LIBERTÀ. GIUSTIZIA. UGUAGLIANZA.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.

Il giorno scorso è stata data notizia che le autorità del pubblico trasporto di Boston avevano tolto i cartelloni pubblicitari che mostravano la perdita di terra palestinese per opera di Israele a partire dalla creazione dello stato ebraico. Ebbene, la Massachusetts Bay Transportation Authority (MBTA, autorità dei Trasporti della Baia del Massachusetts) è stata accusata di censura, e li ha riappesi su.

La relazione di Lisa Wangsness e Martine Powers al Boston Globe, sottolinea quanto poco ci sia voluto per far sì che l’agenzia pubblicitaria censurasse la pubblicità – dalle prove ottenute, giusto una chiamata da parte dell’Anti-Defamation League, che è stata successivamente stata informata che le pubblicità stavano per essere tolte. L’MBTA ha impacciatamente detto al Globe che “c’è stata una breccia nelle nostre procedure stabilite per la gestione delle lamentele nei confronti di specifiche pubblicità”.

L’ MBTA ha affermato Venerdì mattino che tutti gli 80 cartelloni erano stati tirati giù durante le giornate di Mercoledì e Giovedì, solo pochi giorni dopo che erano state appese. L’agenzia di trasporto pubblico ha affermato che è stato Titan, il suo appaltatore pubblicitario, a prendere la decisione.

Joe Pesaturo, portavoce dell’agenzia, ha detto che “l’ MBTA ha informato Titan delle lamentele, e che questa ha deciso di rimuovere le pubblicità.”

Robert Trestan, direttore regionale del  New England dell’Anti-Defamation League, ha affermato che il suo gruppo ha informato l’MBTA delle numerose lamentele che ha ricevuto riguardo I cartelloni pubblicitari, e che l’ADL non ha chiesto alla Titan che le pubblicità fossero rimosse, ma che è stata l’agenzia ad informare l’ADL che stavano per togliere i cartelloni.

Trestan era decisamente critico con il contenuto delle pubblicità.

“Quei cartelloni sono intenzionalmente designati per ingannare il pubblico, e sono parte di una continua campagna anti-israeliana che distorce le questione semplificando i fatti attorno al conflitto israelo-palestinese.”

Jewish Voice for Peace si è schierata a sostegno dei cartelloni pubblicitari, così come ACLU. La dichiarazione di JVP afferma, in una sua parte, che:

“Così come i palestinesi perdono la terra, perdono anche le loro case, i loro villaggi, la loro libertà di movimento e l’accesso alle risorse fondamentali come I campi da coltivare e le risorse idriche. Dobbiamo riconoscere che la veridicità di queste mappe, affinchè si possa arrivare alla giustizia, all’uguaglianza e alla sicurezza per palestinesi ed israeliani.”

Il Globe ha anche parlato con ACLU:

Sarah Wunsch, dello staff legale dell’ American Civil Liberties Union del Massachusetts che ha lavorati in precedenti casi in cui l’ACLU ha fatto causa con successo all’MBTA per alcune pubblicità censurate, ha affermato che la rimozione dei cartelloni pubblicitari equivale ad un atto di “pura censura politica”. Ha pregato l’MBTA di cambiare direzione

 

 

Fonte: mondoweiss.net

Traduzione: BDS Italia.