Scompiglio ad una conferenza sui diritti umani all’ università del Connecticut dopo la diserzione di quasi tutti i suoi oratori.
Come scrive l’Hartford Courant, quattro dei cinque relatori previsti alla conferenza sui diritti umani all’ università del Connecticut hanno disdetto la loro partecipazione, esplicitamente dichiarando che il motivo della rinuncia era la volontà della conferenza di rendere omaggio a Shimon Peres.
Maryam Al-Khawaja, uno dei quattro, portavoce dei diritti umani per il popolo Bahrein, è figlia di Abdulhadi Al-Khawaja, prigioniero politico, cui la conferenza avrebbe dovuto rendere omaggio; per prima ha dichiarato in una lettera aperta di non voler partecipare a un evento che voglia rendere omaggio a suo padre e nello stesso tempo al capo di Stato israeliano:
“Sebbene sia onorata dal fatto che abbiate scelto mio padre, sono anche profondamente rammaricata per la scelta di rendergli omaggio assieme ad una persona che si è resa responsabile di molte violazioni dei diritti umani, e che dovrebbe per questo essere processato, non omaggiato.”
Gli altri relatori e il loro dissenso
Alcuni oppositori dell’omaggio a Peres hanno presieduto a un evento alternativo significativamente intitolato “Quale il lascito delle leadership dei diritti umani? La verità su Shimon Peres e Israele/Palestina”, con Lenni Brenner, Stanley Heller, e J. Kēhaulani Kauanui.
Secondo quanto dichiarato al Courant da Heller, direttore esecutivo del Comitato per la crisi del Medio Oriente
“La Conferenza UNESCO è una grande idea per rendere onore a persone che hanno combattuto per i diritti umani, ma con Shimon Peres stanno commettendo un errore enorme.”
Kauanui, professore alla Wesleyan University, impegnato nella Campagna Americana per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (USACBI), ha dichiarato in una email al giornale che
“Peres e lo Stato di Israele sono responsabili del dominio violento sul popolo palestinese, attuato attraverso il colonialismo, l’ occupazione e l’ apartheid. Questi tre bracci, che compongono il quadro di una brutale oppressione, sono non solo illegali, ma ognuno di questi è la antitesi assoluta dei diritti umani, della democrazia e della libertà”.
Il PACBI (Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Cultuale) ha pubblicamente ringraziato Al-Khawaja per la sua presa di posizione:
“Dalla Palestina al Bahrein, noi siamo con voi, fermi nella convinzione che solo insieme, sostenendo reciprocamente le nostre battaglie, possiamo liberarci”
La risposta dell’ Università
Stephanie Reitz, portavoce dell’ università, si è limitata a esprimere la sua delusione, ma ha confermato che la conferenza si sarebbe tenuta comunque, pur se con qualche “modifica” di programma: gli unici relatori sarebbero stati il genero di Peres e il suo medico personale, Raphael Walden, chirurgo vascolare, a capo dell’ unità chirurgica a Sheba e visiting professor al Massachusetts General Hospital di Boston.
Fonte: Electronic Intifada