Cancellate gli spettacoli di Roy Assaf Dance!
All’attenzione di:
Manuela Kustermann - direttore artistico Teatro Vascello, Roma
Marco Ciuti - direttore amministrativo e organizzativo, Teatro Vascello, Roma
Ruggero Sintoni, Claudio Casadio, Lorenzo Bazzocchi e Claudio Angelini - direttori artistici, Teatro Diego Fabbri, Forlì
Gentili Signori/e,
Siamo cittadini israeliani, attivi contro le politiche di razzismo, occupazione e apartheid del nostro governo. Abbiamo saputo che la compagnia di danza israeliana Roy Assaf Dance dovrebbe esibirsi al Teatro Vascello di Roma (12 e13/11) e al Teatro Diego Fabbri di Forlì (15/11).
Questa compagnia di danza si esibisce con il sostegno dell'Ufficio Culturale dell’Ambasciata israeliana. Fare questo significa partecipare alla campagna di propaganda chiamata Brand Israel. Lo scopo di questo progetto è di coprire le violazioni dei diritti umani da parte del Governo Israeliano.[1] Va detto che nel 2005, Nissim Ben-Sheetrit del Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato: "Consideriamo la cultura come uno strumento hasbara (di propaganda) di primo ordine e non facciamo differenza tra propaganda e cultura ".[2]
In aggiunta al sostegno dell’arte al servizio della propaganda, Israele sottopone gli artisti Palestinesi a gravi violazioni dei diritti umani. Alcuni casi che devono essere menzionati in questo contest sono quelli dell’artista circense Abu Sakha[3], che è ora in detenzione amministrativa senza processo, o della poetessa Dareen Tatour[4], che è ora agli arresti domiciliari per una poesia che ha pubblicato. Inoltre, il governo israeliano ha introdotto una politica che taglia il sostegno finanziario agli artisti israeliani che rifiutano di esibirsi nelle colonie nella Cisgiordania palestinese occupata.[5]
Il governo israeliano viola i diritti umani dei palestinesi e la legalità internazionale, imponendo a milioni di palestinesi un regime di occupazione militare e di apartheid e commettendo crimini contro l’umanità con l’uccisione e il ferimento indiscriminati di migliaia di civili, come nei ripetuti attacchi alla Striscia di Gaza, sotto un assedio medievale.[6]
Come probabilmente sapete, una campagna globale di boicottaggio contro i progetti culturali appoggiati dal regime dell’apartheid bianco in Sudafrica ha ricevuto un vasto sostegno alcuni decenni fa e ha contribuito a porre fine all’ingiustizia e all’apartheid in Sudafrica Non ci può essere spazio per un uso della cultura come propaganda, mascherata come apolitica e neutrale.
Seguendo l'esperienza della lotta contro l'apartheid in Sudafrica, oltre 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno lanciato il movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) per sostenere i diritti alla libertà e all’uguaglianza del popolo palestinese che rivendica il diritto di vivere in libertà sulla propria terra.
La società civile palestinese ha condannato l’uso cinico della cultura e dell’arte e il finanziamento da parte del governo israeliano di eventi culturali a fini di propaganda. Vogliamo precisare che la campagna BDS non è contro gli artisti israeliani in quanto tali, e i singoli artisti che non sono sponsorizzati dal regime e non sono coinvolti nella propaganda dell’apartheid non sono boicottabili.
Come cittadini israeliani, vi chiediamo di prendere una posizione per la giustizia e l’eguaglianza. 30-40 anni fa, organizzatori di festival in tutto il mondo si sono posti al fianco dei sudafricani che lottavano contro l’apartheid, e hanno sostenuto la campagna BDS dell’epoca. Ora più che mai gli organizzatori di eventi culturali e artistici a livello internazionale devono stare dalla parte del popolo palestinese oppresso e aiutare a porre fine alle politiche di razzismo, occupazione e apartheid da parte di Israele.
Quindi, esortiamo il Teatro Vascello di Roma e il Teatro Diego Fabbri di Forlì a cancellare gli spettacoli di Roy Assaf Dance. Chiediamo anche alle istituzioni e artistiche italiane di terminare la collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia e con altre istituzioni governative israeliane.
Saremo lieti di rispondere a domande e commenti da parte vostra.
Distinti saluti,
Boycott! Supporting the Palestinian BDS Call from Within
Fonte: http://boycottisrael.info/node/279
Traduzione di BDS Italia