Recentemente, uno dei più grandi enti israeliani di sviluppo di armamenti ha ricevuto il via libera ad operare sul suolo statunitense: il Consiglio della Città di New York ha approvato un prestito per la Cornell University per la costruzione un grande campus di ingegnerie e scienze applicate in partnership con il Israel Institute of Technology, meglio conosciuto con il nome di Technion, con sede ad Haifa.
Il progetto, della grandezza di quasi 200.000 m², finanziato con le tasse dei contribuenti statunitensi, sarà sito a sud di Roosevelt Island, in una parte di territorio quasi internamente residenziale tra i quartieri di Manhattan e Queens.
Secondo i report dei media locali, l'approvazione per la locazione finanziaria del rpgoetto, nominato Cornell NYC Tech, è stata costretta dal Consiglio della Città, nonostante l'opposizione di molti abitanti della zona di Roosvelt Island, che hanno espresso preoccupazioni sulla vaghezza delle clausole in relazioni a chi fosse legalmente responsabile in casi di danni causati durante il periodo di costruzione, che è stimato durare per 25 anni. [1]
Come le clausole della locazione, così anche le pubblicità del campus sono piene di messaggi assai vaghi, e sebbene l'obiettivo apparente del progetto sia la costruzione di un portale simile alla Silicon Valley nell'area metropolitana di New York, la natura precisa delle tecnologia da sviluppare non è ancora stata chiarificata. [2]
Dando un'occhiata da più vicino alle aziende affiliata con la Technion, alcune delle quali interessate in questa nuova iniziativa imprenditoriale, lasciano trasparire che gli obiettivo di tale progetto potrebbero essere più sinistri di quel che si pensa.
Tali aziende infatti hanno sviluppato armamenti e tecnologia di sorveglianza usata da Israele per opprimere il popolo palestinese e privarlo dei sui fondamentali diritti umani. Bisogna sottolineare inoltre che la Technion a una lunga storia di collaborazione con l'industria bellica israeliana e di cooperazione nello sviluppo di bulldozer realizzati specificatamente per la demolizione delle case dei palestinesi. [3]
La compagnia israeliana Verint System, azienda dedita allo sviluppo di tecnologia di sorveglianza, è una dei più grandi sostenitori del progetto Cornell NYC Tech. Fondata nel 1994 da Dan Bodner, un ricercatore della Technion, ha il suo quartiere generale a Melville, New York.
Bodner era presente all'annuale Israel Day al New York Stock Exchange il Novembre dello scorso anno. In quell'occasione, si vantò del fatto che “La partnership Cornell-Technion può essere per New York ciò che Stanford University è per la Silicon Valley, o il MIT per Boston... compagnie tecnologiche di successo fanno affidamento su tre cose: il talento degli ingengeri, l'accessibilità ai capitali e la vicinanza agli utenti. New York ne possiede già due: la partnership aiuterà a procurarci il terzo: l'attrarre ingegneri e imprenditori talentuosi nell'area metroplitana di New York City” [4]
A Febbraio 2013, la Verint ha acquisito un'altra compagnia fondata in Israele, la Comverse Technology, la quale, annoverando tra i suoi clienti enti come il Dipartimento della Difesa Americano e la catena Target and Home Depot, ha sviluppato sistemi di “sicurezza” usati per dirigere droni aerei, monitoraggio delle attività su internet e intercettazione delle chiamate.
La Comverse, così come l'IBM, la Cisco e la Qualcomm, èannoverata come partner industriale sul sito web del dipartimento di scienze informatiche della Technion. [5]
La Technion a sua volta è anche affiliata alla NICE, compagnia israeliana sviluppatrice di sistemi di sorveglianza adottati dal Dipartimento di Polizia di New York.
La New York Civil Liberties Union ha inoltrato lamentele riguardanti l'indipendenza delle informazioni acquisite tramite questi sistemi di monitoraggio, e su come la polizia tende ad usare simili equipaggiamenti. [6]
In un incontro tenuto coi residenti di New York a Luglio, Melanie Meyers, avvocato dell'università Cornell, non ha risposto alla domanda che le chiedeva come mai l'università avesse avviato una collaborazione con un ente israeliano complice di crimini di guerra e di pulizia etnica, così come si può ascoltare dal video girato durante il meeting.
Il rifiuto di parlare di problemi come i diritti umani e le leggi internazionali la dice lunga su quali siano i veri obiettivi del progetto Cornell NYC Tech. Non ci sono quasi dubbi che questo possa essere un tentativo di rafforzare l'apartheid israeliana spacciandola in malafede come un'iniziativa educativa asservita all'economia e alla civiltà.
[1] http://old.nyc10044.com/wire/3321/Cornell-BoroBoard.htm
[2] http://www.nytimes.com/2013/04/14/education/edlife/cornell-nyc-tech-planned-for-roosevelt-island-starts-up-in-chelsea.html?pagewanted=all&_r=4&
[3] http://electronicintifada.net/content/putting-spotlight-london-universitys-links-israels-war-machine/10911
[4] http://www.ats.org/site/MessageViewer?em_id=24286.0&printer_friendly=1
[5] http://www.million.co.il/Info/Industrial_Partners.shtml
[6] http://www.reuters.com/article/2013/06/21/usa-ny-surveillance-idUSL2N0EV0D220130621
Fonte: electronicintifada.net
Traduzione: BDS Italia