Caro Dusty Kid,
abbiamo recentemente appreso che il 22 Agosto 2014 suonerai a Tel Aviv [1].
Ti scriviamo per chiederti di non suonare nello stato di apartheid chiamato Israele e di condannare le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani contro il popolo palestinese.
Israele opera in palese violazione dei diritti umani fondamentali e del diritto internazionale costringendo i palestinesi a vivere sotto l’oppressione di un crudele sistema di discriminazione razziale e di apartheid [2].
Per questo motivo, nel 2005, oltre 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno lanciato un appello per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) nei confronti di Israele sino a quando quest’ultimo non rispetterà i diritti umani e il diritto internazionale [3].
L’appello palestinese al BDS, ispirato dal vincente boicottaggio che contribuì alla fine del regime d’apartheid in Sudafrica, ha il sostegno di artisti, accademici, sindacati, chiese, gruppi studenteschi, organizzazioni e persone di coscienza in tutto il mondo. In particolare, l’appello al boicottaggio culturale si rivolge a tutti gli artisti del mondochiedendo loro di non esibirsi in Israele e di non partecipare a eventi che mirino a normalizzare la drammatica situazione in atto ponendo sullo stesso piano l'occupante e gli occupati, l’oppressore e gli oppressi [4].
Esibirsi oggi in Israele sarebbe come farlo per il regime sudafricano durante gli anni dell’apartheid.
Sono numerosi gli artisti internazionali e gli intellettuali [5] che hanno deciso di rispettare l’appello palestinese e di opporsi all’uso cinico che Israele fa delle arti per nascondere l’apartheid, la pulizia etnica e l’occupazione militare [6], tra cui l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, il premio Pulitzer Alice Walker, Andreas Öberg, Angela Davis, Arundhati Roy, August Burns Red, Bono, Carlo Mombelli, Carlos Santana, Cassandra Wilson, Cat Power, Coldplay, Danny Glover, Devandra Banhart, Elvis Costello, Faithless, Gil Scott-Heron, Gorillaz Sound System, Jean Luc Godard, Jello Biafra and the Guantanamo school of Medicine, John Berger, Judith Butler, Stephen Hawking, Ken Loach, Lenny Kravitz, Mike Leigh, Mira Nair, Mireille Mathieu, Naomi Klein, Natacha Altas, Oumou Sangaré, Portico Quartet, Roger Waters, Snoop Dogg, Stanley Jordan, Stevie Wonder, The Pixies, Vanessa Paradis, Zakir Hussain
In una situazione di ingiustizia non prendere posizione equivale a prendere posizione per l'oppressore.
Ti esortiamo dunque ad annullare il tuo concerto in Israele e ad astenerti dal programmare altri concerti in Israele fino a quando Israele non rispetterà il diritto internazionale e i diritti umani del popolo palestinese.
Condividendo l’appello palestinese al boicottaggio, come artista di fama internazionale potrai svolgere un ruolo essenziale nell’influenzare il cambiamento, nell’accrescere la consapevolezza e nel fornire un contributo nonviolento alla lotta palestinese per la libertà, l'autodeterminazione e l'uguaglianza.
In attesa di un tuo riscontro, cordiali saluti,
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
BDS Sardegna
Note:
[1] https://www.facebook.com/events/1460420734234086/
[2] http://lawcenter.birzeit.edu/iol/en/project/outputfile/6/986afcc6c9.pdf
[3] http://bdsitalia.org/index.php/campagna-bds/77-appello-bds
[4] http://bdsitalia.org/index.php/campagna-bac/317-appello-pacbi
[5] http://www.bdsmovement.net/activecamps/cultural-boycott
[6] http://mondoweiss.net/2009/03/ny-times-offers-the-rationale-for-the-cultural-boycott-of-israel.html
Fonte: BDS Sardegna