La Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) vi invita a cancellare la vostra collaborazione [1] con l’Università Ebraica nel programma intitolato “Ancient Greek Drama: Influences and Contemporary Approaches,” a causa della profonda complicità dell’università con l’occupazione e la violazione dei diritti dell’uomo da parte di Israele, e a rifiutare qualsiasi forma di sostegno da parte dell’Ambasciata di Israele ad Atene, in particolar modo alla luce dei gravi crimini di guerra e contro l’umanità commessi da Israele contro I palestinesi di Gaza. 

Nella sua ultima aggressione a Gaza, Israele ha ucciso più di 2.168 palestinesi e ferito più di 10.895 persone, per la maggior parte civili. [2] I colpi d’artiglieria e i missili “intelligenti” israeliani forniti dagli Stati Uniti non hanno risparmiato ospedali, ambulanze, personale di soccorso, moschee, chiese e rifugi per persone con bisogni speciali.

Le semplici parole non possono descrivere questa campagna assassina; Israele ha annientato intere famiglie e le loro case, mentre i suoi aerei da guerra prendevano di mira e bombardavano casa per casa. [3] Più di 16.000 abitazioni sono state distrutte o gravemente danneggiate in questi attacchi criminali. [4] Sono state inseguite ed uccise nelle scuole delle Nazioni Unite le famiglie che vi avevano trovato rifugio, spesso dopo che ad Israele erano state ripetutamente date le coordinate esatte delle scuole - rivelando così il deliberato intento di uccidere e terrorizzare i civili. [5] Quasi mezzo milione di palestinesi sono stati sfollati, [6] mentre il regime israeliano ha ampliato la sua cosiddetta “zona cuscinetto” per inglobare il 45% del già piccolo territorio di Gaza, “spingendo letteralmente in mare i palestinesi.” [7] Save the Children ha descritto l'attacco israeliano su Gaza come una "guerra contro i bambini". [8]

Portare avanti questa collaborazione significa rendersi intenzionalmente complici nell’occultare i crimini di Israele, ed è un insulto alle migliaia di civili palestinesi uccisi e feriti da Israele nel suo ultimo massacro.

La maggioranza assoluta della società civile palestinese, rappresentata dal movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), ha chiesto il boicottaggio di Israele e delle sue istituzioni accademiche complici fino a quando il regime israeliano di occupazione, colonialismo e apartheid sarà cessato.

Le complicità della Hebrew University con le violazioni israeliane del diritto internazionale sono ben documentate. Ad esempio, il terreno su cui alcuni dei suoi edifici del campus situato sul Monte Scopus e delle strutture che sono state ampliate, sono state illegalmente acquisite a seguito di una confisca illegale di 3.345 ettari di terra palestinese operata da Israele nel 1968. [9] Questi terreni confiscati a Gerusalemme Est sono Territori Occupati secondo il diritto internazionale. L’unilaterale annessione israeliana di Gerusalemme Est occupata nello Stato di Israele e l'applicazione del diritto nazionale israeliano ad essa, sono violazioni della Quarta Convenzione di Ginevra, e sono state più volte denunciate come nulle dalla comunità internazionale, anche da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (delibera 252, 21 maggio 1968). Trasferendo personale e studenti israeliani a lavorare e vivere in luoghi occupati su terra palestinese fa sì che la Hebrew University commetta una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.

Inoltre, l'università è complice della disparità di trattamento dei palestinesi, compresi quelli che sono cittadini di Israele. [10] Ad esempio, non fornisce servizi di insegnamento per gli abitanti di Gerusalemme e le aree circostanti in contrasto con quelli forniti ai gruppi ebraici; nessun corso è tenuto in arabo. [11] Inoltre, la Hebrew University si è dichiarata a sostegno dell’esercito israeliano mentre questo commetteva un massacro contro i civili palestinesi a Gaza. Un avviso diffuso presso la Hebrew University annunciava una raccolta di beni, tra cui prodotti per l'igiene, snack e sigarette “per i soldati [israeliani] al fronte, secondo la richiesta fatta dalle unità IDF [l'esercito israeliano].” [12]

L'amministrazione della Hebrew University limita la libertà di espressione e di protesta dei suoi pochi studenti palestinesi. Per esempio, aveva proibito un evento di commemorazione dell'invasione della Striscia di Gaza nel 2008-2009, in cui sono stati uccisi dalle forze israeliane circa 1.400 palestinesi. [13] D'altra parte, la Hebrew University ha offerto considerazioni e vantaggi speciali per gli studenti che hanno partecipato a tale invasione come soldati.

