Il Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati ha aderito alla campagna promossa dal BDS di boicottaggio contro l'azienda informatica multinazionale Hp per la sua collaborazione all'oppressione del popolo palestinese e a favore dell'occupazione israeliana della Cisgiordania cercando di rendere più diffusa e forte la voce del movimento internazionale contrario all'occupazione militare dei Territori palestinesi e al pieno rispetto dei suoi diritti sanciti dalle numerose Risoluzioni Onu e dal diritto internazionale.
Da alcuni anni, contro l'immobilismo e talvolta la compiacenza della comunità internazionale nei confronti dell'occupazione israeliana, la società civile palestinese ha dato vita a due campagne di boicottaggio di Israele: il BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) e PACBI (Campagna per il Boicottaggio accademico e culturale di Israele).
Le due iniziative, partite inizialmente in sordina, stanno riscuotendo un numero crescente di adesioni contribuendo al raggiungimento di significativi risultati che stanno sempre più provocando reazioni da parte del governo israeliano, in chiara difficoltà di fronte ai mezzi non violenti utilizzati per arrivare alla fine dell'occupazione che si protrae ormai da quasi 50 anni.
Numerose sono state le adesioni da parte di accademici di vari paesi fra cui un centinaio italiani, le disdette di contratti di aziende straniere con quelle israeliane, le rinunce ad effettuare concerti da parte di artisti internazionali e il boicottaggio commerciale verso prodotti realizzati nelle colonie della cisgiordania, solo per citare alcuni esempi di solidarietà internazionale verso il popolo palestinese, portati avanti dalle due campagne.
Di questi giorni è la sconcertante notizia che a Omar Barghouti, raffinato intellettuale palestinese fra i fondatori delle campagne, è stato rifiutato il rinnovo dei documenti di viaggio che gli hanno consentito di uscire fino ad oggi da Israele, avendone la cittadinanza per aver sposato una palestinese israeliana, per conferenze e attività varie legate alla campagne di boicottaggio.
La stretta del governo Netanyahu è il sintomo di un progressivo nervosismo che serpeggia nel governo israeliano il quale vede stagliarsi davanti a se l'incubo delle pressioni della società civile internazionale che in passato ha contribuito alla caduta dell'Apartheid nella Repubblica Sudafricana ad inizio anni 90'.
Il nostro convinto sostegno alla campagna contro la multinazionale Hp è frutto di questa consapevolezza nella speranza che si giunga finalmente al ritiro di Israele dalla Cisgiordania, allo smantellamento delle sue colonie, tutte illegali in base al diritto internazionale, e alla nascita di stato palestinese, libero e sovrano, con Gerusalemme est come capitale. Per questo invitiamo ad aderire alla campagna BDS #IoNonComproHP in modo che l'azione dei cittadini comuni sia più efficace della realpolitik, attuata con noncuranza sino ad oggi dalle potenze mondiali, sulla pelle del popolo palestinese.
Il Coordinamento del Gruppo Insegnati di Geografia Autorganizzati
Fonte: Cobas Pisa