa, livelli di tortura senza precedenti, disumanizzazione e uccisioni gratuite di prigionieri palestinesi, compresi prigionieri politici, nei suoi sotterranei e centri di detenzione situati in tutta la Palestina storica. Questa politica è una componente integrale della guerra genocida di Israele contro il popolo palestinese autoctono. Esortiamo i sostenitori a rispondere all'appello della società civile e delle organizzazioni per i diritti dei prigionieri in Palestina per una mobilitazione di massa il 3 agosto per chiedere la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi e porre fine alla complicità con il genocidio in corso da parte di Israele a Gaza.

Da quasi 10 mesi, 2,3 milioni di palestinesi a Gaza stanno sopportando e resistendo a un genocidio in diretta streaming, armato, finanziato e permesso dall'Occidente coloniale, guidato dagli Stati Uniti. I palestinesi stanno affrontando e resistendo ovunque a una Nakba ininterrotta. Dall'inizio del genocidio israeliano, migliaia di palestinesi anonimi sono stati radunati, detenuti, spogliati e portati in numerose località. In tutta la Cisgiordania, Israele ha intrapreso una campagna di arresti arbitrari di massa e di torture sistematiche. Dal 7 ottobre 2023 sono stati arrestati almeno 9.845 palestinesi nella sola Cisgiordania occupata.

In tutto il territorio palestinese occupato, compresa Gerusalemme Est, Israele ha tenuto prigionieri palestinesi in condizioni squallide, affamandoli, picchiandoli, torturandoli, abusando sessualmente, drogandoli e in molti casi uccidendoli brutalmente.

Un rapporto di War on Want pubblicato il 25 luglio rivela che 54 prigionieri palestinesi sono stati torturati a morte dalle forze israeliane dal 7 ottobre. Gli avvocati che visitano i prigionieri palestinesi hanno dichiarato che la situazione nei centri di detenzione e tortura israeliani "è più orribile di qualsiasi cosa abbiamo sentito su Abu Ghraib e Guantanamo".

Eppure, i principali media occidentali restano quasi tutti in silenzio, confermando la loro complicità non solo nel cancellare la condizione delle migliaia di prigionieri, ostaggi e scomparsi palestinesi, ma anche nel nascondere e permettere il genocidio compiuto in diretta da Israele. Dobbiamo lottare contro questa faziosità, questo razzismo e questa ipocrisia palesi.

Dal fiume al mare, i prigionieri palestinesi saranno liberi!

In risposta al genocidio in corso da parte di Israele e alla repressione, alla tortura e all’assassinio brutale dei prigionieri palestinesi, il movimento BDS si appella ai sostenitori e ai partner di tutto il mondo perché si mobilitino il 3 agosto con:

  • Manifestazioni e occupazioni pacifiche o altre forme di proteste creative e strategiche rivolte a governi, aziende e istituzioni complici (compresi i media).
  • L'intensificazione di tutte le campagne BDS contro Israele, in particolare le campagne contro Hewlett Packard e #NoTechForApartheid, a causa della complicità diretta di HPE, Google e Amazon nei crimini di Israele contro i nostri prigionieri e ostaggi.
  • Pressioni sul vostro governo e sul vostro parlamento affinché imponga sanzioni mirate a Israele, come un embargo militare e sulla sicurezza totale, come richiesto legalmente in seguito alla decisione della Corte internazionale di giustizia che stabilisce che Israele sta plausibilmente commettendo un genocidio e alla sua più recente condanna dell'intera occupazione israeliana come illegale.

Note:

  • HP Enterprise (HPE) continua a fornire server, servizi di archiviazione e sicurezza dei dati alle carceri israeliane, dove i prigionieri politici palestinesi e i bambini detenuti sono tenuti in ostaggio in condizioni disumane e spesso torturati. Nell'aprile del 2024, ad esempio, nel bel mezzo del genocidio in corso a Gaza, Hewlett Packard Israel è stata incaricata dal Servizio carcerario israeliano (IPS) di essere l'unico fornitore per la manutenzione delle apparecchiature HPE per circa 97.650 dollari per un anno.
  • Aziende tecnologiche come Google e Amazon sono direttamente complici dell'arresto e della tortura diffusa e sistematica dei palestinesi da parte di Israele. Secondo l'American Friends Service Committee (AFSC), il Progetto Nimbus serve "tutti i rami e unità del governo israeliano", compresi i militari. Google e Amazon sono quindi direttamente complici del sistema carcerario israeliano, favorendo l'arresto di massa, la tortura e in alcuni casi l'omicidio di prigionieri e ostaggi palestinesi. Il Progetto Nimbus fornisce anche la piattaforma cloud per il genocidio, alimentato dall'intelligenza artificiale e trasmesso in diretta streaming.
  • Il 19 luglio 2024, la Corte internazionale di giustizia ha dichiarato che Israele è colpevole di apartheid e che la sua occupazione militare è illegale. La Corte ha ordinato a Israele di porre completamente fine all'occupazione militare della Striscia di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, di evacuare tutti i coloni e di permettere ai rifugiati palestinesi di tornare alle loro case. La sentenza della Corte internazionale di giustizia afferma senza ombra di dubbio l'obbligo giuridico per tutti gli stati di porre fine alla complicità con l’occupazione illegale di Israele e con le gravi violazioni dei diritti umani, e di agire per garantire il rispetto del diritto internazionale. Ciò richiede l'imposizione di sanzioni mirate e immediate contro Israele, a cominciare da un embargo militare totale.

Fonte: BNC

Traduzione di BDS Italia