Nel Dicembre 2012, il Ministro della Difesa israeliano ha approvato il riconoscimento della Ariel University, situata nella colonia illegale di Ariel, come università facente parte del sistema accademico israeliano. Di conseguenza, il personale della Hebrew University partecipa alla supervisione e alla promozione dei comitati studenteschi e del personale dell'università coloniale di Ariel; e il personale (esclusivamente ebreo) partecipa alla supervisione e alla promozione dei comitati per gli studenti e per lo staff della Hebrew University. La Hebrew University riconosce titoli accademici rilasciati dall'Università di Ariel, che è costruito su terra palestinese confiscata e circondata da comunità palestinesi, ma non riconosce i diplomi rilasciati dalla vicina di Al-Quds University. [14]

L'Università Ebraica è strettamente collegata con l'annessione e le politiche israeliane di separazione/muro dell’apartheid - politiche che sono state fortemente condannate il 9 Luglio 2004 dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia. [15]

Dal momento che il movimento internazionale di boicottaggio delle istituzioni accademiche e culturali israeliane sta guadagnando terreno, in risposta alla flagrante e la persistente violazione di Israele dei diritti umani e politici palestinesi, invitiamo gli studiosi e i professionisti dell'arte, così come le istituzioni culturali e accademiche in tutto il mondo, a riflettere sulle implicazioni che la collaborazione con un'istituzione complice può avere, e ad astenersi dal fornire loro una copertura.

Parallelamente all'era del boicottaggio delle università sudafricane complici ai tempi dell’apartheid, crediamo che la collaborazione con Israele e con le sue istituzioni complici in eventi accademici o culturali - a prescindere delle intenzioni - può contribuire solo a prorogare l'ingiustizia subita dal popolo palestinese, normalizzando e quindi legittimando quanto avviene. La collaborazione contribuisce involontariamente agli sforzi di Israele per apparire come normale partecipante al mondo della cultura e delle accademie, praticando allo stesso tempo la forma più perniciosa di controllo coloniale e di discriminazione razziale legalizzata contro i palestinesi.

Il PACBI e i suoi partner hanno conseguentemente invitato artisti, accademici e società civile in generale a trattare Israele esattamente come è stato trattato il Sud Africa dell’apartheid: come uno Stato paria. Pertanto, esortiamo ad annullare questo evento con la Hebrew University e ad astenersi dal ricevere qualsiasi forma di sostegno da Israele o dalle sue istituzioni complici.

 

 

 

Note:

[1] http://www.mcf.gr/en/whats_on/?ev=procramma_arhaio_drama_epirroes_kai_sichrones_prosecciseis_2014_idrima_m_kakociannis_tmima_theatrikon_spoidon_ebraikoi_panepistimioi_tis_ieroisalim_seminaria_ercastiria_cia_to_theatro

[2] http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=10491:statistics-victims-of-the-israeli-offensive-on-gaza-since-08-july-2014&catid=145:in-focus

[3] http://www.pchrgaza.org/portal/en/index.php?option=com_content&view=article&id=10561:on-the-27th-day-of-the-israeli-offensiverafah-under-israeli-fire-war-crimes-committed-against-palestinian-civilians-complete-families-annihilated&catid=36:pchrpressreleases&Itemid=194

[4] http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_sitrep_11_08_2014.pdf

[5] https://www.youtube.com/watch?v=AdcYZw-KsSg&feature=share

[6] http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_sitrep_04_08_2014.pdf

[7] http://thefunambulist.net/2014/08/04/palestine-legal-fictions-and-forced-displacement-pushing-hundreds-of-thousands-to-the-sea/#more-15493

[8] http://opt.savethechildren.net/news/international-community-has-stop-war-children

[9] La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale israeliana (edizione in ebraico), numero 1425. E’ stata quindi "legalizzata" da Israele. Questa terra, per la maggior parte, era (ed è ancora) di proprietà privata di palestinesi che vivono in quella zona. Una gran parte dei terreni confiscati è stata poi data alla Hebrew University per espandere il proprio campus (soprattutto i suoi dormitori). I proprietari terrieri palestinesi rifiutarono di lasciare le loro terre e le loro case sostenendo che l'ordine di confisca del 1968 era illegale. Quando il caso è stato portato alla Corte Distrettuale di Gerusalemme nel 1972 (file n. 1531-1572), il giudice ha stabilito a favore dell'Università e dello Stato, decidendo che le famiglie palestinesi avrebbero dovuto lasciare le loro case ed essere offerto un alloggio alternativo. Vedere anche http://news.nationalpost.com/2012/02/12/un-report-accuses-israel-of-pushing-palestinians-from-jerusalem-west-bank/  

[10] Keller, U. (2009), il boicottaggio accademico di Israele e la complicità delle istituzioni accademiche israeliane nell'occupazione dei territori palestinesi. L'economia dell’occupazione: un bollettino socioeconomico: Alternative Information Centre. http://www.alternativenews.org/images/stories/downloads/Economy_of_the_occupation_23-24.pdf

[11] http://www.jpost.com/Local-Israel/In-Jerusalem/Hebrew-University-in-Arabic

[12] https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=679515738789869&id=115169235224525

[13] http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-3827102,00.html

[14] http://www.jewishlinkbc.com/index.php?option=com_content&view=article&id=944:lapid-threatens-to-bring-down-the-govt-on-haredi-army-issue&catid=150:news&Itemid=562

[15] http://www.icj-cij.org/docket/index.php?pr=71&code=mwp&p1=3&p2=4&p3=6&ca

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: pacbi.org

Traduzione: BDS Italia