In quanto membri di "Docenti universitari per la Palestina" in Irlanda, scriviamo per esprimere la nostra preoccupazione in merito ai recenti avvenimenti nelle università italiane relativi alle campagne del BDS e del PACBI. Abbiamo appreso che dopo l'avvio della campagna "Stop al Technion", che chiede di interrompere la collaborazione nella ricerca tra le università italiane e il centro di ricerca israeliano Technion in seguito alla complicità di quest'ultimo con le industrie belliche israeliane [1], alcuni tentativi di discutere della campagna nei campus universitari sono stati censurati da alcuni rettori. Sappiamo che la discussione in corso sul boicottaggio accademico delle università israeliane è stata pesantemente messa sotto controllo, con le autorità universitarie che hanno impedito lo svolgimento di dibattiti.
Purtroppo non si tratta di una novità. I rettori delle università italiane hanno agito in modo censorio in svariate occasioni. Lo scorso anno una conferenza che doveva ospitare il prof. Ilan Pappe, storico israeliano, è stata annullata in seguito a pressioni politiche sul rettore dell'università di "Roma Tre", come ampiamente riportato [2], portando alla decisione del rettore di non consentire agli organizzatori della conferenza di utilizzare i locali dell'università. A ciò si aggiunge un più generale contesto ostile, che va ben al di là delle università. Recentemente a Trieste il consiglio comunale ha ritirato il patrocinio a una conferenza sulla Palestina dopo che l'ambasciatore israeliano Naor Gilon ha fatto pressione sul sindaco, come riportato dalla stampa nazionale [3].
Fatti simili si sono verificati fin dall'inizio del 2016. Un evento presso l'università di Cagliari, parte della campagna internazionale "Israeli Apartheid Week" [la settimana contro l'apartheid israeliano, IAW, Ndtr.], che ha attirato l'attenzione sull'occupazione con seminari, colloqui e proiezione di film, è stato annullato alla fine di febbraio [4], così come un dibattito sulla campagna "Stop al Technion"nell'università di Torino [5]. In entrambi i casi i rettori hanno deciso di negare agli organizzatori l'autorizzazione di utilizzare le strutture universitarie, impedendo così che i due dibattiti avessero luogo. All'università "La Sapienza" di Roma le attività legate alla IAW sono state prese di mira dall'ambasciata israeliana. Secondo quanto riportato dai media [6], l'ambasciatore israeliano si è messo in contatto con i più stretti collaboratori del rettore, il prof. Eugenio Gaudio, il quale ha affermato che i firmatari della campagna "Stop al Technion" dovrebbero essere puniti [7]. All'università di Catania, dove a metà marzo 2016 si doveva svolgere il congresso annuale della Società Italiana per gli Studi sul Medio Oriente, un dibattito sulle implicazioni delle campagne di boicottaggio accademico e culturale contro Israele, che avrebbe dovuto svolgersi durante la conferenza [8], sembra in dubbio, in quanto non ci sono tracce di questo incontro sul programma ufficiale della conferenza [9]. *
Noi "Docenti universitari per la Palestina - Irlanda" siamo direttamente interessati alle azioni intraprese nelle università italiane ed esprimiamo solidarietà ai firmatari dell'appello "Stop al Technion" ed agli organizzatori della conferenza censurata. In quanto firmatari della campagna del PACBI, siamo pienamente consapevoli della natura controversa del problema e invitiamo le autorità delle università italiane a:
- Opporsi alle cancellazioni
- Permettere la realizzazione dei dibattiti e delle conferenze nei campus universitari
- Porre fine alle interferenze della politica e permettere alle università di rimanere spazi di libero dibattito accademico.
[1] https://stoptechnionitalia.wordpress.com/the-call/
[2] http://linkcoordinamentouniversitario.it/annullato-a-roma-tre-l-evento-con-ilan-pappe-pretendiamo-spiegazioni/, http://www.bocchescucite.org/ilan-pappe-a-roma-incontro-in-altra-sede-dopo-il-no-delluniversita/, http://newsgo.it/2015/02/roma-tre-revocato-il-convegno-con-ilan-pappe-su-europa-e-medio-oriente/, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/02/14/storico-pro-palestina-invitato-al-convegno-roma-tre-annulla-levento-e-polemicaRoma13.html
[3] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/29/trieste-ambasciatore-israele-scrive-a-sindaco-via-patrocinio-dal-convegno-su-palestina-e-il-comune-lo-toglie/2338753/. Anche riportato qui: http://bdsitalia.org/index.php/la-campagna-bds/ultime-notizie-bds/1926-trieste-lettera-ambasciatore
[6] http://moked.it/blog/2016/03/02/odio-anti-israeliano-in-aula-lultima-parola-al-rettore/
[9] http://www.sesamoitalia.it/wp-content/uploads/2016/02/Panels-timetable-aggiornata.pdf
Fonte: Academics for Palestine - Ireland
Traduzione di BDS Italia