Castellarte Festival di artisti in strada a Mercogliano accetta tra gli sponsor l'Ambasciata d'Israele, attiva negli ultimi anni nel chiedere di impedire conferenze e presentazioni di libri in università italiane e rappresentante dello Stato che in Palestina ha disseminato la Cisgiordania di checkpoint, 96 fissi e 360 mobili, e tiene Gaza sotto un assedio criminale. Ha nelle proprie prigioni, insieme con altri più di 6.999 prigionieri politici palestinesi, di cui 700 senza accusa, anche l'artista circense Mohammad Abu Sakha. Anch'egli in prigione senza accusa formale e, quindi, senza possibilità alcuna di provvedere alla propria difesa, è stato "arrestato" lo scorso 14 dicembre al checkpoint di Zaathara, vicino a Nablus, mentre andava al lavoro. La sua detenzione è già stata rinnovata fino a dicembre 2016 (salvo ulteriori "rinnovi").
Il Comitato BDS Campania denuncia la gravità dell'accettazione del finanziamento israeliano all'iniziativa, esso, infatti, è frutto della politica israeliana di "whitewashing", di ripulitura della propria immagine attraverso una propaganda volta a distogliere l'attenzione dalle sue politiche illegali ed oppressive.
Chiede di aderire alla richiesta per la liberazione immediata di Mohammed Abu Sakha e di tutti i prigionieri e le prigioniere politiche palestinesi, primi quelli in "detenzione amministrativa", di sostenere lo sciopero della fame degli oltre 48 prigionieri.
Invita gli stessi organizzatori ad unirsi alla campagna per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) nei confronti di Israele finché esso non rispetterà i diritti dei Palestinesi e il diritto internazionale. E di respingere il finanziamento insanguinato dell'Ambasciata israeliana.
Fonte: Comitato BDS Campania