Ricordando l'uso dell'arte da parte del musicista per parlare apertamente contro l'ingiustizia, i palestinesi chiedono a Nick Cave di annullare i concerti in Israele.
Caro Nick Cave,
Ti stiamo scrivendo dalla Palestina per chiederti di annullare i tuoi concerti in Israele nel prossimo novembre. Speriamo che tu prenderai in considerazione la nostra richiesta per un boicottaggio culturale con una mente aperta, e un cuore aperto.
Dalle tue ultime esibizioni in Israele nel 1998, Israele ha intensificato la sua oppressione dei palestinesi con l'impunità e spesso con la complicità da parte dei governi del mondo. Durante questo periodo Israele ha moltiplicato la popolazione dei suoi coloni fino a oltre mezzo milione nella Cisgiordania occupata. Nel frattempo, oltre 10.000 palestinesi sono stati interdetti dal vivere a Gerusalemme Est occupata, nonostante siano nati nella città. Solamente nel 2016, Israele ha demolito o sequestrato 1.093 strutture di proprietà di palestinese in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, lasciando senza casa 1.600 palestinesi, dei quali quasi la metà sono bambini. Quest'anno ricorre un decennio di assedio illegale da parte di Israele a Gaza, dove due milioni di palestinesi vivono in condizioni disperate. E proprio la settimana scorsa, un rapporto delle Nazioni Unite ha dichiarato che “prove sostengono oltre ogni dubbio ragionevole l'affermazione che Israele è colpevole di imporre alla popolazione palestinese un regime di apartheid, che equivale a commettere un crimine contro l'umanità".
Ispirati dalla lotta sudafricana contro l'apartheid, nel 2005 i palestinesi hanno lanciato un appello per un boicottaggio di Israele fino a quando non porrà fine alle ingiustizie e rispetterà i diritti umani. Oggi, esibirsi a Tel Aviv è l'equivalente dell'esibirsi a Sun City durante il periodo dell'apartheid.
Siamo profondamente ispirati dal tuo lavoro. In particolare, siamo commossi dal tuo sostegno alla giustizia per gli attivisti britannici che hanno protestato davanti alla fabbrica di armi di Elbit, la più grande azienda produttrice di armi di Israele, ed il tuo supporto per un embargo militare contro Israele. Anche se il caso giudiziario contro gli attivisti che hanno protestato contro Elbit nel Regno Unito è stato archiviato, Israele deve ancora essere giudicato responsabile per la sua distruzione gratuita a Gaza e l'uccisione di oltre 550 bambini nel 2014.
Inoltre rispettiamo profondamente la tua partecipazione al disco "Voci per la giustizia" a sostegno dei Tre di West Memphis[1], che sono stati condannati per omicidio in seguito a confessioni ottenute con tecniche di interrogatorio discutibili. I bambini palestinesi in Cisgiordania sono regolarmente fatti alzare dai loro letti durante le terrificanti incursioni notturne dell'esercito israeliano. In seguito sono perseguiti nelle corti militari e sono tenuti nei centri militari di detenzione israeliani, che sono “tristemente noti per il cattivo trattamento e la tortura sistematici dei bambini palestinesi." Israele detiene almeno 700 bambini palestinesi ogni anno.
Ammiriamo il tuo uso dell'arte per parlare apertamente contro l'ingiustizia e amplificare le voci dei senza voce. Come ha detto l'arcivescovo Desmond Tutu: “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell'oppressore." Nel 2010, Tutu ha avuto da dire quanto segue alla Cape Town Opera mentre decidevano se esibirsi o no in Israele:
“Proprio come abbiamo detto durante l'apartheid che per gli artisti internazionali era inappropriato esibirsi in Sudafrica in una società fondata sulle leggi discriminatorie e sull'esclusività razziale, allo stesso modo sarebbe sbagliato per la Cape Town Opera esibirsi in Israele."
Siamo stati sorpresi di sentir parlare della tua imminente esibizione a Tel Aviv quando le ingiustizie contro cui ti schieri sono tutte troppo note a noi. La tua esibizione in Israele, al di là delle intenzioni, danneggerà il nostro movimento nonviolento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi. Inoltre, Israele usa tali esibizioni per presentare un'immagine di normalità e apertura, per mascherare le sue quotidiane violazioni dei diritti umani dei palestinesi.
Nissim Ben-Sheetrit, ex vice-direttore generale del ministero degli esteri israeliano, è stato abbastanza franco circa questa strategia, dichiarando: "Consideriamo la cultura come uno strumento di hasbara [propaganda] di prim'ordine ed io non faccio differenza tra hasbara e cultura."
Speriamo che ti unirai ad altri artisti e celebri figure della cultura, come Lauryn Hill, Elvis Costello, U2, Cat Power, lo scomparso Gil Scott-Heron, Massive Attack, Alice Walker, Roger Waters ed altri, nel rifiuto di prestare il tuo buon nome per dissimulare il sistema di oppressione israeliano che dura da decenni. Facendo così ci permetteresti di continuare ad immaginare un futuro libero da oppressione e assoggettamento, per noi ed i nostri figli che verranno.
Cordialmente,
Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI)
Fonte: Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI)
Traduzione di BDS Italia