Enrico Tommaso Cucchiani, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha visitato Israele per esaminare, tra le altre cose, l'investimento in un fondo di equità privata israeliano.
Intesa Sanpaolo, una delle maggiori banche italiane, sta considerando di espandere le sue operazioni nel mercato israeliano. La settimana scorsa, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Tommaso Cucchiani, ha visitato Israele per esaminare, tra le altre cose, l’investimento in un fondo di equità privata israeliano. A quanto pare la banca esaminerà l'investimento in un fondo di capitale speculativo guidato da Haim Shani, ex amministratore delegato della Nice Systems Ltd. (NASDAQ: NICE; TASE: NICE) e direttore generale del Ministero delle Finanze, e da Moshe Lichtman, ex presidente del Centro Microsoft Israel R & D.
L'anno scorso, Lichtman e Shani hanno cercato di istituire un fondo per investire principalmente in startup in fase tardiva, con decine di milioni di dollari di vendite annuali. Leumi Partners, il braccio di investimento di Bank Leumi (TASE: LUMI) è una delle parti che intendono investire nel fondo.
Un anno fa, Leumi Partners ha siglato un accordo di cooperazione di investimento bancario con Intesa Sanpaolo, in base al quale un investimento da parte di una delle due banche o di suoi clienti nell’altro paese sarà effettuato mediante l'altra banca. Questa collaborazione ha già portato a diverse transazioni che sono attualmente in fase avanzata.
Nonostante le lamentele che gli investitori stranieri stanno evitando Israele a causa di un eccesso di regolamentazione, lo stato d'animo ostile nei confronti del settore privato e le tensioni geopolitiche, si scopre che non tutti la pensano in questo modo. "Noi siamo forti sostenitori di Israele. C'è una grande comunità d'affari qui, e una concentrazione di capitale umano di qualità, soprattutto tra gli imprenditori," Cucchiani ha detto a"Globes".
"E' importante abbinare le startup israeliane con grandi aziende europee e investitori. Ci sono grandi occasioni qui per entrambe le parti. L'Europa ha anche buone aziende e marchi forti, e il nostro affare è quello di abbinare le parti. Gli italiani sono alla ricerca di opportunità in Israele ", ha aggiunto Cucchiani.
"Globes": In quali aree vede principalmente le opportunità?
Cucchiani: "In parecchie. Le principali industrie comprendono telefonia, le scienze della vita, sanità, energia e acqua. Queste industrie hanno rilevanza globale. Israele è una nazione di startup.
Durante la visita, Cucchiani visiterà molte aziende e incontrerà uomini d’affari e funzionari governativi. "Volevamo mostrare amicizia e gli stretti legami tra Italia e Israele, e trovare modi per rafforzare i legami e sviluppare opportunità di affari", ha detto.
Intesa Sanpaolo è una delle più grandi banche italiane, e la più grande banca del paese per quanto riguarda la gestione dei pagamenti al dettaglio e dell’attività patrimoniale. Ha 95.000 dipendenti e opera in decine di paesi.
L’Europa in generale, e l’Italia in particolare, sono in una situazione economica difficile. Vi sono le risorse e la volontà per investimenti all’estero?
"Non si dovrebbe guardare il mondo in bianco e nero. C’è un sacco di sfumature di grigio. Il potenziale europeo non è sufficientemente apprezzato. Dopo tutto, l'Europa è il più grande mercato del mondo, con un alto tenore di vita, e molte aziende di successo . D'altra parte, è impossibile ignorare i problemi dell'Europa, i più importanti dei quali sono la mancanza di unità politica e i diversi interessi.
"L'Europa ha molte sfide da affrontare, e la comunità imprenditoriale si sta muovendo in avanti per mettersi in funzione, e ci sono molti giocatori che possono guardare oltre i confini del paese e hanno i mezzi per fare investimenti considerevoli."
Il mercato israeliano soffre di tensioni regionali e di una regolamentazione più stretta che mai, che allontana gli investitori stranieri. Perché non è scoraggiato?
"L'erba sembra sempre più verde dall'altra parte della staccionata, ma alla fine, la situazione è simile per molti aspetti. Israele non è l'unico paese ad avere a che fare con una regolamentazione severa, il mondo intero è alle prese con questo. Il rischio politico non è qualcosa di unico per Israele. Abbiamo visto il rischio politico diventare realtà in molti posti del mondo negli ultimi anni. Il mondo contemporaneo è complesso, ma effettivamente i diversi rischi creano molte opportunità.
"Israele ha delle opportunità grazie al suo capitale umano e alla sua cultura imprenditoriale. Siete troppo pessimisti circa voi stessi. Guardo a Israele con grande ottimismo, e molte altre persone pensano che questo sia un paese in cui vale la pena di investire."
Fonte: Globes
Traduzione di Vincenzo Pezzino