Nel luglio del 2013, la Commissione Europea ha annunciato nuove linee guida che mirano a impedire ai progetti israeliani negli insediamenti illegali di ricevere finanziamenti europei per la ricerca e a evitare che aziende e istituzioni israeliane che operano all'interno degli insediamenti illegali possano partecipare a strumenti finanziari come i prestiti europei. Le nuove linee guida sono state largamente accolte da organizzazioni della società civile palestinesi ed europee.

Ma ora Israele e i suoi sostenitori stanno facendo pressione sull'Unione Europea affinché essa abbandoni le nuove linee guida. Vi è un rischio reale che la Commissione ceda alle pressioni israeliane e decida di continuare a finanziare e sostenere i progetti e le organizzazioni israeliane che si trovano nel territorio palestinese occupato. Questo invierebbe il messaggio pericoloso che l'Unione Europea non ha la volontà politica di far pressione su Israele per porre fine i suoi crimini di guerra e per sì che rispetti il diritto internazionale.

Utilizza il nostro semplice e-tool per inviare un messaggio ai deputati italiani del Parlamento Europeo e chiedi loro di intervenire a sostegno delle nuove linee guida e di fare in modo che l'Unione Europea smetta di finanziare i crimini di guerra israeliani.

Agisci! Invia questo messaggio ai Deputati Italiani del Parlamento Europeo!

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Testo della lettera che verrà inviata agli europarlamentari 

Onorevole Membro del Parlamento Europeo,

Come uno dei vostri costituenti, Le scrivo per esortarla a prendere misure urgenti per sostenere un’importante decisione recentemente assunta dall'Unione Europea (UE) per quanto riguarda l'illegale occupazione israeliana del Territorio Palestinese.

A seguito delle preoccupazioni manifestate da numerosi parlamentari europei, dalla società civile e da migliaia di cittadini europei, la Commissione Europea ha recentemente annunciato nuove linee guida volte a dare attuazione alla posizione dell'UE di non riconoscere la sovranità di Israele sul Territorio Palestinese Occupato.

Quando entreranno in vigore nel mese di gennaio 2014, le nuove linee guida avranno lo scopo di porre fine alla situazione non etica e illegale nella quale aziende e istituzioni israeliane ricevono sovvenzioni e prestiti europei per finanziare attività negli insediamenti israeliani.

Il trasferimento della popolazione di una potenza occupante nel territorio che occupa e lo sfruttamento delle sue risorse naturali per fini di lucro sono illegali secondo il diritto internazionale e considerati come crimini di guerra ai sensi della quarta convenzione di Ginevra.

Negoziazioni sono attualmente in corso tra Israele e l'UE per quanto riguarda la modalità di applicazione delle nuove linee guida in riferimento alla proposta d’Israele di partecipazione al prossimo programma di ricerca Horizon 2020.

Israele e i suoi sostenitori, tra cui il governo degli Stati Uniti, stanno esercitando una forte pressione sulla Commissione Europea per annacquare le linee guida - linee guida che non fanno altro che mettere in pratica la posizione dell'UE di lunga data circa il fatto che la continua espansione degli insediamenti in territorio occupato costituisce un ostacolo alla pace.

Organizzazioni della società civile sono anche profondamente preoccupate del fatto che Israele stia lavorando per convincere l'Unione Europea a escludere Gerusalemme Est dall’attuazione delle linee guida, nonostante Gerusalemme Est sia internazionalmente riconosciuta come territorio occupato. Questo fatto creerebbe un precedente politico e giuridico molto pericoloso.

Vi è un rischio reale che la Commissione ceda alle pressioni israeliane e decida di proseguire con il finanziamento e il sostegno alle organizzazioni e ai progetti israeliani nel Territorio Palestinese Occupato.

Ciò manderebbe un messaggio pericoloso che l'UE non ha la volontà politica di fare pressione su Israele per porre fine ai suoi crimini di guerra e di rispettare il diritto internazionale. Questo non solo servirebbe a incoraggiare Israele nel continuare le sue pratiche illegali impunemente, ma renderebbe la stessa UE complice di violazioni israeliane del diritto internazionale!

L'attuazione delle linee guida sarà discussa in una sessione plenaria del Parlamento europeo il 21-22 ottobre. L'Unione Europea ha l'obbligo legale di non fornire assistenza o riconoscimento alle violazioni israeliane del diritto internazionale. La esorto pertanto a prendere misure urgenti per sostenere il diritto internazionale e ad opporsi a violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese da parte di Israele:

- Ponendo domande nel corso della sessione plenaria del 21 e 22 ottobre e oltre, se le nuove linee guida saranno pienamente attuate, soprattutto per quanto riguarda Gerusalemme Est;

- Scrivendo all’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell'UE, Catherine Ashton, esortandola a garantire che le linee guida siano pienamente attuate, in particolare per quanto riguarda Gerusalemme Est;

- Proponendo che il proprio gruppo politico mandi un messaggio collettivo a Catherine Ashton esortandola a garantire che le linee guida siano pienamente attuate.

Per informazioni più dettagliate sulle linee guida, si prega di consultare i seguenti link:

http://www.eccpalestine.org/european-union-must-not-bow-to-us-pressure-to-disregard-human-rights/

http://www.eccpalestine.org/eccp-letter-to-the-ministers-of-foreign-affairs-of-the-27-member-states-of-the-eu-on-implementing-guidelines/

http://www.eccpalestine.org/51-meps-call-ashton-to-implement-guidelines/

 

Fonte: ECCP

Traduzione di BDS Italia