Noi del PACBI (Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele), siamo rimasti profondamente turbati nell’apprendere che il 20 febbraio 2013 lei si esibirà a Tel Aviv. [1]
Le scriviamo per esortarla a non suonare nell’Israele dell’apartheid e a non avallare con la sua presenza le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani nei confronti della popolazione palestinese.
In qualità di artista reggae, figlio del leggendario cantante Bob Marley, la cui canzone "Songs of Freedom" continua ad ispirare milioni di persone che lottano contro le forze disumane di un’oppressione razzista, le chiediamo di non chiudere gli occhi di fronte al brutale sistema colonialista e di Apartheid praticato da Israele.
Lei non può saperlo, ma da oltre 60 anni i palestinesi hanno dovuto affrontare uno dei più dannosi tra i sistemi di oppressione radicalizzata. Lo Stato di Israele è stato creato nel
La popolazione palestinese in Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est) e nella striscia di Gaza vive sotto un'occupazione militare sempre più repressiva e violenta. Gaza è stata trasformata da Israele nella più grande prigione del mondo a cielo aperto, negando l'accesso a materiali fon mentali per l’edilizia, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, i generi alimentari di prima necessità e altri diritti basilari. Attraverso il suo assedio a Gaza, Israele ha imposto una "dieta calorica" che consente “la sopravvivenza senza causare malnutrizione", in sostanza limitando la quantità di cibo consentita nella striscia occupata di terra, prendendo per fame un intero popolo perseguendo una politica di punizione collettiva. [2]
Nel frattempo, in Cisgiordania, il regime di occupazione israeliana continua a costruire il suo muro dell'apartheid - dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia nel 2004 - e a circondare i palestinesi con una rete di colonie per soli Ebrei e un sistema di strade per soli ebrei confinando i palestinesi in veri e propri ghetti come lo erano i Bantustans in Sudafrica all’epoca dell’apartheid.
Il suo programma di suonare nell’Israele dell’apartheid arriva in un momento in cui il sostegno internazionale all'appello palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele sta crescendo. Stevie Wonder ha recentemente annullato un concerto che doveva tenere in occasione di una raccolta fondi a favore dell’esercito israeliano, a seguito delle forti pressioni ricevute dopo il suo arrivo da parte delle persone di coscienza di tutto il mondo, compresi i nostri fratelli afro-americani, concerto che sarebbe andato a sostenere un esercito diventato vero e proprio strumento di terrore e di repressione coloniale e che ha commesso numerosi massacri contro i palestinesi. [3]
Ci auguriamo quindi che lei voglia seguire l'esempio di Stevie Wonder e annullare la sua performance.
La maggioranza schiacciante della società civile palestinese ha approvato
Come la campagna “Artists Against Apartheid” contro l'apartheid in Sud Africa ha dimostrato, gli artisti hanno una responsabilità morale di astenersi dall’esibirsi e allestire spettacoli per un regime che viola sistematicamente i diritti umani. Se ha ancora dei dubbi in merito alla natura dell’oppressione colonialista israeliana voglia prendere in considerazione queste parole di Desmond Tutu:
“Sono stato nei territori palestinesi occupati, e ho visto per strada e nelle abitazioni la segregazione razziale che mi ha ricordato le condizioni vissute in Sud Africa sotto il regime razzista dell'apartheid. [6]
Proprio come nella lotta contro l'apartheid in Sud Africa, dove la solidarietà internazionale ha svolto un ruolo centrale nel demolire quel regime, riteniamo che il movimento globale BDS sia il modo più efficace, non violento e moralmente coerente per fare pressione su Israele perché rispetti il diritto internazionale e riconosca i diritti inalienabili del popolo palestinese.
Esponenti di spicco della cultura internazionale quali Alice Walker, Angela Davis, Judith Butler e Naomi Klein hanno già dato il loro sostegno alle campagne BDS. Musicisti e gruppi musicali come Roger Waters, il compianto Gil Scott Heron, i Pixies, Elvis Costello, Snoop Dogg e molti altri, hanno ascoltato il nostro appello e annullato le loro date in Israele.
Speriamo che lei faccia lo stesso. La invitiamo a non attraversare la nostra linea di picchettaggio, e di prendere posizione a sostegno della lotta per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.
Cordiali saluti,
PACBI - Campagna Palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele
Note:
[1] http://www.touristisrael.com/ky-mani-marley-concert-in-tel-aviv-israel/8810/
[2] http://www.egyptindependent.com/opinion/counting-calories-and-making-lemonade-gaza
[3] http://pacbi.org/etemplate.php?id=2066
[4] http://boycottisrael.info/
[5] http://bdsmovement.net/?q=node/52; http://pacbi.org/etemplate.php?id=869
[6] http://www.huffingtonpost.com/desmond-tutu/divesting-from-injustice_b_534994.html
Fonte: PACBI
Traduzione di Teresa Pelliccia